DAGOREPORT - INTASCATO IL TRIONFO SALA, SUL TAVOLO DI MELONI RIMANEVA L’ALTRA PATATA BOLLENTE: IL…
silvio berlusconi adriano galliani
Monica Colombo per corriere.it - Estratti
Adriano Galliani ha il cuore in tumulto e non solo perché il Monza è ultimo in classifica, con l’acqua alla gola per non retrocedere. Nelle ultime ore lo storico braccio destro di Silvio Berlusconi ha faticato a trattenere la stizza per l’epilogo del consiglio comunale di giovedì.
«Guardi, io non sono arrabbiato perché lo stadio Brianteo non sarà intitolato alla memoria del presidente. Mi fa piuttosto infuriare il fatto che qualche ragazzotto dica cose orribili su Berlusconi».
Riassunto delle puntate precedenti: Martina Sassoli del Gruppo misto ha ritirato la mozione che aveva presentato nel consiglio comunale della città brianzola il 12 giugno del 2023, quando chiese che l’impianto di Monza venisse intitolato a colui che aveva condotto per la prima volta in 110 anni di storia il club in A. Dopo essere stata rimandata per diciotto mesi, la mozione è finita all’ordine del giorno del consiglio del 9 gennaio: il dietrofront, prima della votazione, si è reso necessario a causa di un dibattito infuocato al termine del quale la stessa Sassoli ha dovuto annunciare: «Non permetteremo che il nome di Berlusconi venga ulteriormente sfregiato».
La discussione è stata animata. Quali affermazioni l’hanno indispettita?
«Sono state pronunciate parole infamanti, veramente oscene, spaventose».
A cosa fa riferimento?
«Il problema non è se l’autorizzazione è stata concessa o meno. Ma ho trovato offensivo che Lorenzo Gentile, un ragazzo di poco più di 20 anni, consigliere del Pd, abbia tuonato contro l’opportunità di accordare il tributo adducendo giustificazioni pazzesche. Tipo i presunti legami con la mafia e la P2. Certo non è finita qui».
In che senso?
«Davanti ad affermazioni di tali gravità, saranno gli avvocati della Fininvest a decidere se andare fino in fondo e querelare chi le ha pronunciate».
Si aspettava un finale diverso?
«Non posso nascondere che certi interventi mi hanno fatto imbufalire. Ci sono stati consiglieri di maggioranza che hanno tirato in ballo scandali e battute che nulla c’entrano con la motivazione alla base della richiesta di intitolare lo stadio: ovvero celebrare il merito sportivo di Silvio Berlusconi».
C’è chi si è opposto ricordando la gaffe sessista rappresentata dalla promessa del pullman di prostitute in caso di vittoria.
«Appunto. Mi dica lei cosa c’entra. Il consiglio poteva prendere tempo, decidere che sarebbe stato più opportuno aspettare dieci anni prima di una scelta definitiva, qualsiasi cosa ma non scadere in questa discussione squallida».
SILVIO BERLUSCONI ADRIANO GALLIANI ALLO STADIO DI MONZA
(...) La mancata concessione ha una matrice esclusivamente politica. Lei non deve dimenticare l’aspetto principale di tutta questa vicenda».
«Non ce l’ho con il sindaco Paolo Pilotto che è una brava persona ma bisogna ammettere che la maggioranza di centrosinistra non ha voluto rendere omaggio a Berlusconi».
MARTA FASCINA - SILVIO BERLUSCONI - ADRIANO GALLIANI ALLO STADIO DI MONZAgalliani marta fascina silvio berlusconi
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