DAGOREPORT – DI FRONTE ALLO PSICODRAMMA LEGHISTA SUL VENETO, CON SALVINI CHE PER SALVARE LA…
Giulio De Santis per roma.corriere.it - Estratti
L’ex centrocampista della Roma, Roberto Scarnecchia, 67 anni, è stato citato a giudizio dalla Procura con l’accusa di essersi appropriato di 60mila euro da una società in liquidazione.
Secondo la ricostruzione degli inquirenti, rappresentati in aula dal pm Andrea Beccia, attraverso cinque bonifici avrebbe sottratto i soldi alla Nazareno creando un danno ai suoi soci. La vicenda risale al 2019. Prima che Scarnecchia ottenesse il riconoscimento di chef stellato della guida Michelin. Un titolo che gli ha aperto le porte di una seconda vita, anch’essa ricca di soddisfazioni, forse anche maggiori di quelle raggiunte sui campi di calcio.
Scarnecchia è un volto televisivo noto avendo partecipato a Masterchef come opinionista, proprio grazie al suo talento in cucina. Ed è nel mondo della ristorazione che l’ex giallorosso sarebbe inciampato in questo infortunio giudiziario.
I trasferimenti di denaro dei soci sul suo conto corrente
All’inizio del 2019 Scarnecchia insieme ad altre tre persone - Sandro Tasciotti, Beatrice Desideri e Maria Tomasino - dà vita alla Nazareno, specializzata nella ristorazione. Un’esperienza non proprio fortunata: la società finirà in liquidazione. Ma qualcosa comincia fin da subito a scricchiolare nella vita dell’azienda, almeno secondo la Procura. Il 3 marzo Scarnecchia - difeso dall’avvocato Corrado Ciconi - dal conto corrente della Nazareno trasferisce 12.200 euro sul suo.
Dopo un mese, il 5 aprile, ripete l’operazione - identica la cifra - specificando nella causale che la somma è l’acconto di una trattativa. A fine novembre l’ex calciatore fa il terzo bonifico, stavolta di 19.800 euro. Soldi destinati a un’altra società, Sacro&Profano, un ristorante di cui il cuoco ed ex calciatore è stato in passato amministratore unico.
La causale: «Vostro servizio di catering svoltosi tra il 22 e il 24 novembre». Infine l’ultimo bonifico, di 10mila euro, è del 16 dicembre. Anche in questo caso il destinatario indicato da Scarnecchia - compagno in passato di Parvin Tadjk, attuale moglie di Beppe Grillo - è Sacro&Profano.
I tre soci studieranno cosa non è andato per il verso giusto con la Nazareno e presenteranno due querele nel 2023, dando inizio all’inchiesta. Determinante, almeno per la Procura, è stata la relazione del liquidatore Aldo Maccaro, che ha ricostruito i movimenti bancari.
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