DAGOREPORT – TOH! S’È APPANNATA L’EMINENZA AZZURRINA - IL VENTO DEL POTERE E' CAMBIATO PER GIANNI…
Andrea Camprincoli per Libero Quotidiano
Con "Lady Oscar" le ragazzine di tutto il mondo si identificarono con il potere. Per la prima volta veniva proposto loro un "cartone animato" in cui - anziché un uomo - era una donna a capo delle forze armate di una nazione.
Si trattava di un personaggio immaginario di nome Oscar Francois de Jarjayes, una ragazza dai lunghi capelli biondi che, fingendosi uomo, arrivò al comando della Guardia Reale, durante gli anni della Rivoluzione Francese del 1789. In Italia la serie animata venne proposta nel 1982 e fu subito un successo.
Nacquero i primi gadget e l'industria del giocattolo si adeguò a ciò che stava diventando un fenomeno di costume. Le bambine si sfidavano a colpi di spada. Anche se altre preferirono identificarsi con la piccola orfanella infermiera Candy Candy, protagonista di successo del cartone animato che spopolava tra i più piccoli in quegli anni.
A raccontarci la vita dell'intrepida Oscar e di un intero immaginario, che cinquant' anni fa si è introdotto nella cultura di massa, è il libro Lady dal fiocco blu? (Edizioni Graphe.it, pp. 148, euro 13,50), di Silvia Stucchi, firma di Libero. L'autrice di monografie e saggi, laureata in Letteratura Latina - che insegna nei licei e all'università Cattolica di Milano - racconta con passione come la formazione dell'immaginario femminile sia passata anche attraverso i "cartoni animati" (anime, diremo oggi).
Un'altra eroina di successo del piccolo schermo era La principessa Zaffiro, che con la spada sul cavallo bianco si esibiva in abiti maschili. Zaffiro, del giapponese Osamu Tezuka (1928-1989) - detto "il Dio del manga" - fu una delle fonti di ispirazione per l'ideatrice di Oscar, la giapponese Riyoko Ikeda.
L'autrice, classe 1947, ha iniziato a disegnare manga mentre era studentessa universitaria. Poi ebbe l'intuizione di creare Oscar, un fumetto pensato perle ragazze. In origine doveva avere come protagonista Maria Antonietta. Lo intitolò Le rose di Versailles, che alludeva al fatto che cinque erano le figure femminili della storia, ognuna associata a una rosa. Maria Antonietta è la rosa rossa, la contessa di Polignac la rosa gialla, Jenne de La Motte la rosa nera, Rosalie la rosa rosa, e Oscar la rosa bianca.
Terminato questo breve viaggio tra le pagine, si pensa a quanto sarebbe bello riproporre "Lady Oscar" alle nuove generazioni di bambine che grazie ai riferimenti storici potrebbero essere stimolate allo studio della Rivoluzione Francese, oltre al piacere di vedere cartoni animati di alto livello stilisti co. Ci sarà sempre bisogno di una "Oscar" o di un'eroina della serie Ragazze Ribelli, la collana di libri sulle biografie femminili nella storia. O del "branco di lupe", il libro scritto dalla ex bomber di calcio femminile della nazionale americana, Abby Wambach, che fin da bambina diceva che ciò che più l'appassionava, non era vincere, ma essere membro di una squadra "unita". Lei divenne una leader.
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