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1 - F1 GP UNGHERIA, PER HAMILTON MALESSERE E CHECK MEDICO: “FORSE I POSTUMI DEL COVID”
Lewis Hamilton non esclude che possa esserci la sindrome da Long Covid dietro la sensazione di spossatezza e le vertigini per cui gli è stato necessario farsi visitare dal medico della Mercedes, mentre iniziava senza di lui la conferenza stampa al termine del GP di Ungheria. Lo ha spiegato lo stesso pilota inglese, 36 anni, risultato positivo al virus alla fine del 2020 e apparso non al meglio sul podio a fine gara.
SEBASTIAN VETTEL ARCOBALENO UNGHERIA
LEWIS E I DUBBI — “Sto bene, ho avuto davvero delle forti vertigini e tutto è diventato un po’ annebbiato sul podio — ha spiegato Hamilton, prima di raccontare le difficoltà vissute dopo la malattia — Per tutto l’anno ho combattuto per restare in salute dopo quello che era accaduto a fine 2020 ed è ancora così, è una battaglia. Non ne ho parlato con nessuno ma penso che gli effetti del Covid siano persistenti. Mi ricordo gli effetti di quando l’ho avuto e da allora allenarsi è stato diverso. Il livello di fatica è diverso, mette davvero alla prova”.
HAMILTON GUARDA AVANTI — “Io continuo ad allenarmi e prepararmi nel modo migliore — ha aggiunto l’inglese, secondo dopo la squalifica di Sebastian Vettel arrivata in tarda serata — Oggi chissà cosa è stato. Forse un problema di idratazione, non so, ma non lo avevo mai provato prima. Ho avuto qualcosa di simile a Silverstone, ma questa volta è stato molto peggio”.
Un GP che non finisce mai. In Ungheria si consuma una delle gare più avvincenti dell’anno per la F1 ma le sorprese non sono finite con il taglio della bandiera a scacchi. Sebastian Vettel che era giunto secondo dietro Ocon è stato infatti squalificato dai commissari di gara.
Nel pescare il carburante rimanente a fine gara, la direzione ha trovato 0.3 litri di benzina invece di 1 litro richiesto, una infrazione che viola l’articolo 6.6.2 del regolamento sportivo. Dopo ulteriori verifiche, un membro del team Aston Martin è andato a colloquio con i commissari di gara per illustrare la posizione della scuderia britannica. Alle 22.07 del 1 agosto è arrivata infine l’ufficialità della squalifica.
La sanzione per il tedesco vede sfumare il secondo posto conquistato all’Hungaroring. Ad approfittarne è Carlos Sainz che porta la Ferrari sul podio, al terzo posto. Ma anche Lewis Hamilton gioisce; con questo stravolgimento infatti il britannico diventa secondo con un guadagno di altri due punti su Verstappen (che passa da decimo a nono): la classifica del Mondiale Piloti vede quindi Hamilton in testa a 195 punti e Verstappen secondo con 187 (-8 di differenza).
2 - UN’INFRAZIONE NEL CARBURANTE RESTANTE DOPO LA GARA DI F1 TOGLIE IL SECONDO POSTO A VETTEL. SAINZ È TERZO, MENTRE HAMILTON SECONDO SI PORTA A +8 SU VERSTAPPEN
Simone Gervasio per www.gazzetta.it
Un GP che non finisce mai. In Ungheria si consuma una delle gare più avvincenti dell’anno per la F1 ma le sorprese non sono finite con il taglio della bandiera a scacchi. Sebastian Vettel che era giunto secondo dietro Ocon è stato infatti squalificato dai commissari di gara.
Nel pescare il carburante rimanente a fine gara, la direzione ha trovato 0.3 litri di benzina invece di 1 litro richiesto, una infrazione che viola l’articolo 6.6.2 del regolamento sportivo. Dopo ulteriori verifiche, un membro del team Aston Martin è andato a colloquio con i commissari di gara per illustrare la posizione della scuderia britannica. Alle 22.07 del 1 agosto è arrivata infine l’ufficialità della squalifica.
La sanzione per il tedesco vede sfumare il secondo posto conquistato all’Hungaroring. Ad approfittarne è Carlos Sainz che porta la Ferrari sul podio, al terzo posto. Ma anche Lewis Hamilton gioisce; con questo stravolgimento infatti il britannico diventa secondo con un guadagno di altri due punti su Verstappen (che passa da decimo a nono): la classifica del Mondiale Piloti vede quindi Hamilton in testa a 195 punti e Verstappen secondo con 187 (-8 di differenza).
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LA REAZIONE DELL'ASTON MARTIN— Il Team inglese ha annunciato che presenterà appello contro questa decisione, dicendosi sicuro di poter dimostrare le proprie ragioni. Queste le parole del direttore operativo Otmar Szafnauer: "Abbiamo 96 ore a disposizione e confermo la volontà di fare ricorso secondo tutti i nostri calcoli, ci dovrebbero essere ancora 1,44 litri di carburante rimasti nell’auto dopo il prelievo del campione di 300 millilitri (1.74 litri in totale prima del prelievo dei commissari, ndr).
La Federazione ha accesso a questi dati perché attraverso il flussometro sa benissimo quanto carburante è stato utilizzato. La regola del litro di benzina che deve essere estratto dalla macchina è vecchia e risale a stagioni precedenti a tutte le misurazioni alle quali è stato soggetto il carburante negli ultimi anni. Ne verremo a capo, la benzina deve essere rimasta dentro le pompe. Dobbiamo solo dimostrare alla FIA dov’è la benzina che è rimasta in macchina e che i commissari non sono riusciti ad estrarre".
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