
DAGOREPORT - DELIRIO DI RUMORS E DI COLPI DI SCENA PER LA CONQUISTA DEL LEONE D’ORO DI GENERALI –…
1. BELINELLI E GALLINARI FANNO VOLARE L’ITALIA
Flavio Vanetti per il “Corriere della Sera”
Esplosiva e vincente. Sbocciata come un fiore. C’è finalmente uno squarcio d’azzurro nel cielo sopra Berlino e, soprattutto, sopra la volta dell’arena dell’Eurobasket. Alla chiamata del primo dei tre momenti della verità, l’Italia si fa trovare puntuale: impacchettata la Spagna di Sergio Scariolo, che non sarà più quella della grandeur ma che rimane (rimaneva?) pur sempre una favorita. 105-98: una serata da incorniciare.
È un’impresa costruita dando calci allo sconforto — l’assenza di Datome per il resto del torneo — ma anche al pronostico: alla vigilia c’era chi scommetteva sullo scarto. A favore delle Furie Rosse, ovvio. È andata all’opposto: la coppia Belinelli-Gallinari (27+29) ha devastato l’avversario con momenti di pura trance. Beli ha dato il là nel terzo tempo, il Gallo — che comunque aveva già 20’ di sostanza alle spalle –— si è accodato. Gli altri sono rimasti coinvolti in un circolo virtuoso esaltante.
Eppure non basta ancora. Rimane la battaglia di stasera (ore 17.45) contro i tedeschi, passaggio cruciale al cospetto dell’immenso Dirk Nowitzki, che da queste parti hanno ribattezzato «Dirkules» per le fatiche che si sobbarca da anni. Tuttavia ieri anche lui ha conosciuto la pericolosità della Turchia: la Germania è scivolata in zona-umiliazione, poi in qualche modo è risalita ma non ha salvato la pelle. Quindi sarà pericolosa, al crocevia da non mancare. Ma la vittoria sulla Spagna ha attivato nell’Italia quell’atteso «clic» capace di accendere ben altro scenario rispetto ai passaggi nell’ombra dei giorni scorsi.
Cronaca in pillole. C’è Belinelli — rientrato l’acciacco — e c’è pure un sospiro di sollievo nel finale del quarto iniziale quando Hackett sbuca di nuovo dal tunnel degli spogliatoi: poco prima era caduto da un rimbalzo, atterrando di schiena. Ma la botta non è seria. Tra questi due momenti c’è un alternarsi di situazioni e di vantaggi: due triple di fila di Ribas annullano il decollo italiano, quindi è Gasol a salire in cattedra per il +4 iberico (18-14). Ma c’è Bargnani a fare da poliziotto con la bomba del sorpasso, anticipatrice dello scossone che Azzurra dà in avvio del secondo quarto: Gentile colpisce, poi con un’azione da tre di Gallinari l’Italia sale a +5. Purtroppo però ci perdiamo di nuovo nei falli e in qualche amnesia difensiva, andando pure sotto nella battaglia aerea dei rimbalzi. Scariolo battezza poi la nostra area: è quello il punto sul quale battere il chiodo, però Azzurra resta o avanti (38-35, 15’30’’) o sempre appiccicata.
E se Gasol ha 16 punti, Gallinari ne ha 14 e Mago Bargnani 10. Non ci deprime nemmeno un vergognoso «no fallo» su Belinelli in entrata, l’Italia c’è e llo urla nei primi tre minuti del terzo quarto. È lo showtime di Beli, che sgancia tre bombe intercalate da un «ciuff» di Bargnani, imbeccato proprio da un passaggio altruista di Marco: 57-47, la fantasia vola.
Ma c’è la doccia fredda del fallo tecnico di Gentile, inviperito da una stoppata su Gasol punita in maniera dubbia; le proteste plateali si pagano e così si deve ricominciare più o meno da capo (57-50). Ma Belinelli è immarcabile (60-50) e nella sua scia si colloca Gallinari, che dalla lunetta sorpassa i 20 punti personali (67-58, 18’). Spagna sulle ginocchia? Mirotic e Fernandez dicono che non è così (69-63 Italia). Però un’azione da tre punti di Cusin — assist del Gallo onnipresente — introduce dapprima il quinto trepunti di Beli e poi la staffilata di Bargnani per il +12 del 75-63. La Spagna morde con San Emeterio, Belinelli , Gallinari e un Bargnani a sua volta ottimo (18 + 8 rimbalzi) la inchiodano di nuovo. Alla sinfonia partecipa pure Gentile (87-76), nessuno ci ferma più.
2. ITALBASKET DA FANTASCIENZA - SPAGNA MATATA, BELINELLI, GALLINARI E BARGNANI SHOW: 74 PUNTI IN 3!
Francesco Persili per “Dagospia”
E poi, di colpo, inizia lo show. Le “bombe” di Belinelli in versione All Star Game, i giochi di prestigio di Gallinari, la solidità di Bargnani: in campo c’è una squadra di Nba con la maglia azzurra. L’Italbasket travolge la Spagna di uno stratosferico Pau Gasol 105-98 e regala una notte da orgasmo ai tifosi italiani che a Berlino cantano sulle note di Seven Nation Army, la colonna sonora del mondiale di calcio vinto da queste parti dagli azzurri nel 2006. Nove anni dopo gli eroi sono i tre cestisti italiani che giocano nella Nba: Gallinari (29 punti), Belinelli (27), Bargnani (18): in tutto fanno 74 punti in 3. Ma è tutta la squadra che ritrova certezze e spazza via l’aura di negatività che aleggiava attorno ad Azzurra.
Le critiche dopo le prime due partite, l’infortunio di Datome, le certezze che sembravano perdute alla vigilia del trittico decisivo di partite del girone: tutto già svanito alla fine del primo quarto. In campo c’è una squadra che lotta, in campo c’è finalmente l’Italia. Bargnani difende forte e stampa subito 10 punti, Gallinari si presenta con una tripla, tutti difendono con applicazione. Poche palle perse (la chiave della vittoria, dirà coach Pianigiani) e tanta intensità. Per strappare un rimbalzo Hackett va a sbattere su Gallinari e ricadendo prende una brutta botta alla schiena, Cusin si butta dentro ogni mischia. Nonostante percentuali da incubo (38% dal campo e 3/12 da 3) alla fine del tempo l’Italia resta incollata alla Spagna. Poi cambia tutto.
Dalla galassia NBA sbarcano gli extraterrestri. Bum bum Belinelli, “caldo come una stufa”, come all’All Star Game quando Beli si consacrò re del tiro da tre punti. Bomba su bomba, l’Italia allunga, esonda, prende il largo. Un parziale di 15-2, con 9 punti di Pokerface Belinelli e i “tiri strani” del Gallo che mandano in estasi, tra gli altri, anche il commentatore di Sky, Flavio Tranquillo: “Lo famo strano, stasera”, urla nel microfono. Italbasket ai confini della realtà.
L’acciaccato Belinelli chiude con uno scintillante 7/9 da tre e alla fine si gode la vittoria ai microfoni di Sky: «Abbiamo tirato fuori gli attributi, ci meritiamo questa vittoria ma restiamo coi piedi per terra. Io volevo essere in campo per aiutare la squadra ma nei primi due quarti sentivo dolore. Bargnani? Il Mago è un giocatore super. Ci dà sempre una grande mano. Pochi sono bravi come lui a mettere la palla a terra…». Il neoacquisto dei Sacramento Kings, fedele al suo nomignolo “Pokerface”, non si lascia stravolgere dalle emozioni: «Non sorrido? Ora no. Sorrido solo quando si vince qualcosa di importante»
Bargnani sottolinea “la frustrazione” che serpeggiava nello spogliatoio dopo le prime partite: «Siamo contenti ma ora dobbiamo pensare alla Germania». Sulla stessa lunghezza d’onda anche Gallinari che dedica la vittoria al capitano Datome: «Il nostro problema erano gli alti e bassi. Siamo stati solo più costanti. Ma è ancora lunga. Oggi c’è la Germania e sarà una partita ancora più tosta di quella di oggi». I tedeschi hanno perso contro la Turchia e giocheranno la partita della vita. Ma sarà fondamentale anche per gli azzurri. Una vittoria spedirebbe l’Italbasket agli ottavi. Ora che è finalmente iniziato, sarebbe un peccato non proseguire lo show.
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