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IBRA D’AZZARDO – DOPO IL ROSSO A PARMA, IL “NON PRANZO” IN UN RISTORANTE IN ZONA ROSSA, LO SVEDESE RISCHIA UNA SQUALIFICA DI 3 ANNI PERCHE’ RISULTA CO-PROPRIETARIO DI UNA SOCIETÀ DI GIOCO D'AZZARDO: LE REGOLE VIETANO AGLI ATLETI CHE PARTECIPANO ALLE COMPETIZIONI FIFA E UEFA DI AVERE INTERESSI FINANZIARI IN SOCIETÀ CHE SI OCCUPANO DI SCOMMESSE - IL SILENZIO PREOCCUPATO DEL MILAN
Carlos Passerini per il "Corriere della Sera"
Giorno nuovo, caso nuovo. Il protagonista è però sempre lo stesso, Zlatan Ibrahimovic, alle prese con l' ennesima grana che mette in ansia sia lui sia il Milan. Dopo la bislacca espulsione di Parma costatagli una giornata di squalifica e la gaffe del «non pranzo» di domenica scorsa in un ristorante di Milano in piena zona rossa, ecco che dalla sua Svezia arriva ora un altro tackle, di quelli ruvidi.
Dalla possibile violazione delle norme anti-Covid in Italia a quella dei regolamenti Fifa e Uefa: il quotidiano Aftonbladet scrive infatti che l' attaccante rossonero avrebbe infranto il codice etico Fifa e Uefa in quanto co-proprietario del marchio di scommesse sportive Bethard.com. Le regole vietano agli atleti che partecipano alle competizioni Fifa e Uefa di avere interessi finanziari in società che si occupano di gioco d' azzardo.
L' amministratore delegato di Bethard, Erik Skarp, ha confermato che il giocatore possiede tramite la sua Unknown Ab il 10% delle quote della società di scommesse basata a La Valletta, che stando all' ultimo rapporto relativo al 2019 ha realizzato un profitto al netto delle tasse di 301 milioni di corone svedesi, quasi 30 milioni di euro. La federcalcio di Stoccolma, scrive sempre Aftonbladet , era a conoscenza del problema tre anni fa e la situazione sarebbe stata un ostacolo al rientro di Ibra in Nazionale già per il Mondiale 2018.
La violazione del codice Fifa è scattata con la partecipazione alle qualificazioni Mondiali a marzo, mentre le regole Uefa sono state infrante giocando l' Europa League con il Milan. «Ci sono leggi sulla carta ma al momento - spiega Joahn Claesson, Integrity Officer della federcalcio svedese - non è chiaro cosa succeda realmente se qualcuno le infrange». Verrà aperta di certo un' inchiesta e, nel caso in cui fosse confermato l' illecito, Ibra rischia grosso: si va da una multa da 100mila euro fino a una squalifica choc di tre anni. Nessun commento da parte del Milan, mentre dall' entourage del giocatore assicurano che i legali stanno già affrontando la questione.
Sempre l' Uefa ieri s' è occupata di Ibra per un' altra storia, stavolta però come parte lesa: la Stella Rossa giocherà due partite a porte chiuse per gli insulti razzisti a Zlatan durante la gara del 18 febbraio.
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