"CHIESI A DELL'UTRI SE FOSSE PREOCCUPATO PER IL PROCESSO?' MI RISPOSE: 'HO UN CERTO TIMORE E NON……
Luca Valdiserri per il “Corriere della Sera”
Podemos. La stella politica di Pablo Iglesias, gran tifoso colchonero, potrà anche essere ammaccata, ma di sicuro non lo è quella calcistica di Diego Pablo Simeone. L' Atletico Madrid prende un vantaggio nella semifinale di andata della Champions, ma, soprattutto, aumenta a livelli esponenziali la sua autostima già molto alta.
I biancorossi costringono il Bayern Monaco - proprio come avevano fatto con il Barcellona nei quarti di finale - ad accettare il calcio brutto sporco e cattivo del Cholo. Un calcio che, agli occhi dei suoi tifosi ma anche a quelli di chi non fa guerre di religione calcistica, misteriosamente sa trasformarsi a tratti in bellezza.
La qualificazione alla finale è ancora aperta e il Bayern Monaco ha tutte le carte in regola per recuperare all' Allianz Arena, ma da ieri sera Pep Guardiola e i suoi sanno ancora meglio che dovranno strisciare nel fango per arrivare alla meta. Non è un caso che il gol che indirizza il match come voleva Simeone venga da Saul Niguez, 21 anni, canterano.
Tre squadre ancora in lizza per la Champions comprano a manetta, l' Atletico fa crescere nel vivaio e ancor più spesso vende (solo tra i centravanti: Forlan, Fernando Torres, Kun Aguero, Radamel Falcao e Diego Costa). L' azione si sviluppa sulla destra: Saul si beve Bernat e Alaba e poi, con un tiro a giro, manda la palla a baciare il palo interno prima di finire in rete. L' unico modo per battere il gigantesco Neuer proteso in tuffo.
Era successo con il Barcellona, succede ancora. Il piano tattico di Simeone può srotolarsi appieno. Il Bayern gioca sicuramente meglio, ma non riesce mai a fare la partita che vorrebbe. Guardiola, come succede spesso, ha fatto una mossa a sorpresa: c' è Thomas Mueller in panchina. Non pare una grande idea, perché Coman è ancora acerbo.
Lewandowski non ha rifornimenti adeguati e si innervosisce minuto dopo minuto. Va a finire che l' occasione più importante la costruisce ancora l' Atletico, negli spazi. Griezmann si infila in area, ma Javi Martinez lo ostacola e il tiro del francese è preciso ma non forte. Neuer salva di piede.
La ripresa è «cholismo» allo stato puro: il Bayern attacca, l' Atletico si difende con 9 o 10 uomini dietro la linea della palla. Quando non ci arrivano i difensori ci pensa il portiere Oblak. Quando non ci arriva Oblak ci pensa la traversa, che ribatte una fucilata di Alaba da 30 metri. Il Bayern potrebbe ampiamente pareggiare, ma il calcio è spesso di chi se lo prende e solo qualche volta di chi se lo merita. Il finale è per cuori forti. Torres colpisce un palo clamoroso su contropiede di Griezmann. Benatia e Vidal mancano l' 1-1 nel recupero.
Difficile dire se la squadra di Simeone potrà difendersi così a Monaco. Di sicuro farebbe comodo un arbitro come Clattenburg, che ha fischiato pochissimo. Il Bayern aveva segnato in 22 delle ultime 25 gare di Champions. Ci voleva il Cholo per fermarlo.
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