
DAGOREPORT - QUALCOSA DEVE ESSERE SUCCESSO IN QUESTO DISGRAZIATO PAESE. CHE VIRUS HA COLPITO…
“POTETE FARLO USCIRE? NON CONTINUERÒ FINCHÉ NON SE NE SARÀ ANDATO. POTREBBE AVERE UN COLTELLO” – INCUBO STALKER A WIMBLEDON, YULIA PUTINTSEVA FERMA LA PARTITA E SEGNALA ALL’ARBITRO LA PRESENZA DI UN UOMO VESTITO DI VERDE TRA GLI SPALTI – “QUESTE PERSONE SONO PERICOLOSE, SONO PAZZE” (E TORNA ALLA MENTE IL CASO MONICA SELES ACCOLTELLATA IN CAMPO) – LA TENNISTA KAZAKA E’ USCITA SCONFITTA DOPO LO SPAVENTO. LA RISPOSTA DELL’ORGANIZZAZIONE E IL PRECEDENTE DELLA BRITANNICA EMMA RADUCANU A DUBAI...
Momenti di tensione a Wimbledon durante il match di Yulia Putintseva. La tennista kazaka ha interrotto la partita a metà del primo set, rivolgendosi direttamente all’arbitro per segnalare la presenza di un uomo vestito di verde tra gli spalti. «Può mandarlo via? Non continuerò a giocare finché non se ne va», ha dichiarato visibilmente preoccupata. Le sue parole sono state ancora più esplicite: «Queste persone sono pericolose, sono pazze. Potrebbe avere un coltello».
La 29enne kazaka è apparsa visibilmente turbata durante l’episodio, al punto da rifiutarsi di continuare il match fino a quando la situazione non fosse stata risolta.
L’interruzione ha inevitabilmente compromesso la concentrazione della tennista, che dopo la ripresa del gioco non è più riuscita a trovare il ritmo. Il match si è concluso in soli 43 minuti con una sconfitta netta per 6-0 6-0 (...)
La risposta di Wimbledon
L’All England Lawn Tennis Club ha gestito la situazione con la massima serietà. Un portavoce ufficiale ha dichiarato: «A seguito di una segnalazione sul comportamento di uno spettatore durante l’incontro sul Campo 15, l’arbitro di sedia ha informato la sicurezza e la questione è stata gestita». L’organizzazione ha confermato di aver preso sul serio le preoccupazioni della giocatrice e di aver attivato immediatamente i protocolli di sicurezza.
Il precedente con Emma Raducanu
L’episodio richiama alla memoria un caso simile accaduto alcuni mesi fa a Dubai con Emma Raducanu. La tennista britannica era scoppiata in lacrime dopo aver riconosciuto sugli spalti un uomo che il giorno precedente le si era avvicinato con comportamenti ossessivi. Anche in quel caso, Raducanu si era rivolta all’arbitro, la sicurezza era intervenuta prontamente e lo stalker era stato allontanato. Questi episodi evidenziano come la sicurezza degli atleti nei tornei internazionali sia una questione sempre più delicata e attuale.
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