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NON SOLO BANKSY! “GOOGLE” LANCIA “STREET ART PROJECT”, SITO CHE RACCOGLIE MURALES E GRAFFITI DA TUTTO IL MONDO E RENDE IMMORTALI QUELLI CHE INTANTO SONO STATI CANCELLATI

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da www.businessinsider.com

 

totti e anna magnani alla garbatellatotti e anna magnani alla garbatella

Lo “Street Art Project” lanciato dal “Google Cultural Institute” intende raccogliere, grazie a “Street View”, le fotografie dei murales prima che scompaiano dalle strade. Sul sito gli utenti possono ammirare oltre 4000 opere e ascoltare le storie degli artisti, ma anche postare immagini proprie per entrare a far parte della “Google Street Art community“.

 

Ci sono scatti a graffiti andati perduti. Ad esempio, un tempo “5Pointz” era la Mecca della creatività a Long Island City, ma nel 2013 i proprietari della fabbrica cancellarono tutto.

 

Tuttora è attivo il “Palais de Tokyo” a Parigi, uno dei più grandi spazi europei dedicati all’arte contemporanea. In Colombia, dal 2009, c’è il “Bogotá Street Art”, collettivo dove spiccano Lesivo, Dj Lu, Toxicómano e Guache, che usano la città come una tela.

palais de tokio a parigipalais de tokio a parigi

 

Il paradiso degli street artists argentini è invece l’area di Villa Urquiza, bombardata all’epoca della dittatura e rimasta a lungo abbandonata. Londra è altrettanto graffitara. Quest’anno la “Howard Griffin Gallery” ha ospitato una installazione surrealista intitolata “Il bestiario” di Phlegm, e il gruppo di guerrilla urbana “Street Museum of Art” ha lanciato la mostra itinerante “Beyond Banksy: not Another Gift Shop” ovvero un giro nell’area di Shoreditch, ricchissima di opere. Per dire: qui non c’è solo Banksy.

 

martin ron, buenos airesmartin ron, buenos aires

E ancora ad Atlanta Sten + Lex hanno dedicato il murale a Martin Luther King, in Messico Akut ha dipinto "El Paisa". E’ tutto rintracciabile sul sito, diviso per collezioni, artisti, opere, luoghi. Campeggiano anche il murale di Anna Magnani e quello di Totti nel quartiere Garbatella.