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Lettera di Giampiero Mughini a Dagospia
Caro Dago, no, questa volta il mio prediletto dottor Giorgio Chiellini ha torto. Il gesto e le parole “you pay”, voi lo pagate, rivolto ai giocatori del Real Madrid che gioivano della decisione dell’arbitro di accordare un rigore negli ultimi 30 secondi di una partita combattutissima, era sbagliato, sbagliatissimo. Il rigore ci poteva stare, non era una soperchieria dell’arbitro designato da Collina. L’azione difensiva di Benatia era rischiosa, rischiosissima. Era al limite e forse lo superava. Forse.
Voglio dire che come il 60-70 per cento dei rigori ammetteva sia l’una che l’altra decisione dell’arbitro. Contrariamente a quel che pensano in molti, la decisione di accordare un rigore non può non essere una decisione filosofica, una decisione che deve tener conto di tutti i fattori in campo. Se la squadra che si avvantaggia del rigore stava attaccando a tutto spiano, se l’irregolarità di chi difende è molto grave e non soltanto grave, se c’è stata volontarietà o solo irruenza, se siamo a un punto apicale della sfida che merita dunque una decisione netta.
Nella partita tra il Barcellona e la Roma a Barcellona, l’arbitro non ha dato un rigore agli italiani perché reputava che fossimo all’inizio della partita e dunque che il risultato non andava condizionato da subito.
CHIELLINI MIMA IL GESTO DEI SOLDI
Ecco. Vediamo la situazione di Real-Juve al 93° del secondo tempo. La partita sta orientandosi verso la disputa dei supplementari. Sarebbero stati 30 minuti di calcio al cardiopalma, di calcio giocato fra due delle più grandi squadre europee. Il Real partiva favorito, e perché giocava in casa e perché è impressionante la forza e il volume del suo gioco d’attacco. A non dare il rigore, gli si toglieva poco e niente. Sarebbero rimasti 30 minuti dove Ronaldo, Kroos, Asensio, Marcelo, Isco avrebbero potuto far valere la loro classe, il loro diritto a passare alla semifinale di Champions.
E invece, col fischiare il rigore, alla Juventus si toglieva tutto. Con una decisione giusta a metà, con una decisione opinabile. E’ filosofia, la scienza che spiega il vivere. La Juve ha perso tutto dopo aver giocato per 92 minuti e mezzo una partita grandissima. E’ filosofia. Devi avere un “bidone di immondizia” al posto del cuore per decidere come l’arbitro ha deciso. Detto questo, evviva il calcio, evviva il Real Madrid, evviva la Juve.
MUGHINI COVERREAL MADRID JUVENTUSREAL MADRID JUVENTUSreal juve matuidireal juventusREAL MADRID JUVENTUS - IL PRESUNTO FALLO DI BENATIA SU LUCAS VASQUEZREAL MADRID JUVENTUS - IL PRESUNTO FALLO DI BENATIA SU LUCAS VASQUEZMUGHINImughini libro sempre una gran signora
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