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“RIVEDERMI È IMBARAZZANTE" – LORENZO MUSETTI PARLA DELLE BESTEMMIE IN CAMPO E SI ARRENDE ALLA SUA NATURA DA MALEDETTO TOSCANO ("DA NOI SI URLA") RIVELANDO DI AVER CHIUSO LA COLLABORAZIONE CON LO PSICOLOGO CHE LO SEGUIVA: “NON INSEGUO LA PERFEZIONE, NON SONO POLITICAMENTE CORRETTO, IL MIO CARATTERE È QUESTO” – IL TENNISTA DI CARRARA NON VUOLE ESSERE L'ENNESIMO PRODOTTO "DA CATENA DI MONTAGGIO", MA UN GIOCATORE CAPACE DI RIMANERE RICONOSCIBILE ANCHE NELLE IMPERFEZIONI: "CREDO DI PIACERE PROPRIO PERCHÉ SONO FUORI DAL CORO"

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Estratti da fanpage.it

 

Il 2025 di Lorenzo Musetti si è chiuso con la qualificazione e la prima vittoria alle ATP Finals, traguardo che conferma il suo salto definitivo nell'élite del tennis mondiale. Come Jannik Sinner, ha dovuto dare forfait per le finali di Coppa Davis con l'Italia (con gli azzurri di Volandri che hanno comunque trionfato a Bologna conquistando per la terza volta consecutiva l'ambitissima "insalatiera"),

lorenzo musetti

 

ma questa stagione resta certamente da incorniciare per il tennista classe 2002. Insieme ai risultati però è inevitabilmente tornato in auge anche un tema che lo accompagna da mesi: le bestemmie in campo, finite più volte al centro delle polemiche social e diventate ormai parte del racconto pubblico attorno al carrarino.

 

 

Nell'intervista concessa a "D" di Repubblica, il numero 8 del ranking non ha aggirato l'argomento. Anzi, lo ha affrontato con la sincerità che lo contraddistingue quando parla delle sue fragilità. "Le emozioni mi scassano, entro in una spirale negativa e mi flagello" ha spiegato, collegando le sue reazioni verbali alle difficoltà nel gestire quei momenti di picco che il tennis amplifica come pochi altri sport. Una vulnerabilità che, secondo Musetti, affonda nella sua natura: "Io sono toscano, da noi si urla…".

 

 

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Il tennista ammette di non essere orgoglioso di quelle derive, ma rifiuta l'idea di doversi trasformare in un atleta "politicamente corretto". "Non inseguo la perfezione, non sono politicamente corretto, il mio carattere è questo" ribadisce, pur sottolineando il tentativo di moderarsi. Per un periodo ha lavorato con uno psicoterapeuta proprio per affrontare la gestione emotiva, ma oggi la collaborazione è chiusa: "Per un po' mi sono fatto aiutare da uno psicoterapeuta, poi ho interrotto la collaborazione".

 

Il punto più delicato arriva quando parla di ciò che prova rivedendo quei comportamenti. "La situazione più imbarazzante? Rivedermi quando mi lascio andare a comportamenti che non mi appartengono", confessa. Ed è qui che Musetti chiede comprensione ai tifosi: sta lavorando per trovare continuità, per reggere meglio la pressione, per non cedere a quelle esplosioni che alimentano le critiche.

 

 

Al netto delle polemiche, il 23enne rivendica però la sua unicità. Non vuole essere l'ennesimo prodotto "da catena di montaggio", ma un giocatore capace di rimanere riconoscibile anche nelle imperfezioni: "Credo di piacere proprio perché sono fuori dal coro".

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