COSÌ NON BALE! – NEL CALCIO (E NELLA SPAGNA) DELLA CRISI IL REAL SBORSA PER IL GALLESE 120 MLN €: È L’ACQUISTO PIÙ SCEMO DI SEMPRE!

Giulio Cardone e Andrea Sorrentino per "La Repubblica"

Ci sarà anche una crisi che strangola il mondo intero, ma con ogni evidenza il calcio europeo non se n'è accorto, oppure sta anticipando la ripresa economica globale: in questa estate hanno già cambiato maglia giocatori di primissimo livello come Neymar, Cavani, Falcao, Higuain, Tevez, Gomez, Jovetic, Paulinho, Goetze, Isco, Navas, Negredo e Soldado (ieri ingaggiato dal Tottenham), senza contare che prima della fine del mercato potrebbero muoversi Rooney, Luis Suarez, Ibrahimovic e Lewandowski (già d'accordo col Bayern, ma il Borussia Dortmund per ora non lo molla).

Il Real Madrid, al solito, si distingue. È ormai imminente la chiusura della trattativa per l'acquisto di Gareth Bale dal Tottenham per la sensazionale cifra di 120 milioni di euro: record di tutti i tempi, in una classifica in cui il Real è al primo, secondo e quarto posto perché Florentino Perez ha sempre avuto una passione per i colpi a effetto.

Ormai l'affare-Bale è in dirittura d'arrivo, dopo che il giocatore ha fatto sapere in tutti i modi al suo club che voleva andarsene: prima rinunciando a una tournée in Asia per un infortunio muscolare cui non crede nessuno, poi andando dal suo presidente Levy accompagnato dall'immancabile mamma Debbie (il fenomeno gallese è un celebre mammone) a chiedere di essere ceduto, infine ribadendolo l'altro giorno al suo allenatore Villas Boas: «Voglio andare via».

Il Real Madrid è stato però costretto a rilanciare, dopo che il Tottenham aveva rifiutato la prima offerta: 70 milioni più Coentrao, valutato circa 25 milioni. Ora la cifra è lievitata fino a 120 milioni, tutti in contanti oppure inserendo Coentrao o il giovane attaccante Morata, capocannoniere all'ultimo Europeo under 21.

Levy ha chiesto al Real di non ufficializzare la chiusura dell'accordo fino a quando il Tottenham non metterà a segno alcuni colpi di mercato: ieri Soldado, ma inseguono anche Luis Suarez, oltre a essere interessati a Hernanes (Lazio) e Lamela (Roma). Il Real otterrà così il suo galactico stagionale, che nelle strategie del club è stato preferito a Cavani per ovvi motivi di marketing. Gareth Bale è un asso della Premier League, il che spalancherà al Real il mercato inglese ma soprattutto quello asiatico, che è la gallina dalle uova d'oro per chiunque abbia a cuore il merchandising, ossia il vero propulsore per i ricavi dei grandi club.

Al Real hanno già fatto i loro conti e pensano che l'enorme esborso possa essere ammortizzato, ma si tratta comunque di un acquisto che farà discutere: Bale non è ancora una star alla Ronaldo o alla Zidane, non è un attaccante ma un ex esterno d'attacco che gioca rifinitore da un anno, e neppure milita in una grande nazionale perché ha sempre rifiutato l'Inghilterra (pur avendo una nonna inglese) legandosi fieramente al suo Galles. Insomma, è un prospetto di campione ma non ancora un fuoriclasse assoluto, per giunta è afflitto da troppi problemi fisici per via di una schiena che lo tradisce spesso.

È dunque lecito spendere 120 milioni di euro per un calciatore simile in un paese come la
Spagna, che vive una crisi economica terrificante, con la disoccupazione al 26%? Tutto ciò è eticamente discutibile oppure no? Sergio Ramos, difensore del Real e della nazionale spagnola, non ha dubbi: «Non credo che il prezzo di Bale sia così assurdo: è una legge di mercato». Ma lo dice esibendo una capigliatura bionda ossigenata che aggiunge un altro punto interrogativo alla vicenda dell'acquisto più costoso di sempre.

GARETH BALE

Gareth Bale

GARETH BALE

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