IL DESTINO DELL'UCRAINA SI DECIDE TRA WASHINGTON E MOSCA: LA TRATTATIVA SEGRETA TRA PUTIN E TRUMP È…
Alessandro Bocci per il Corriere della Sera
Dopo l' 11ª vittoria, sul campo del Crystal Palace, la terza consecutiva per 1-0, Antonio Conte è schizzato fuori dalla panchina e ha abbracciato uno per uno i suoi Blues, che gli hanno regalato un Natale in cima alla Premier League. Giusto un anno fa Mourinho aveva risolto il contratto e lasciato una squadra allo sbando.
Oggi il Chelsea è la regina d' Inghilterra, il suo calcio pratico e letale ha oscurato i giganti di Manchester e tenuto alle spalle le solite corazzate: Arsenal, Tottenham e Liverpool. La classifica parla chiaro: più 7 sul City secondo anche se i Reds stasera, vincendo il derby in casa dell' Everton, potrebbero avvicinarsi a meno 6.
L a sostanza non cambia. Conte vola. E il calendario lo aiuta: nel Boxing Day ospiterà il Bournemouth e a Capodanno potrebbe completare il filotto, sempre a Stamford Bridge, contro lo Stoke City. Lo scudetto d' inverno è dietro l' angolo. Antonio non ci pensa. E la scaramanzia c' entra sino a un certo punto. «È ancora lunga. Ai miei giocatori ho detto che mancano due giornate alla fine dell' andata e altre 19 nel girone di ritorno».
Un passo alla volta. Ma il metodo Conte, che all' Europeo aveva trasformato l' Italietta in una squadra solidissima, fuori solo al 18° maledettissimo rigore contro la Germania, ha funzionato anche Oltremanica. La prima svolta è stata emotiva, la seconda tattica ed è la più importante. Conte ha superato un momento di difficoltà lasciando il 4-3-3 con cui aveva cominciato e passando al 3-4-3 elastico, sfruttando il contropiede italiano, ma anche l' organizzazione, il pressing e i gol di Diego Costa.
Dentro il centro di Cobhan si lavora duro. L' allenatore dà l' esempio. Il primo ad arrivare intorno alle nove del mattino e l' ultimo a uscire la sera, mai prima delle cinque. Lavora sul campo e nella saletta video, alternando sedute atletiche a quelle tattiche, soprattutto ha convinto gli indisciplinati inglesi che per la gloria si può fare anche qualche sacrificio. Le regole esaltano il metodo.
All' inizio la sua piccola rivoluzione aveva fatto storcere la bocca a qualcuno dentro lo spogliatoio. Adesso sono tutti con Conte che ha introdotto i doppi allenamenti, le lezioni in aula, una dieta bilanciata senza bevande gassate, riequilibrando proteine e carboidrati e convincendo la squadra a mangiare quasi sempre due volte al giorno nel centro di Cobhan (colazione e pranzo tutti insieme).
Il contismo fa breccia nella fredda Londra di questi giorni. Un uomo solo al comando. A Stamford Bridge cantano il suo nome, i giornali lo esaltano, Pep Guardiola lo promuove: «Uno dei migliori al mondo, forse il migliore», Roman Abramovich gli ha promesso due rinforzi (si parla di Verratti). Antonio è concentrato solo sul suo lavoro «perché qui non ti puoi mai rilassare», confida agli amici. Il nuovo Chelsea ha il suo stile, la sua grinta, la sua forza. E non vuole fermarsi .
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