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Emanuele Gamba per "La Repubblica"
Per evitare di spianare il campionato con cinque mesi d'anticipo, la Juventus correrà con l'handicap. Le pallide speranze di chi rincorre, ad adeguata distanza le lepri bianconeri, sono ora affidate all'infortunio di Pirlo, che è lievemente più grave del previsto (lesione di secondo grado al collaterale mediale del ginocchio destro) e costringerà il regista a una convalescenza lunga tra i 30 e i 45 giorni.
La settimana prossima, dopo i primi riscontri strumentali, i tempi di recupero saranno più precisi, ma nel frattempo è assodato che il 2013 di Pirlo è finito, dopo il contrasto con Lazzari al 5' di Juventus- Udinese. La notizia più preoccupante ha trovato conferma: i bianconeri dovranno giocarsi la Champions League a Istanbul, martedì prossimo, senza la loro guida. Ma può anche succedere che Pirlo salti Juve-Roma, in calendario il 5 o 6 gennaio.
Di sicuro, l'ex milanista non giocherà contro Bologna, Sassuolo e Atalanta. A consolare parzialmente il club, ieri è arrivata la sentenza dell'Alta Corte di giustizia sportiva, che ha dato ragione alla Juve nella lite con la Lega calcio sulla questione della ripartizione dell'incasso dell'ultima Supercoppa con la Lazio. Bisognerà rifare i conti, ma ai bianconeri interessava soprattutto il successo politico.
In due anni e mezzo, Pirlo ha saltato solamente quattro partite per infortunio: il Cesena nel dicembre 2011 (botta al ginocchio) e un trittico di gare (Udinese, Lazio in Coppa Italia, Genoa) nel gennaio di quest'anno per delle noie a un polpaccio. Per il resto Conte lo ha tenuto a riposo appena quattro volte (e una quinta in questo campionato, contro il Torino), perché a Pirlo non si rinuncia se non in condizioni estreme.
D'altronde, nella rosa bianconera non esiste un alter ego: meglio arrangiarsi diversamente, perché non si può imitare chi dipinge capolavori. In genere, da centrale gioca Pogba che però in quella posizione non entusiasma Conte perché perde spontaneità e spregiudicatezza: si banalizza.
L'alternativa è Vidal, che sa far tutto, ma senza Pirlo la Juve è indubbiamente qualcosa di meno anche se in sua assenza non ha mai perso, incasellando cinque vittorie e quattro pareggi. Considerando però che una sola partita è stata fuori casa (per modo di dire: era il derby) non si può dire che il bilancio sia stato entusiasmante: non è normale che i bianconeri pareggino in casa con Genoa e Cagliari o fatichino a battere il Pescara. Lontano da Torino, Pirlo c'è sempre stato: a Bologna, venerdì, sarà la prima volta senza.
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