berrettini cobolli

È SEMPRE ITALIA-SPAGNA – ANCHE SENZA SINNER E ALCARAZ, LA SFIDA TENNISTICA TRA I DUE PAESI CONTINUA: OGGI A BOLOGNA LA FINALE ELLA COPPA DAVIS, CON BERRETTINI E COBOLLI CHE INSEGUONO IL TERZO TROFEO CONSECUTIVO – IL CAPITANO VOLANDRI: “IL RANKING IN DAVIS CONTA POCO. CONTA CHE NOI SIAMO FORTI, ABBIAMO UN BUON FEELING, CI AIUTIAMO. NON VOGLIAMO VINCERE LA TERZA DAVIS DI FILA, VOGLIAMO VINCERE LA DAVIS 2025. QUELLO CHE È FATTO, STA NEL PASSATO…” – VIDEO

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Estratto dell’articolo di Gaia Piccardi per il “Corriere della Sera”

 

flavio cobolli matteo berrettini e filippo volandri

Ce la ricorderemo a lungo, questa stagione bi-tematica e interminabile, che culmina nella settima sfida targata 2025 tra Jannik Sinner e Carlos Alcaraz, però in contumacia. Aleggia lo spirito dei grandi assenti sulla finale di Davis di Bologna che manda a sbattere Italia e Spagna per la 14ª volta, la prima dal playoff del gruppo mondiale 2006, quando ancora si giocava con la vecchia formula.

 

I due capitani, Filippo Volandri e David Ferrer, erano in campo, Jannik era un piccolo sciatore dell’Alto Adige, Carlitos una creatura venuta al mondo da tre anni. […]

 

È interessante che la Davis riveduta e corretta oggi sia preda dei due Paesi che, al di là dei predestinati che si stanno spartendo il tennis, esprimono i movimenti più «profondi»: i due top 10 e gli 8 top 100 della Nazionale che si può permettere di lasciare a casa il n.26 Darderi contro il n.1 e i 6 top 100 delle Furie Rosse che hanno escluso per scelta tecnica il n.14 Davidovich Fokina.

 

[…]

 

berrettini volandri

Attenzione a Granollers e Martinez, oggi eventualmente, capaci di portare a galla le magagne di Krawietz e Puetz, che già si erano miracolosamente salvati con l’Argentina a tarda notte.

 

È una Spagna solida, uscita rafforzata dal grande spavento nel girone (sotto 2-0 con la Danimarca) e dalla rimonta con la giovane Repubblica Ceca, ma la compagnia dei celestini è guidata dai due gladiatori saldati dalla lunga conoscenza e dalla romanità: l’usato sicuro Matteo Berrettini, undici successi in azzurro, più l’esuberanza di Flavio Cobolli, che a 23 anni si sta scoprendo un leader.

 

COBOLLI

Il wrestling con Bergs in semifinale, i sette match point annullati al belga, la maglietta stracciata come Hulk con dedica alla mamma, all’amico Bove, al fratello in lacrime («E smettila di piangere!»), consegnano alla finale un giocatore in piena trance agonistica, disposto a tutto per l’azzurro come il suo manager Fabio Fognini.

 

«Nel tie break decisivo mi sono detto di mettere la prima e di andarmela a prendere perché la volevo più di Bergs» ha raccontato Flavio nella sera del trionfo più bello, dopo aver abbracciato a lungo l’avversario sulla panchina del Belgio.

 

cobolli volandri

«Questa è una squadra di amici e, quindi, speciale» ha confermato il c.t. Volandri, che Italia-Spagna la vede così: «Loro hanno uno specialista del doppio, Pedro Martinez.

Noi due pronti a entrare in gioco, se serve: Vavassori e Bolelli. Il ranking in Davis conta poco. Conta che noi siamo forti, abbiamo un buon feeling, ci aiutiamo. E la pensiamo allo stesso modo: non vogliamo vincere la terza Davis di fila, vogliamo vincere la Davis 2025. Quello che è fatto, sta nel passato. Adesso guardiamo avanti». […]

BERRETTINIberrettini volandriberrettini volandri