bruno pizzul

“MIO PADRE, BRUNO PIZZUL, NON ERA UN CALCIOMANE” – L’EX TELECRONISTA RACCONTATO DAL FIGLIO FABIO: “RIENTRATO DA MADRID DOVE AVEVA COMMENTATO LA FINALE DEL 3°-4° POSTO DI SPAGNA ’82, GUARDAMMO INSIEME LA FINALE ITALIA-GERMANIA, E LUI NEL SECONDO TEMPO SI APPISOLÒ. AMAVA MOLTO ANCHE TENNIS E CICLISMO: A MILANO GIRAVA RIGOROSAMENTE IN BICICLETTA – NON DIVENNE GIORNALISTA PER VOCAZIONE: ALL’EPOCA INSEGNAVA CON SODDISFAZIONE LETTERE IN UNA SCUOLA MEDIA DELLA PROVINCIA DI GORIZIA…”

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Estratto dell’articolo di Marcello Parilli per il “Corriere della Sera”

 

BRUNO PIZZUL

Tra le mostre collaterali di Mercanteinfiera c’è «Omaggio a Bruno Pizzul», il celebre telecronista che commentò con la sua voce inconfondibile moltissime partite di cartello soprattutto della Nazionale, nel periodo 1986-2003, purtroppo senza mai riuscire a raccontarne una vittoria. […]

 

La mostra, che raccoglie cimeli, fotografie e spezzoni video è stata realizzata in collaborazione con la famiglia, in primis con il figlio Fabio, a sua volta giornalista di tematiche sociali a Radio Marconi, nonché attivo nel Pd lombardo, nell’Azione Cattolica e nella Fondazione Ambrosianeum, di cui è tutt’ora presidente […]

 

Bruno Pizzul divenne giornalista sportivo per vocazione?

«In realtà no, all’epoca insegnava con soddisfazione lettere in una media della provincia di Gorizia. Quando la Rai di Trieste cercò personale tra i professori di lettere della zona, lui finì per passare un concorso nazionale per radio-telecronisti insieme a gente come Bruno Vespa, Paolo Frajese e Angela Buttiglione. E così cominciò l’avventura».

bruno pizzul

 

Suo padre è stato effettivamente molto amato dai tifosi, come se lo spiega?

«Forse perché percepivano la sua spontaneità, il suo era un racconto molto familiare, pacato e mai aggressivo. Preparava i dati che gli servivano su un paio di fogli e poi raccontava quello che stava accadendo davanti ai suoi occhi, lasciandosi trasportare dal clima e dall’emozione del momento».

 

[…] Forse solo lui avrebbe potuto descrivere con quella sensibilità la drammatica finale dell’Heysel...

BRUNO PIZZUL

«Fu un’esperienza molto pesante di cui non parlava volentieri. […] Ne uscì profondamente segnato».

 

Bruno era uno che si portava il lavoro a casa?

«No, ci raccontava più delle persone che incontrava […] Per dire, rientrato da Madrid dove aveva commentato la finale del 3°-4° posto di Spagna ’82, guardammo insieme la finale Italia-Germania, e lui nel secondo tempo si appisolò. Non era un calciomane, amava molto anche tennis e ciclismo: a Milano girava rigorosamente in bicicletta». […]

bruno pizzulBRUNO PIZZUL NELLO SPOT FIAT Bruno Pizzul Bruno Pizzul-zoff