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JACKPOT CHAMPIONS! DIRITTI TV, PREMI UEFA E COTILLON: DENTRO LA COPPA PER LA JUVE CI SONO 100 MILIONI - ARRIVA IL PRIMO COLPO DI MERCATO: PRESO DYBALA PER 32 MLN

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Massimiliano Nerozzi per “la Stampa”

 

Comunque vada (la finale di Berlino), è già un successo (economico). A bilancio, la Juve ha fatto jackpot, e non è un modo di dire: tra premi Uefa per i risultati sportivi di questa Champions (24,4 milioni), incassi dello Stadium (11,8 milioni), e market pool, ovvero il montepremi dei diritti tv (49,4 milioni), il club fatturerà sugli 85,6 milioni. A cui si aggiungeranno altri premi e cotillon, per il duello con il Barcellona: circa 3,7 milioni come fetta dell’incasso, più 6,5 milioni alla perdente, o 10,5 milioni alla vincente. Si balla tra i 95,8 e i 99,8 milioni: da record.

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Più soldi del Barça

La Juve dovrebbe prendere pure più del Barcellona, vada come vada, perché il mercato italiano dei diritti tv è più prolifico degli altri. E perché con l’eliminazione del Napoli, le squadre italiane erano rimaste in due (Juve e Roma), potendo così dividere la torta per due e non per tre. Del resto, i bianconeri fecero tombola anche due stagioni fa, quando alla fine della campagna europea, troncata nei quarti dal Bayern Monaco, risultò essere il club con i maggiori ricavi dalla Uefa: 65 milioni, dieci in più dei tedeschi campioni. Così come fece bingo il Milan (51 milioni), sempre grazie alla torta del market pool: anche all’epoca fu divisa per due, dopo l’eliminazione dell’Udinese ai preliminari di Champions.
 

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Platea globale

L’impatto economico di una finale di Champions non si misura solo in quattrini istantanei, ma anche nel valore, presente e futuro, che potrà garantire solo uno spot globale come questo. Per dire, sono due gli avvenimenti sportivi stagionali più visti al mondo: il Superbowl del football americano e, appunto, l’ultimo atto della Champions. Parliamo di un audience sui 170 milioni di persone. Visibilità, in tutti gli angoli del globo, per il club e gli sponsor, oltre ai relativi bonus garantiti dai contratti.

Colpo in attacco

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Detto degli incassi, l’ad Beppe Marotta e il ds Fabio Paratici stanno da tempo pensando agli investimenti per il futuro: ovvero Paulo Dybala, 21 anni, 13 gol in 34 partite con il Palermo, per il quale siamo ben oltre i dettagli. Trovato l’accordo con il Palermo, ieri con l’agente si sono discussi gli ultimi aspetti dell’ingaggio (sui 2 milioni a stagione). Da casa Juve filtra ottimismo, del tipo: «Dybala vuole venire qui», al di là di qualsiasi offerta possa fare la concorrenza.

 

S’annuncia la spesa record dell’era di Andrea Agnelli: 28 milioni di euro cash, più giocatori per circa 4 milioni, oltre a 8 milioni di bonus, per nulla scontati. Non siamo all’outlet, ma i giocatori, giovani e bravi, costano, e Dybala pare essere posseduto dal talento. In fondo, anche questo prezzo, dà il senso della crescita juventina: solo qualche anno fa, sarebbe stato fuori menù. 

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