DAGOREPORT – IL PREMIERATO? ANNACQUATO! DOMANI GIORGIA MELONI RIUNIRÀ I SUOI COSTITUZIONALISTI…
il pareggio della juventus eff9224
Massimiliano Nerozzi per “la Stampa”
Comunque vada (la finale di Berlino), è già un successo (economico). A bilancio, la Juve ha fatto jackpot, e non è un modo di dire: tra premi Uefa per i risultati sportivi di questa Champions (24,4 milioni), incassi dello Stadium (11,8 milioni), e market pool, ovvero il montepremi dei diritti tv (49,4 milioni), il club fatturerà sugli 85,6 milioni. A cui si aggiungeranno altri premi e cotillon, per il duello con il Barcellona: circa 3,7 milioni come fetta dell’incasso, più 6,5 milioni alla perdente, o 10,5 milioni alla vincente. Si balla tra i 95,8 e i 99,8 milioni: da record.
Più soldi del Barça
La Juve dovrebbe prendere pure più del Barcellona, vada come vada, perché il mercato italiano dei diritti tv è più prolifico degli altri. E perché con l’eliminazione del Napoli, le squadre italiane erano rimaste in due (Juve e Roma), potendo così dividere la torta per due e non per tre. Del resto, i bianconeri fecero tombola anche due stagioni fa, quando alla fine della campagna europea, troncata nei quarti dal Bayern Monaco, risultò essere il club con i maggiori ricavi dalla Uefa: 65 milioni, dieci in più dei tedeschi campioni. Così come fece bingo il Milan (51 milioni), sempre grazie alla torta del market pool: anche all’epoca fu divisa per due, dopo l’eliminazione dell’Udinese ai preliminari di Champions.
Platea globale
L’impatto economico di una finale di Champions non si misura solo in quattrini istantanei, ma anche nel valore, presente e futuro, che potrà garantire solo uno spot globale come questo. Per dire, sono due gli avvenimenti sportivi stagionali più visti al mondo: il Superbowl del football americano e, appunto, l’ultimo atto della Champions. Parliamo di un audience sui 170 milioni di persone. Visibilità, in tutti gli angoli del globo, per il club e gli sponsor, oltre ai relativi bonus garantiti dai contratti.
Colpo in attacco
Detto degli incassi, l’ad Beppe Marotta e il ds Fabio Paratici stanno da tempo pensando agli investimenti per il futuro: ovvero Paulo Dybala, 21 anni, 13 gol in 34 partite con il Palermo, per il quale siamo ben oltre i dettagli. Trovato l’accordo con il Palermo, ieri con l’agente si sono discussi gli ultimi aspetti dell’ingaggio (sui 2 milioni a stagione). Da casa Juve filtra ottimismo, del tipo: «Dybala vuole venire qui», al di là di qualsiasi offerta possa fare la concorrenza.
S’annuncia la spesa record dell’era di Andrea Agnelli: 28 milioni di euro cash, più giocatori per circa 4 milioni, oltre a 8 milioni di bonus, per nulla scontati. Non siamo all’outlet, ma i giocatori, giovani e bravi, costano, e Dybala pare essere posseduto dal talento. In fondo, anche questo prezzo, dà il senso della crescita juventina: solo qualche anno fa, sarebbe stato fuori menù.
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