
FLASH! – IL PRESIDENTE DI CONFINDUSTRIA, EMANUELE ORSINI, HA COMINCIATO IL "RISANAMENTO"…
La Stampa.it
Punire i «tuffatori» come Mario Balotelli e Neymar. José Mourinho, tecnico del Chelsea, si lancia in una nuova crociata contro le simulazioni. Lo Special One chiede squalifiche esemplari soprattutto in Europa e prende come esempi negativi gli ultimi casi che hanno coinvolto gli attaccanti di Milan e Barcellona. «Si è visto chiaramente in Champions che esiste la cultura del tuffo. Si è visto con gli episodi di Neymar a Glasgow (Celtic-Barcellona, ndr) e di Balotelli ad Amsterdam (Ajax-Milan, ndr). Una squadra è rimasta in dieci -dice alludendo all'espulsione del capitano degli scozzesi Scott Brown contro i "blaugrana" per un presunto fallo su Neymar- e l'altra è stata penalizzata da un rigore negli ultimi minuti. Queste azioni mi intristiscono e mi preoccupano perché anche io competo in Champions League».
Mourinho si rivolge quindi alla Uefa per chiedere sanzioni esemplari come quella adottata nei confronti di Juergen Klopp, tecnico del Borussia Dortmund, dopo la sfida del San Paolo contro il Napoli. «Klopp è stato squalificato due partite per aver parlato con l'arbitro o il quarto uomo», dice il tecnico di Setubal minimizzando l'aggressione verbale del tecnico all'assistente del direttore di gara. «Lui non ha potuto entrare nello spogliatoio per dare indicazioni ai suoi giocatori. E invece che si fa con Neymar e Balotelli?», domanda l'ex tecnico di Inter e Real Madrid. Secondo il portoghese «è compito delle autorità calcistiche mettere mano alla questione».
«Io -dice ancora Mourinho parlando dopo la vittoria del suo Chelsea contro il Norwich in Premier League- non sono nessuno, do solo la mia piccola opinione. Ma se non si interviene la prossima settimana lo faranno di nuovo». Il manager dei `blues´ assicura di usare lo stesso metro di giudizio con i propri giocatori. «Non ho escluso un calciatore perché ha simulato, ma sono stato critico e severo con lui», dice facendo l'esempio di due stelle come Didier Drogba e Arjen Robben.
«I miei giocatori sanno per certo che avranno un problema con me se simulano. Ho detto molte volte che è una cosa che odio e che è una cosa sbagliata. Cercare di far espellere un giocatore è una vergogna. Se dovessi vincere una partita grazie a un comportamento scorretto dei miei giocatori, li criticherei aspramente».
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