robinson crusoe

L’INVASIONE DEGLI ULTRA-TRUMP! COLPO DI SCENA NEL "ROBINSON CRUSOÉ" A PARIGI: I SELVAGGI SONO TUTTI UGUALI A TRUMP - AL THÉÂTRE DES CHAMPS-ELYSÉES L'OPERA-COMIQUE DI OFFENBACH RILETTA DA MINKOWSKI E PELLY, METTE ALLA BERLINA IL TYCOON – MATTIOLI: "AI FRANCESI DI REGOLA GLI AMERICANI NON PIACCIONO, MEN CHE MENO QUELLI CAFONI CHE METTONO I DAZI SULLO CHAMPAGNE. E POI SI SA CHE L'OPERA È ORMAI UNO DEGLI ULTIMI RIFUGI DEI RADICAL CHIC, SE NON DELLA GAUCHE CAVIAR, AMBIENTI DOVE IL PRESIDENTE USA È POPOLARE COME MADAME LE PEN…”

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Alberto Mattioli per “la Stampa” - Estratti

 

ROBINSON CRUSOE

Donald Trump su un palcoscenico d'opera ancora ci mancava, anche se in effetti non ne sentivamo troppo il bisogno, dato che tracima già da ogni telegiornale e dicendo ogni volta il contrario del giorno prima.

 

Eppure, eccolo qui: al Théâtre des Champs-Elysées di Parigi nel Robinson Crusoé, una pazzesca opéra-comique di Jacques Offenbach.

 

A un certo punto, atto secondo, quadro secondo, appare un coro di «Guerriers, Femmes et Enfants sauvages» che circondano la bella, bionda e inglesissima Edwige, già fidanzata di Robinson venuta a cercarlo sull'isola deserta, la catturano, la drogano e decidono di sacrificarla al loro dio Saranha (non si può nemmeno dire che ai librettisti mancasse un Venerdì, perché naturalmente c'è pure lui, mezzosoprano en travesti).

 

ROBINSON CRUSOE

E qui, colpo di scena: i selvaggi sono i bravissimi artisti del coro accentus, così, senza maiuscola, e sono conciati tutti come Trump, abito blu elettrico, camicia bianca, cravatta rossa, occhiali da sole e cofana di capelli giallo stoppa. Il pubblico esplode in un'ovazione prima ancora che aprano bocca, basta soltanto che compaiano: vieni avanti, Trumpino, e giù applausi. 

 

Del resto, ai francesi di regola gli americani non piacciono, men che meno quelli cafoni che mettono i dazi sullo champagne e, si capisce benissimo, sarebbero capaci di bere Coca-cola con il foie gras. E poi si sa che l'opera è ormai uno degli ultimi rifugi dei radical chic, se non addirittura della gauche caviar, ambienti dove mister President è popolare come madame Le Pen. 

 

(...)

 

Compagnia fantastica: la fatalona bionda presa di mira dai Trumpini è il delizioso soprano Julie Fuchs, che alla fine riuscirà a ripartire per Albione con l'amato Robinson (un tenorino malgascio nuovo e niente male, Sahy Ratia), «en trompant», ingannando, tutti i vari indigeni e anche dei pirati di passaggio. O forse «en trumpant»? In ogni caso, goduria ottima massima. 

 

ROBINSON CRUSOE