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NUOVO FORMAT, “VECCHIA” SUPERCOPPA – LA LEGA SERIE A HA STRAVOLTO LA FORMULA DEL TORNEO PER RENDERLA PIÙ APPETIBILE AI SAUDITI, INTRODUCENDO LE “FINAL FOUR”, MA ALLA FINE IN FINALE CI VANNO I CAMPIONI D’ITALIA (IL NAPOLI) E LA VINCITRICE DELLA COPPA ITALIA (IL BOLOGNA), COME IN PASSATO. TANTO VALEVA LASCIARLA COM’ERA - SARÀ L’ULTIMA EDIZIONE IN ARABIA SAUDITA: GLI ULTIMI ANNI NON SONO STATI UN BELLO SPOT PER IL CALCIO ITALIANO, TRA SCAZZI IN PANCHINA, ERRORI ARBITRALI, PARTITE NOIOSE E SPALTI VUOTI…

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1 - UNA FINALE DI SUPERCOPPA SENZA JUVE, MILAN E INTER MANCAVA DA 24 ANNI: UN NUOVO VENTO

Estratto dell’articolo di Paolo Tomaselli per il “Corriere della Sera”

supercoppa italiana - riad arabia saudita

 

È la finale «senza inviti» per citare Antonio Conte. Quella classica, tra i campioni d’Italia e i vincitori della Coppa Italia. Ma una finale senza Milan, Inter o Juve, in Supercoppa non si vedeva dal 2001. E sei mesi dopo i verdetti di maggio è la conferma che il vento è cambiato, che la competizione è allargata e quindi più serrata, che le idee vincenti sul mercato e sul campo fanno la differenza.

 

[…] Comunque vada sarà una notte speciale, alla quale gli azzurri arrivano con 24 ore di riposo in più, non poche considerato il gioco dispendioso di entrambe. In palio per chi vince ci sono 9,5 milioni, 6,7 per chi perde: è una partita molto preziosa.

 

antonio conte

Ma lo spettacolo finora si è visto poco, tra errori arbitrali, insulti dalle panchine e rigori in piccionaia. Senza contare che il piccolo Al Awwal (25 mila posti) rischia di avere migliaia di seggiolini vuoti: a maggior ragione lo spot per il calcio italiano nel mondo deve venire dal campo. […]

 

2 - NAPOLI SENZA RESPIRO BOLOGNA PER LA STORIA NELLA FINALE PIÙ GIUSTA

Estratto dell’articolo di Franco Vanni per “la Repubblica”

 

Per il Napoli è una bella occasione. Per il Bologna, la partita della vita. […] Antonio Conte teme che la consapevolezza di avere un appuntamento con la storia possa giocare a favore dei rossoblù, e mette in guardia i suoi: «Se avremo meno fame del Bologna, per noi sarà una colpa. Dovremo essere più motivati di loro». Poi lancia il più contiano degli ammonimenti: «Arrivare in finale è bello, ma ci si ricorda solo di chi ha vinto».

 

Italiano parla a cuore aperto. Evoca i dolori del passato e li usa come leva per sollevare il suo popolo — i cinquecento che saranno allo stadio, più un'intera città, non solo undici giocatori più riserve — verso una gioia enorme, che manca da quasi novant'anni. È dai tempi della leggenda Árpád Weisz, biennio 1935-1937, che il club non vince trofei in due stagioni consecutive.

vincenzo italiano

 

 Allora furono due scudetti. «Sarò felice se il Bologna di De Silvestri, Italiano e Orsolini sarà ricordato come quelli di Weisz, di Bulgarelli, di Signori. Perdere le finali fa soffrire troppo. Ha ragione chi dice che "sono fatte per essere vinte, non giocate". Che poi significa cercare di non sbagliare niente, anche i rigori, che abbiamo preparato bene».

Il tecnico rossoblù sa di cosa parla. A Firenze ha perso finali di Conference League e Coppa Italia. Le ha studiate, sezionate e ricomposte.

 

supercoppa italiana 4

[…] C'è da scommettere che questa volta Italiano con l'undici di partenza andrà sul sicuro, replicando con poche eccezioni quello che l'ha portato in finale, incardinato sul portierone Ravaglia, su Orsolini, su Castro sola punta. Unico cambio obbligato, nel suo 4-2-3-1, sarà Cambiaghi al posto di Bernardeschi, fermo per una clavicola rotta. Ancor meno dovrebbe cambiare Conte, pronto a schierare gli stessi giocatori che hanno battuto il Milan, e che hanno avuto un giorno in più per riposare rispetto agli avversari. Un vantaggio non da poco. L'unico ballottaggio è fra Lang ed Elmas, decisamente favorito. […]

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