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MINACCE A LOTITO PER FARGLI CEDERE LA LAZIO: CI SONO 5 INDAGATI PER TENTATA ESTORSIONE E MANIPOLAZIONE DEL MERCATO A DANNO DEL PRESIDENTE BIANCOCELESTE - LE PERSONE COINVOLTE SONO ACCUSATE, TRA L'ALTRO, DI AVER DIFFUSO NOTIZIE FALSE PER SPINGERE IL PRESIDENTE A VENDERE IL CLUB BIANCOCELESTE – I CARABINIERI HANNO SEQUESTRATO TABLET, COMPUTER E TELEFONI AGLI INDAGATI, SIA A CASA CHE NEGLI UFFICI DEI 5 INDAGATI - UNO DI LORO AVREBBE ANCHE COMMISSIONATO LO STRISCIONE ‘LOTITO LIBERA LA LAZIO’ APPESO AD UN AEREO CHE LA SCORSA ESTATE HA SORVOLATO IL CENTRO SPORTIVO DI FORMELLO...

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Da adnkronos.com

 

lotito

Perquisizioni sono state eseguite nei confronti di cinque persone indagate per tentata estorsione e manipolazione del mercato a danno del presidente della Lazio Claudio Lotito. I carabinieri del nucleo investigativo di Roma, a quanto apprende l’Adnkronos, hanno sequestrato diversi dispositivi, tra cui tablet, computer e telefoni agli indagati, sia a casa che negli uffici.

 

A delegare le perquisizioni sono stati i pm della Capitale che hanno avviato l’inchiesta dopo le denunce presentate da Lotito. In particolare ai cinque viene contestato in concorso di aver, con reiterati atti di minaccia tramite social, mail e telefonate anonime al presidente della Lazio, compiuto atti per costringere Lotito a cedere il capitale della società.

 

Inoltre per l’ipotesi di reato di manipolazione del mercato, ai cinque si contesta di aver, in concorso con terzi non ancora identificati, diffuso attraverso social e tramite una testata online, notizie false relative a un’imminente cessione del pacchetto di controllo da parte di Lotito, dello stato di quasi fallimento della società e anche dell’intenzione, sempre non veritiera, di far retrocedere la Lazio. Notizie diffuse per alterare il valore delle azioni della società quotata in Borsa.

sarri lotito

 

Il materiale sequestrato verrà ora analizzato anche per capire se c’è una ‘regia’. Uno degli indagati avrebbe anche commissionato lo striscione ‘Lotito libera la Lazio’ appeso ad un aereo che la scorsa estate ha sorvolato il centro sportivo di Formello.

 

 

Il decreto: "Notizie false per orientare protesta tifoserie Lazio contro Lotito"

Striscioni esposti con la scritta ‘Libera la Lazio’, post ingiuriosi diffusi sui social, telefonate di minacce di morte per costringerlo a vendere la società: dopo le denunce presentate da Claudio Lotito ora cinque persone sono indagate dalla procura di Roma per fatti avvenuti dal 2024 a oggi. Si tratta di Stefano Greco, Fabio Russo, Rodolfo Bada, Lorenzo Silvestri e Renato Calcara, perquisiti oggi.

 

claudio lotito

Tutti e cinque in concorso sono accusati di tentata estorsione e manipolazione del mercato, perché “agendo in concorso morale e materiale tra loro e con terzi in corso di identificazione, con più azioni esecutive del medesimo disegno criminoso, con reiterati atti di minaccia di morte effettuati a mezzo social network, mediante telefonate anonime ed a mezzo mail, dirette alla persona offesa o a suoi collaboratori, compivano atti idonei e diretti in modo non equivoco a costringere Claudio Lotito a cedere il capitale detenuto della S.S. Lazio s.p.a. o, in almeno un caso, a procedere ad un aumento di capitale”.

 

I cinque inoltre avrebbero agito “al fine di conseguire il profitto avuto di mira” diffondendo “a mezzo social network o attraverso la testata ‘Millenovecento’ notizie false, relative alla imminente cessione da parte di Lotito del pacchetto azionario di controllo della SS Lazio s.p.a., allo stato di decozione delle società controllate da Lotito, alla intenzione di Lotito di far deliberatamente retrocedere la squadra della Lazio in una serie minore al fine di ottenere il cosiddetto paracadute di 35 milioni di euro, concretamente idonee a provocare una sensibile alterazione del prezzo delle azioni della SS Lazio s.p.a., società quotata” come si legge nei capi di imputazione contenuti nel decreto di perquisizione.

claudio lotito e francesco rocca con la maglia della lazio

 

 

Fra i casi denunciati da Lotito, c’è lo striscione esposto l’11 giugno scorso in piazza del Parlamento davanti alla Camera dei Deputati “dall’appartamento abitato da Renato Calcara con la scritta ‘Lotito libera la Lazio’. E poi lo striscione con scritto ‘Forza Italia: libera la Lazio’ esposto il 30 giugno e il 5 luglio a piazza San Lorenzo in Lucina le cui immagini sono state poi diffuse online.

 

C’è una telefonata minatoria ricevuta il 17 luglio in cui l’interlocutore, “esprimendosi con accento romano, lo minacciava specificando che l’avrebbe ucciso se non fosse andato via e avesse lasciato la S.S. Lazio”. Non solo. Il 20 settembre scorso sotto casa di Lotito, la guardia di vigilanza ha notato un uomo che attaccava adesivi “dal contenuto oltraggioso” e il 7 ottobre scorso una persona è stata vista mentre affiggeva adesivi riportanti un vecchio articolo di giornale su vicende giudiziarie del parlamentare”.

claudio lotito foto mezzelani gmt44

 

“Ulteriori elementi funzionali a ritenere la sussistenza di un disegno più ampio e unitario volto, da un lato a diffondere notizie false idonee a cagionare una riduzione del prezzo delle azioni della società sportiva quotata in borsa e, d'altro lato, a indurre e costringere l'azionista di maggioranza a cedere il pacchetto azionario di controllo – sottolineano i pm nel decreto di perquisizione - sono stati raccolti ancora nelle ultime settimane dalla acquisizione delle pseudonotizie diffuse attraverso la pubblicazione on line ‘Millenovecento’ volte a orientare una protesta delle tifoserie della Lazio contro Lotito”.

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