
QUANDO C’È LA FIAMMA, LA COMPETENZA NON SERVE NÉ APPARECCHIA. ET VOILÀ!, CHI SBUCA CONSIGLIERE NEL…
IL MALE OSCURO DELLA ROSSA – IN BAHRAIN VINCE PIASTRI! LECLERC 4° E HAMILTON È 5° - TERRUZZI: “PER LA FERRARI SEMBRA QUASI IMPOSSIBILE MANTENERE UN LIVELLO DI EFFICIENZA COSTANTE NEI CONFRONTI DI MCLAREN E MERCEDES. PER NON PARLARE DEI REGRESSI RED BULL SIMILI AD UN CROLLO NEL DESERTO - LA CONSOLAZIONE PER CHARLES LECLERC RIGUARDA IL FATTO CHE HAMILTON SEMBRA PATIRE IL CONFRONTO, ACCUSA RITARDI CHE NON COLLIMANO CON IL CURRICULUM E CON LE ASPETTATIVE ANCHE PERCHÉ…”
Giorgio Terruzzi per il Corriere della Sera - Estratti
Un abbraccio se lo merita. Leclerc, si capisce, che ha sudato come una bestia in Bahrein non soltanto causa clima.
Commovente addirittura nel tentativo di raddrizzare un inizio campionato da magone, di guidare sopra i guai di questa Ferrari che convince molto meno di lui, di approfittare di qualche vantaggio causa penalità altrui, di dibattere con i suoi al muretto cercando una alternativa strategica che non avrebbe comunque corretto la realtà.
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lewis hamilton frederic vasseur charles leclerc
La consolazione per Charles riguarda una conferma attesa in silenzio durante l’inverno: Hamilton sembra patire il confronto, accusa ritardi che non collimano con il curriculum e con le aspettative anche perché, dopo 4 Gp, una quantità di debuttanti, di colleghi meno illustri di lui, che pure hanno cambiato squadra e macchina, cacciano in pista prestazioni di prim’ordine, compatibilmente con il mezzo a disposizione.
Charles più veloce di Lewis ci sta, non solo pensando alle diverse confidenze con il rosso dei due. Resta da capire cosa impedisce ad Hamilton di far brillare un talento fuori quota e discussione, prima che i dubbi, le tensioni, trasformino ogni entusiasmo in profonda delusione. Anche perché quando una Ferrari mostra soprattutto complicazioni, l’insofferenza monta in tempi rapidi. Il tema dunque resta il solito: la SF-25 sembra afflitta da un qualche male oscuro, pur tra deboli progressi.
Ogni scelta delle gomme vale un patema d’animo, dei piloti, figuriamoci di chi guarda; sembra quasi impossibile mantenere un livello di efficienza costante nei confronti di McLaren e Mercedes che pure hanno a che fare con le ombre che disturbano la serenità di Norris; con le prime fatiche di Antonelli.
Per non parlare dei regressi Red Bull simili ad un crollo nel deserto.
Vedere Verstappen fare a spallate nei bassifondi significa che il suo team ha perso, oltre a Newey, la trebisonda.
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