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"MARADONA? HAI DETTO CHE NON SI PUÒ PIANGERE UN COCAINOMANE". CRUCIANI ACCUSA PARENZO E ALLA "ZANZARA" SI SCATENA L'INFERNO – PARENZO NEGA TUTTO MA CRUCIANI INSISTE: “MI HAI DETTO FUORI DELLA TRASMISSIONE, PERCHÉ EMOZIONARSI COSÌ TANTO CON LA MORTE DI UNA SINGOLA PERSONA…E POI HAI AGGIUNTO CHE NON ERA UN ESEMPIO...” - "IL FOGLIO" SVELA LA BUFALA DI MARADONA EVASORE - VIDEO
E a La Zanzara, il programma di Radio 24, si scatenò l'inferno. Tutta "colpa" della morte di Diego Armando Maradona. Nella puntata che ha seguito l'addio al Pibe de Oro, Giuseppe Cruciani ha attribuito a David Parenzo la seguente frase: "Non si può piangere un cocainomane". Parenzo ha negato di averlo detto, e c'è da crederci: è uno sketch collaudato, quello dei due conduttori, ossia attribuirsi false dichiarazioni sulle quali poi si scornano a lungo.
david parenzo e giuseppe cruciani
Ma Cruciani ha insistito: "Tu mi hai detto prima, molto chiaramente, fuori della trasmissione, perché emozionarsi così tanto con la morte di una singola persona, muoiono seicento, settecento, ottocento persone al giorno, le persone si stracciano le vesti perché muoiono settecento, ottocento persone e adesso c'è il lutto nazionale.
DAVID PARENZO GIUSEPPE CRUCIANI
Sai che in Argentina hanno fatto tre giorni di lutto nazionale - me lo hai detto tu - era un cocainomane - me lo hai detto tu - non si può piangere un cocainomane". E Parenzo ha replicato: "Non l'ho mai detto". Ma Cruciani: "Mi hai hai detto che era anche uno che ha distrutto la sua vita, non era un esempio, lo hai detto tu". E il giallo resta: stavano scherzando, anche in questo caso?
LA VERITA’ SU MARADONA E IL FISCO
diego armando maradona con claudia villafane a una festa
Il Foglio torna su una delle grandi menzogne che affligge Maradona. La storia dell’evasione fiscale. Lo fa ricordando il libro “L’oro del Pibe” di Giuseppe Pedersoli e Luca Maurelli che ricostruirono tutta la vicenda. Scrive Luciano Capone:
diego armando maradona a 20 anni nella sua casa di buenos aires 1980
Ma sebbene diverse sentenze tributarie arrivate in Cassazione abbiano stabilito che avesse un debito con l’erario di circa 40 milioni di euro (molti di più di quanti ne abbia guadagnati nei sette anni in Italia), la realtà è che Maradona era innocente. O meglio, era colpevole di non essere stato in grado di difendersi. Come invece hanno fatto i compagni di squadra vittime di identiche contestazioni: Alemao, Careca e la Società sportiva calcio Napoli, che hanno ottenuto l’annullamento delle pretese dell’Erario.
Tutto parte da due sindacalisti della Cgil che nel 1989 presentano in procura un esposto demagogico contro lo stipendio miliardario di Maradona che “è un insulto alle condizioni di vita dei lavoratori”, chiedendo una verifica fiscale.
La denuncia porta a un’indagine penale sui compensi, ulteriori allo stipendio, pagati dal Napoli ai tre calciatori sudamericani per lo sfruttamento dei diritti d’immagine attraverso società con sede all’estero (in Liechtenstein per Maradona): l’ipotesi era che queste operazioni fossero un’“interposizione fittizia di persona” per non pagare le tasse (i contributi la società e l’Irpef il calciatore). I giudici penali hanno escluso per tutti i calciatori – Maradona incluso – che quei corrispettivi fossero retribuzioni mascherate, ma in parallelo era partito un procedimento tributario che ha seguìto la sua strada. Che però non ha mai incrociato quella di Maradona. I
diego armando maradona spara ai giornalisti 1994
l campione infatti fuggì da Napoli il 1 aprile 1991, giorno di Pasquetta, dopo essere risultato positivo all’antidoping. L’accertamento tributario arrivò alla sua casa in via Scipione Capece mesi dopo, il 29 ottobre, ma Maradona – si legge nella notifica – risultava “sloggiato e sconosciuto”. Non essendone a conoscenza non ha potuto impugnare l’accertamento.
MARADONA CIRCONDATO DAI GIORNALISTI jpeg
Né, dopo le “assoluzioni” di Careca, Alemao e del Napoli di Corrado Ferlaino, per lui è stato possibile fare ricorso perché i termini erano scaduti. Così il giudizio è diventato definitivo, insieme al marchio infame di “evasore”, che lo ha perseguitato per anni tenendolo lontano dall’Italia. L’evasione fiscale di Maradona è una storia che non parla dell’eticità e della sregolatezza del Pibe de oro, ma di quella del Fisco italiano.
DIEGO ARMANDO MARADONA E LA SUA MERCEDES
diego armando maradona colin farrell
DIEGO ARMANDO MARADONA AD ACERRA
GIUSEPPE CRUCIANI DAVID PARENZO
diego armando maradona con i queen
luca cordero di montezemolo diego armando maradona
diego armando maradona fuma il sigaro prima di boca juniors san lorenzo 2006
polizia fuori dalla casa di maradona a buenos aires
diego armando maradona con due ballerine in una trasmissione tv in messico nel 2002
diego armando maradona 1
diego armando maradona.
diego armando maradona 2
diego armando maradona
maradona
maradona branco
camera ardente maradona
DIEGO ARMANDO MARADONA AD ACERRA
funerale maradona 2
funerale maradona 12
LA PRIMA PAGINA DE IL MANIFESTO SULLA MORTE DI MARADONA
tifosi in lacrime
maradona claudia e le figlie
tifosi lacrime 2
BERLUSCONI - MARADONA - MIKE BONGIORNO
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