michael liguori

“MICHAEL LIGUORI AVEVA UN PIANO: VOLEVA AVERE UN RAPPORTO SESSUALE ANCHE SENZA CONSENSO” – LE MOTIVAZIONI DELLA SENTENZA CHE HANNO PORTATO L'ATTACCANTE DEL PADOVA A UNA CONDANNA A TRE ANNI E 4 MESI PER VIOLENZA SESSUALE SU DUE MINORENNI – LIGUORI, CHE CONTINUA A SCENDERE IN CAMPO, “AMMETTEVA DI AVER PERCEPITO LO STATO DI DISAGIO DELLA RAGAZZA E DI AVER PROSEGUITO NELLA SUA AZIONE LIMITANDOSI A TRANQUILLIZZARLA” - PER I GIUDICI LE RAGAZZE SONO CREDIBILI. IL LORO INTENTO NON ERA CALUNNIATORIO, NON SI SONO ACCORDATE PER INFAMARE I DUE RAGAZZI, TANTO È VERO CHE…”

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Roberta Polese per https://corrieredelveneto.corriere.it/ - Estratti

 

 

michael liguori

«L’elemento oggettivo del reato di violenza sessuale si sostanzia non soltanto nella condotta invasiva della sfera della libertà ed integrità sessuale altrui in presenza di una manifestazione di dissenso della vittima, ma anche in assenza del consenso».

 

Sono queste le parole usate dal collegio di giudici di Teramo nelle motivazioni della sentenza che il 10 ottobre scorso ha portato alla condanna a 3 anni e 4 mesi per violenza sessuale su due minorenni di Michael Liguori, oggi ventiseienne calciatore, attaccante del Padova, uno degli elementi di punta della squadra della città (sei gol all’attivo, è tra quelli che segnano di più), e il suo amico Andrea Perozzi, coetaneo e anche lui calciatore.

 

I fatti sono avvenuti nella stazione ferroviaria di Alba Adriatica la sera del 5 luglio del 2018. Secondo i giudici il comportamento delle due ragazzine, una appena quindicenne e l’altra, vittima di Liguori, di 14 anni (avvocati Simona Fiorenza e Franco Patella), evidenziava un chiaro disagio e soggezione nei confronti dei calciatori, in entrambi i casi nessuna delle due ragazze aveva dato il consenso al rapporto sessuale.

 

L'incontro

michael liguori

In quei giorni accadde tutto molto velocemente: Perozzi aveva conosciuto una quindicenne di Atri in un parco acquatico del Teramano, si erano piaciuti, si erano baciati e appartati. Lui dice di aver avuto con lei un rapporto sessuale nei bagni delle piscine, lei nega, ma per i giudici questo non è importante: «Il reato è integrato nel caso di prosecuzione del rapporto laddove successivamente a un consenso originariamente prestato, intervenga “in itinere” una manifestazione di dissenso anche non esplicita, ma per fatti concludenti chiaramente indicativi della contraria volontà».

 

Michael Liguori CARMINE CRETELLA

Dopo l’incontro nel parco acquatico i due si danno appuntamento al giorno dopo in stazione, Perozzi chiede alla ragazza di portare un’amica per Liguori, si assicura, usando un linguaggio volgare, che sia disponibile, disinibita. I due si presentano all’appuntamento, la ragazzina dice ai giudici che Liguori si sarebbe presentato con un altro nome. Si appartano: Perozzi costringe la quindicenne a un rapporto completo al quale lei si sottopone contro la propria volontà «per paura di una reazione di lui», nonostante avesse manifestato dissenso qualche secondo prima mordendolo durante un rapporto orale, anche questo senza consenso.

 

 

Liguori si apparta con l’altra ragazza, non riesce ad avere un rapporto sessuale completo perché lei si divincola. Poi i due maschi se ne vanno, le due ragazzine chiamano la sorella della più grande, vanno in pronto soccorso e fanno denuncia.

 

Per quanto riguarda il calciatore del Padova i giudici scrivono: «L’incontro tra Liguori e la vittima è avvenuto quella sera per la prima volta senza che tra i due vi fosse mai stato uno scambio diretto circa la disponibilità al compimento di atti sessuali, tanto che Liguori aveva appreso dalla ragazza quella sera stessa che lei non aveva mai avuto alcun rapporto sessuale». 

michael liguori

 

 

(...)

Infine: «Il medesimo Liguori ammetteva di aver percepito lo stato di disagio della ragazza e, ricollegandolo a una sensazione di dolore, di aver proseguito nella sua azione limitandosi a tranquillizzarla». Concludono i giudici: «È dalle stesse dichiarazioni dell’imputato e dal contesto dei fatti che emerge come la sua intera azione sia stata sostenuta dal proposito di realizzare il programma ideato con l’amico Perozzi, di avere un rapporto sessuale a prescindere di un qualsivoglia interessamento circa il consenso della ragazza».

 

Per i giudici le ragazze sono credibili. Il loro intento non era calunniatorio, non si sono accordate per infamare i due ragazzi, tanto è vero che dopo i fatti le due rompono l’amicizia. La quindicenne è logorata dal senso di colpa di aver trascinato l’amica in una trappola, l’altra per il dolore di quanto subito. Liguori e Perozzi, tramite il loro legale Mauro Gionni, potranno ricorrere in Appello. Liguori, nonostante le polemiche, gioca come titolare con la maglia della città.

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