"MI INTERESSAVA SOLO GUADAGNARE I SEI MILIONI PER TRE ANNI E NON MI SONO MAI RESO CONTO CHE QUALCOSA NON ANDASSE" - CARLO ANCELOTTI PARLA AI GIUDICI DURANTE IL PROCESSO PER FRODE FISCALE NEI SUOI CONFRONTI - L'ALLENATORE DEL REAL MADIRD È ACCUSATO DI AVER NASCOSTO AL FISCO SPAGNOLO GLI INTROITI DEI SUOI DIRITTI D'IMMAGINE TRA 2014 E 2015 (OLTRE UN MILIONE DI EURO) TRAMITE SOCIETÀ CON SEDE ALL'ESTERO: "LO FANNO TUTTI I GIOCATORI, ANCHE MOURINHO. ANCHE SE POI, SE SONO QUI, È PERCHÉ LE COSE CREDO NON SIANO STATE TANTO CORRETTE" (E GRAZIE AL CAZZO)

carlo ancelotti

(ANSA) - "Non ho mai pensato di frodare il fisco. Non mi sono reso conto che qualcosa non era corretto". E' quanto ha sostenuto l'allenatore del Real Madrid Carlo Ancelotti al processo per frode fiscale, rispondendo ai magistrati sulla presunta evasione fiscale sui proventi per la cessione dei suoi diritti di immagine al club dei Merengues, riferisce Efe.

"Mi interessava solo guadagnare i sei milioni netti per tre anni e non mi sono mai reso conto che qualcosa non andasse", ha affermato in relazione ai contratti con il club madrileno nel 2013-2015. Accusato di aver nascosto al fisco spagnolo gli introiti dei suoi diritti d'immagine tramite società con sede all'estero, l'allenatore ha dichiarato che questo sistema di remunerazione gli era stato proposto direttamente dal club madrileno.

"Lo fanno tutti i giocatori, anche Mourinho", ha segnalato, riferendosi al suo predecessore nella panchina del Real Madrid. "Mi misi e in contatto con il mio consulente inglese e poi non mi sono occupato della questione, perché tutto mi sembrava regolare", ha spiegato Ancelotti. "Anche se poi, se sono qui, è perché le cose credo non siano state tanto corrette", ha aggiunto. (ANSA).

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