Cecil beaton, l’uomo che trasformava chiunque in un’icona – la national portrait gallery di londra

27 ott 2025 11:52

Antonio Riello per Dagospia

Londra, come ogni Ottobre, si tira a lustro per una nuova stagione di eventi artistici.

La National Portrait Gallery quest’anno da’ il suo contributo con una mostra del fotografo britannico Cecil Beaton (1904-1980). Sir Cecil Walter Hardy Beaton fu anche scenografo, stilista, pittore e scrittore. Ma la sua fama è senz’altro legata ai ritratti fotografici ed in particolare a quelli che realizzò per la Conde’ Nast (lo chiamavano, con una certa dose di rispetto, “The King of Vogue”).

Aveva il raro dono di trasformare chiunque finisse davanti al suo obiettivo in una sublime icona di stile. Gli sfondi e i dettagli erano per lui altrettanto importanti - forse anche di più - della persona fotografata.

la regina elisabetta ii fotografata da cecil beaton

Questa è la tesi di Robin Muir, il curatore della mostra. Che inoltre sostiene che il tipo di glamour sapientemente inventato da Beaton non sia stato rovinato più di tanto dal Tempo che passa.

I suoi ritratti sembrano godere della semi-eternità di cui godono solo i classici. La mostra, a sua volta, sembra sospesa in un atmosfera vagamente nostalgica e fatata. Sì c’è tutto il lustro della moda e del jet-set nelle sue foto, ma si intuisce anche un’ombra di malinconia.

Il ritrattista nella sua lunga carriera, tra i tanti, ha immortalato (una lista vera e propria sarebbe davvero troppo lunga): Audrey Hepburn, Marilyn Monroe, Maria Callas, Winston Churchill, Barbra Streisand, Elizabeth Taylor, Francis Bacon, Greta Garbo, la modella inglese Twiggy.

Per lungo tempo è stato anche il fotografo preferito dalla Royal Family. Riusciva a dare ai soggetti di sangue blu quel giusto tono di “affabile regalità”. Ovvero il messaggio per chi guardava la foto era: “sentitemi pure uno dei vostri ma - attenzione! - non prendetevi troppe confidenze”.

audrey hepburn fotografata da cecil beaton

La Regina Elisabetta considerava il ritratto che le aveva fatto Beaton il migliore in assoluto (dei tanti che comunque aveva). Nella grande foto la sovrana sembra letteralmente emanare un potente carisma aristocratico, come se la sua figura emergesse da un mondo parallelo impastato di credibile autorità divina.

Cecil Beaton, sempre super-elegante, ricercato e controllato, è stato probabilmente il primo grande fotografo di moda che ad un certo momento decide di auto-celebrarsi, diventando a sua volta un personaggio pubblico. In poche parole, con lui nasce la figura del fotografo-divo.

Ebbe una vita personale intensa ma meno brillante di quella professionale. Il grande amore della sua vita, il mercante d’Arte Peter Watson, non lo ricambiò come desiderava e anche un tentativo di love-story con Greta Garbo non condusse a grandi risultati.

Un suo amico storico, il creatore di cappelli da signora Stephen Jones, disse (con molto affetto) di lui: “Cecil era sempre scontento - non si piaceva affatto - e così si inventava continuamente dei mondi meravigliosi dove inserire i suoi soggetti e, soprattutto, se’ stesso. In fondo, pensandoci bene, era un attore mancato”.

Cecil Beaton’s Fashionable World

Salvador and Gala Dali by Cecil Beaton