COME MAI ALLA DUCETTA È PARTITO L’EMBOLO CONTRO PRODI? PERCHÉ IL PROF HA MESSO IL DITONE NELLA…
La sconfitta allo Stadium contro la Juventus rimane indigesta a Leonardo. Il dirigente milanista si è presentato ai microfoni di Sky come un fiume in piena dopo la conduzione di gara di Fabbri: "Quello che ho detto all'arbitro non va riportato, la cosa importante è vedere bene ed essere sicuri, mi sembra un rigore abbastanza chiaro (il riferimento è al fallo di mano di Alex Sandro). Siamo molto dispiaciuti: chiediamo alla squadra prestazioni così, di grande coraggio, e ci siamo riusciti allo Stadium. Andare via con zero punti, vedendo tutti gli episodi della partita, dispiace. C'è da fare i complimenti veri ai ragazzi, quando giocano così non portare punti per errori arbitrali chiari e netti è un peccato. L'atteggiamento dell'arbitro è stato inadeguato, i suoi colloqui con i nostri ragazzi non sono stati all'altezza. L'ammonizione di Calhanoglu, ad esempio, è incomprensibile. Questo comportamento provoca delle reazioni da parte dei giocatori, è l'arbitro che deve calmare, non quello che aumenta il nervosismo. Non sono qua per giustificare la mia esistenza come dirigente, non voglio polemiche, ma sono situazioni che dispiacciono molto".
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GATTUSO E KEAN - Leonardo conferma la fiducia a Gattuso e svela un retroscena del mercato di gennaio: "Abbiamo parlato spesso io e Rino, il lavoro insieme è molto chiaro e netto, non ci sono cose da scoprire o da vedere. Avevamo la possibilità di non continuare con lui ma abbiamo scelto di andare avanti con lui, non abbiamo mai sentito altri allenatori, siamo sempre stati diretti e lui lo sa, non ci sono altre storie. A gennaio si può parlare tanto e prendere solo due giocatori, è vero che avevamo parlato con la Juventus per Kean".
PAROLA A RINO - Il tecnico rossonero, al di là del risultato, fa i complimenti ai suoi: "Oggi siamo stati bravi, abbiamo avuto coraggio nel fare questo tipo di prestazione. Bisogna lavorare tanto su questo pressing alto, abbiamo il dovere di fare qualcosa di nuovo perché ci hanno studiato, così come noi curiamo gli avversari. Noi eravamo usciti dalla pressione sul gol di Kean, è una situazione diversa rispetto alla rete segnata da Piatek. L'errore ci può sempre stare. Dopo il derby eravamo calati di mentalità, avevamo messo un po' da parte l'orgoglio e questa partita ci ha ridato qualcosa. Penso sia stata una delle migliori prestazioni da gennaio a oggi, l'abbiamo persa negli ultimi 18 minuti non per bravura della Juventus ma per errori nostri. Sabato con la Lazio ci giochiamo qualcosa di importante, vincendo contro di loro avremo la possibilità di qualificarci alla Champions".
ARBITRO E FUTURO - Gattuso scagiona l'arbitro: "Credo alla buona fede, altrimenti non avrebbe senso continuare a fare questo mestiere. I commenti su di me? Me ne sbatto di quello che può dire la gente, qui ho vinto tutto da giocatore. I tifosi sono rimasti a Gattuso passione e grinta. E va bene così, li rispetto. Non voglio il loro amore, voglio quello della mia famiglia, voglio essere giudicato per quello che faccio. La cosa più importante è non leggere. Non so chi parla bene o male e vado avanti".
REINA
"Esci un po' sempre sconfitto da questo stadio, ma a tutti i livelli". Pepe Reina parla così in mix zone dopo la gara con la Juventus, vinta dai bianconeri 2-1: "Difficilmente, quando ci sono da prendere decisioni al cinquanta per cento vieni premiato. Ho detto che il rigore di fallo di mano bisogna unificare i criteri, capire quali mani si danno e quali no, perché secondo me è un rigore netto. Poi se non te lo danno oggi, pazienza, non possiamo fare niente di più.
Per me e per tutti, anche per i giocatori della Juventus, è un rigore netto, perché occupa col braccio uno spazio che non dovrebbe occupare, questi si fischiano. Poi se lo chiamano al Var nove volte su dieci cambi decisione, oggi non è successo. C'è voglia di giocare la prossima partita, perché la prestazione di oggi è stata all'altezza, ed è quel che volevamo. Se giochiamo così si perderanno poche partite da qui alla fine. Però la realtà è che abbiamo fatto tre sconfitte in quattro partite, quindi sabato ci aspetta un'altra finale e bisogna vincere".
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