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“CHIEDO SCUSA A TUTTI, MA NON HO COLPITO HENRY CON UNA TESTATA NÉ L'HO RICEVUTA DA LUI” – IL MEA CULPA DELL’ALLENATORE DEL LECCE, ROBERTO D’AVERSA, DOPO LA RISSA SCOPPIATA ALLA FINE DELLA PARTITA CONTRO IL VERONA: “SI È TRATTATO DI UN CONTATTO FISICO, DI UN PESSIMO ESEMPIO, DI UN'IMMAGINE ANTI SPORTIVA, MI SONO LASCIATO TRASCINARE DALLA FOGA E HO PERSO LUCIDITÀ. MA NON AL PUNTO DI COLPIRE UN'ALTRA PERSONA, QUESTO NON MI APPARTIENE. LO RESPINGO” – IL TECNICO RISCHIA L’ESONERO: IL DIRETTORE SPORTIVO CORVINO AVREBBE GIÀ CONTATTATO LEONARDO SEMPLICI PER SOSTITUIRLO… - VIDEO

Estratto da www.calciomercato.com

 

roberto d'aversa

La testata rifilata a Thomas Henry nel finale di partita di Lecce-Verona rischia di costare cara al tecnico dei salentini, Roberto D'Aversa: il presidente Sticchi Damiani sta infatti valutando seriamente l'esonero del tecnico […]

 

IL COMUNICATO DEL LECCE

Il Lecce con un comunicato ha voluto prendere le distanze da quanto successo nel finale di partita: "L’U.S. Lecce, con riferimento all’episodio che ha visto coinvolto l’allenatore D’Aversa ed il giocatore del Verona Henry, pur valutando la situazione di nervosismo generale nel finale di gara, condanna fermamente il gesto del proprio allenatore in quanto contrario ai principi ed ai valori dello sport". […] Nel frattempo la dirigenza pugliese, in primis il direttore sportivo Pantaleo Corvino, ha già contattato Leonardo Semplici.

rissa roberto d'aversa thomas henry

 

LE SCUSE DI D'AVERSA SUI SOCIAL

Tardive e forse a questo punto inutili le scuse arrivate anche sui social da parte di D'Aversa, con un post su Instagram: "Desidero chiedere scusa a tutti e al contempo ricostruire brevemente il triste e spiacevole episodio che mi ha visto protagonista in negativo al termine della partita Lecce-Verona. Sono venuto a contatto testa a testa con Henry, ma non ho colpito con una testata il calciatore veronese, né l'ho ricevuta da lui.

 

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Si è trattato di un contatto fisico, di un pessimo esempio, di un'immagine anti sportiva figlia della grande tensione e dell'adrenalina, che però non devono e non vogliono essere mie scusanti né attenuanti. Ho sbagliato e chiedo scusa. Mi sono lasciato trascinare dalla foga e ho perso lucidità, ma non al punto di colpire un'altra persona. Questo non mi appartiene, lo respingo e non lo accetto. Ancora una volta mi scuso con Henry, con il pubblico leccese, veronese e italiano, con gli arbitri, con i due club, con la mia dirigenza, il mio staff e la mia squadra".

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