TWITTATEVI IL BANANA SBUCCIATO - ECCO LA ‘SHIT’ PARADE DELLE REAZIONI. AL PRIMO POSTO FERRARA: “SENTENZA VILE E CAZZONA”

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Mattia Feltri per "la Stampa"

Questa piccola antologia (quasi una hit parade) dei commenti alla condanna di Silvio Berlusconi non è stata compilata in base all'importanza di chi li ha pronunciati. Si è cercato di raccogliere frasi che coprissero tutti gli stati d'animo che hanno percorso la serata di ieri. Quelli di rabbia, di sconforto, di amore, persino quelli di esultanza o di scherno. Nel mucchio ce n'è qualcuno assennato e ce ne sono parecchi più scomposti e, comprensibilmente, visto il momento, più bislacchi.

NICHI VENDOLA (SEL)
«Dalla Cassazione il sigillo alla caduta di autorevolezza della classe dirigente. La questione morale riesplode in modo dirompente».

ANTONIO INGROIA (RIVOLUZIONE CIVILE):
«Da oggi c'è un motivo in più perché la nefasta esperienza di questo governo giunga a termine».

GIANFRANCO ROTONDI (PDL):
«È un giorno di grandissima amarezza e di non verità».

VITO CRIMI (M5S):
«È vergognoso che Berlusconi possa sedere in Parlamento».

ANTONIO DI PIETRO (IDV):
«Berlusconi è un evasore e non è degno di governare l'Italia, è entrato in politica solo per sfuggire alla giustizia».

SAVERIO ROMANO (PDL):
«Non si può immaginare che un elettorato ampio come quello moderato possa essere messo fuori gioco da una sentenza».

PAOLO FERRERO (RIFONDAZIONE COMUNISTA):
«Ora se ne vadano tutti a casa».

FRANCESCO STORACE (LA DESTRA):
«I quattro anni di carcere servono a non far candidare più Berlusconi».

ROCCO GIRLANDA (PDL):
«Per qualsiasi altro cittadino italiano non sarebbe esistito nemmeno il procedimento penale. Altro che la condanna».

VINCENZO GIBIINO (PDL):
«Sentenza dall'amaro sapore di una squallida politica che ha avuto, sin dal '94, un unico obiettivo: abbattere Silvio Berlusconi, distruggere il sogno di libertà che il presidente ha rappresentato».

BEPPE GRILLO (M5S):
«Berlusconi è morto, viva Berlusconi. La sua condanna è come la caduta del Muro di Berlino».

IL GIORNALE.IT
«Hanno condannato il Cav e dieci milioni di italiani».

GIULIANO FERRARA (IL FOGLIO):
«Sentenza vile e cazzona».

SANDRO BONDI (PDL):
«Sono sicuro che il presidente Berlusconi saprà, nonostante questa ulteriore e immotivata sofferenza che gli hanno inflitto, perseverare nel rappresentare le ragioni e le speranze di quegli italiani che vogliono vivere in un paese civile, giusto e democratico».

LIBEROQUOTIDIANO.IT
«Ingiustizia è fatta».

MARCO RIZZO (COMUNISTI SINISTRA POPOLARE):
«Berlusconi è stato finalmente condannato. Adesso i tifosi della pseudosinistra si accorgeranno che il capitalismo globalizzato ci affama?».

LUCA D'ALESSANDRO (PDL):
«Questo paese era famoso per essere la culla del diritto. Oggi ne è diventato la tomba, gestita da una corporazione di becchini in toga che hanno consumato il delitto perfetto».

LEOLUCA ORLANDO (SINDACO DI PALERMO):
«Oggi è un giorno importante per la democrazia».

STEFANIA PRESITIGIACOMO (PDL):
«Sentenza agghiacciante. Giustizia non è fatta. Berlusconi nostro unico leader. Reagire».

SANDRO GOZI (PD):
«La sentenza della Cassazione di oggi segna un passaggio storico nella vita politica italiana e ora entreremo in una terra incognita».

EMILIO FEDE
«Berlusconi è una vittima come me».

MANUELA REPETTI (PDL):
«Questa sentenza disonora il senso di giustizia».

FLAVIO BRIATORE
«Berlusconi è stato braccato per diciotto anni e finalmente l'hanno preso».

MATTEO SALVINI (LEGA):
«Nessuna fiducia in una magistratura faziosa. Spero solo che adesso cada questo governo infame».

GIANNI ALEMANNO (PDL):
«È per noi la prova più dura di questi ultimi venti anni».

LICIA RONZULLI (PDL):
«È codardo tentare di demolire l'onore di un uomo che ha contribuito a realizzare imprese e buona politica».

MARIO ADINOLFI (PD):
«Berlusconi può incassare questa sentenza».

EMIDDIO NOVI (EX PARLAMENTARE DI FORZA ITALIA):
«La guerra civile italiana continua. Berlusconi si era illuso di una possibile pacificazione. Ne paga le conseguenze».

IGNAZIO LA RUSSA (F.LLI D'ITALIA):
«Dalla Cassazione ci saremmo aspettati una sentenza meno equilibrista».

PAOLO GENTILONI (PD):
«Se il Pdl esiste da oggi non può più avere Berlusconi come leader».

MICAELA BIANCOFIORE (PDL):
«È l'apocalisse d'Italia».

GIANFRANCO MICCICHÉ (PDL):
«Berlusconi, adesso, ha il dovere morale, nei confronti dei 10 milioni di italiani che lo hanno voluto e votato, di non mollare».

ALESSANDRA MORETTI (PD):
«Le leggi si applicano, le sentenze si rispettano e il Pd si comporterà di conseguenza. Il paese non sarà ostaggio delle vicende di Berlusconi».

MARA CARFAGNA (PDL):
«Sentenza non democratica».

GIUSEPPE MOLES (PDL):
«Adesso vediamo chi saranno i Giuliano Amato di Berlusconi».

GENNARO MIGLIORE (SEL):
«Senza Berlusconi il Pdl non esiste».

DEBORAH BERGAMINI (PDL):
«Non c'è condanna che tenga rispetto all'affetto, al sostegno, alla fiducia e alla vicinanza che milioni di italiani provano per il presidente Berlusconi. Berlusconi è l'unico, insostituibile leader di tutti noi».

 

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