giorgio de chirico pablo picasso

GIORGIO DE CHIRICO, IL VELENO NEL PENNELLO – "PICASSO? MAI SENTITO – CHAGALL E DALI? NON MI PIACCIONOIL PIÙ GRANDE ARTISTA DEL NOVECENTO? SONO IO - ANCHE LE CORBUSIER CONQUISTA IL SUO ODIO PER AVER RESTITUITO AL MITTENTE ALCUNI ARTICOLI CHE IL PICTOR "ACIDUS" CHIESE DI PUBBLICARE SU L'ESPRIT NOUVEAU – LE RISPOSTE A MONOSILLABI A SCIASCIA - “MI SONO REGALATO IL LUSSO DI GUARDARE IL MONDO CON DISTACCO”

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Estratto dell'articolo di Chiara Gatti per “il Venerdì di Repubblica”

 

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giorgio de chirico autoritratto in costume da torero

 

Giorgio de Chirico. Scritti 1910-1978. Romanzi, poesie, scritti teorici, critici, tecnici e interviste è l'Odissea del suo pensiero. E lui è l'Ulisse che rema controcorrente nell'oceano delle avanguardie e del modernismo.

 

(...) Alle curiosità di Leonardo Sciascia sul suo rapporto con la Sicilia risponde infastidito, a monosillabi. A un giornalista sprovveduto di Oggi che lo interroga sul numero esatto delle sue opere, sbuffa «che razza di domande!».

 

A un altro malcapitato che gli chiede Chi è il più grande artista del Novecento? «Sono io» risponde secco. E Chagall? «Non mi piace» E Dalí?

 

«Non mi piace». L'articolo punteggiato di risposte caustiche esce su Epoca il 19 luglio del 1978 con un titolo lapidario: Giorgio de Chirico. Sono ancora il più grande di tutti.

Inutile dire che l'appellativo con cui firma in calce testi e dipinti, il famoso "pictor optimus", va di pari passo con la convinzione di essere l'ultimo immortale. Un genio della pittura che ha cambiato le sorti del Novecento veleggiando nei territori fino ad allora inesplorati del sogno e dell'enigma tradotti in un equilibrio lucido di architetture auree e oggetti ibridi, allegoria di una convivenza possibile fra quotidianità e mito, mescolata ad archetipi indelebili: infanzia, viaggio, approdo.

giorgio de chirico scritti 1910 1978

 

Temi che il libro tocca per capitoli, mettendo in fila i manoscritti parigini degli anni Dieci, il Piccolo trattato di tecnica pittorica del 1928, il celebre quanto ostico Hebdòmeros del 1929, sperimentazione letteraria dal ritmo cinematografico. E poi, gli Scritti metafisici e la Commedia dell'arte moderna del 1945, prismatico gioco di ruolo del provocatore mascherato, cui seguono, con un cambio di passo ancora una volta depistante, le poesie struggenti della maturità («Si sentono morire dolcemente le onde sulla marina...») insieme alle pagine dei giornali: L'Europeo, Gente, Gioia, persino Playmen e Playboy dove, nell'agosto del ‘73, il critico Giorgio Soavi lo definisce "Un ragazzaccio di 85 anni" e lui, alla domanda Lei che giudizio dà di Picasso? risponde «Mai sentito».

 

picasso

Fluttuando nella sua geografia liquida, mediterranea e germanica, parigina e ferrarese, l'armonia degli opposti emerge in ogni documento scovato dagli archivi, grazie al chirurgico lavoro di indagine condotto dall'editore in collaborazione con la Fondazione Giorgio e Isa de Chirico. E si capisce perché il bambino che costruiva aquiloni («Ne fabbricavo di bellissimi, con carte colorate»), da far volare sulle spiagge dei centauri, abbia abbracciato il simbolismo nordico negli anni di studio a Monaco finendo per tradire le sue radici negli amplessi orfani fra manichini e statue elleniche, paladini con elmi di cartone che abortiscono ogni virilità, muse inquietanti per sciarade irrisolte.

 

Si capisce pure il motivo del suo conflitto coi contemporanei, coi colleghi francesi, con le avanguardie o con «le scemenze dei cosiddetti modernisti». Unica eccezione, suo fratello Alberto Savinio, costruttore di miti altrettanto potenti, fra metamorfosi e creature meticce. Al ciondolare celibe – e a tratti distopico – dei surrealisti, risponde con il mordente della ragione e il conforto del sentimento. Logos e pathos. La collisione con André Breton è ovviamente feroce. Due giganti agli antipodi. Roberto Longhi (che lo aveva stroncato non capendolo) vede invece la sua vendetta scagliarsi contro Caravaggio «issato sopra un piedistallo ove non riesce a stare». Anche Le Corbusier conquista il suo odio sincero per aver restituito al mittente alcuni articoli che il Pictor "acidus" chiede di pubblicare su L'Esprit Nouveau. Ma il vecchio "Le Corbu" non si lascia intimorire dai suoi strali. Ne intuisce il guizzo. Quello dell'indipendente. «Un anarchico moderato» dice a Paese Sera nel 1978.

 

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Giorgio de Chirico Peggy Guggenheim Venezia 2022DALI LEARgiorgio de chirico il ritorno di ulisse GIORGIO DE CHIRICO BY SANDRO BECCHETTI giorgio de chirico 1manichini guerrieri (due archeologi) giorgio de chirico giorgio de chirico 8John Malkovich di Sandro Miller come Pablo Picasso di Irving Penn giorgio de chirico 10giorgio de chirico 1giorgio de chirico archeologi 1968giorgio de chirico 9giorgio de chirico sole sul cavaletto 1973giorgio de chirico 7giorgio de chiricogiorgio de chirico 6giorgio de chirico ettore e andromacagiorgio de chirico – muse inquietantigiorgio de chirico – piazza d'italiagiorgio de chirico 5giorgio de chirico 4giorgio de chirico – muse metafisichegiorgio de chirico carla fraccimario stefani e giorgio de chirico in piazza san marco a venezia nel 1972