clemente russo patrizio oliva

TE LO DO IO TATANKA! - VOLANO I CAZZOTTI TRA I PUGILI OLIVA E RUSSO. LO STORICO BOXEUR (CHE ORA COMMENTA PER LA RAI) AVEVA DETTO CHE RUSSO E LA SUA CATEGORIA ERANO ''SCARSI, PIGLIANO CAZZOTTI E FANNO I PROFESSORI'' - LA RISPOSTA? ''OLIVA È UNO STUPIDO'', E LA CONTROREPLICA: ''È UN PERDENTE NELLA VITA''

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1. RIO 2016, CLEMENTE RUSSO ALL’EX PUGILE (E COMMENTATORE) OLIVA: “E’ UNO STUPIDO”. REPLICA: “LUI È UN PERDENTE NELLA VITA”

Da www.ilfattoquotidiano.it

 

CLEMENTE RUSSO 1CLEMENTE RUSSO 1

Ai Giochi Olimpici di Rio 2016 è in corso un incontro fuori dal ring: ai due angoli ci sono l’ex pugile Patrizio Oliva, nel ruolo di commentatore tecnico della boxe per la Rai, e il pugile Clemente Russo, eliminato ai quarti di finale.

 

La polemica è iniziata dopo la sconfitta ai punti (molto discussa) di Tatanka, contro il russo Tishchenko, medaglia d’oro agli ultimi mondiali. Il pugile azzurro non ha gradito la telecronaca di Oliva ai microfoni Rai e gli ha dato dello “stupido”.

Clemente Russo Italia boxe Clemente Russo Italia boxe

 

 La risposta dell’ex pugile non si è fatta attendere: “Non posso fare il tifoso, e se qualcuno vuole sempre sentirsi dire che è bello e bravo, io non posso farci niente – ha commentato l’oro Olimpico di Mosca ’80, che ha poi aggiunto – Russo stia tranquillo, non sarò così piccino da denunciarlo perché mi ha dato dello stupido. Ma dico che oggi lui non è stato sconfitto ma ha dimostrato di essere un perdente nella vita“.

 

Lo scambio di colpi, non fisici ma verbali, è avvenuto sul ring dei social e dei giornali. Il verdetto dell’incontro aveva fatto infuriare anche il tecnico azzurro Francesco Damiani, che l’aveva definito “un furto” e sostenendo che i giudici “devono andarsene a casa”.

 

 

Clemente Russo Boxing Italy Clemente Russo Boxing Italy

2. OLIVA: "PRENDONO CAZZOTTI E SI CREDONO PROFESSORI..." - "RUSSO DA MEDAGLIA? SÌ, NELLA CATEGORIA PIÙ SCARSA"

Marco Lombardo per www.ilgiornale.it

 

Patrizio Oliva è uno che ha dato tanti pugni in vita sua e non ha ancora finito, soprattutto se gli metti davanti i numeri della spedizione azzurra a Rio.

 

Qualcuno ha detto: ricambio generazionale. Ma in realtà: dov'è finita la nobile arte italiana? Frantumata come lo zigomo di Vincenzo Mangiacapre, volato via con una borsa di ghiaccio sulla guancia dopo l'inutile vittoria contro il messicano Romero. Oppure negli occhi fieri di Carmine Tommasone, il pro visto come un intruso dai compagni, che ieri ha perso col cubano Alvarez. Siamo ko insomma, anche se resta ancora Clemente Russo, oggi sul ring contro il russo Tishchenko. Ma Oliva - oro di Mosca 1980 e mondiale nei Superwelter - continua a colpire dai microfoni Rai. E senza nascondersi dietro i guantoni.

 

Innanzitutto, Patrizio: hanno cambiato la boxe

patrizio olivapatrizio oliva

 

"Assurdo: qui a Rio hanno messo insieme due sport diversi, quello dilettanti e quello dei pro. Praticamente un ibrido senza senso".

 

Dunque non ne valeva la pena.

 

"A Rio sono venuti solo tre professionisti. E allora: a cosa è servito? A dimostrare che tre o quattro dilettanti di livello possono essere battuti soltanto dai pro? E se ci fosse stato uno come Klitschko, il nostro Vianello che ha 20 anni come sarebbe finito? Per dimostrare che Klitschko può battere Savon se ne mandano al massacro altri venti? Ma dai".

 

Hanno tolto pure il caschetto...

 

patrizio oliva 2patrizio oliva 2

"Però io su questo sono d'accordo. Volevano evitare che la gente vedesse meno violenza in tv, ma il pugilato è uno sport cruento: i match di Tyson facevano audience perché tutti aspettavano il ko. Cancellare il ko è come togliere il rischio alla F1. E poi il caschetto ha prodotto danni".

 

In che senso?

 

Nino Benvenuti Roberto Cammarelle e Patrizio Oliva Nino Benvenuti Roberto Cammarelle e Patrizio Oliva

"Non voglio fare lo sbruffone, ma io sono diventato un fenomeno della mia epoca senza. Si imparava a difendersi, mentre ora, così tutti coperti... E meno male che sono tornati anche i cartellini: le macchinette segnapunti dovevano evitare scandali e invece hanno prodotto altra malafede. E distrutto l'arte di questo sport".

 

Resta un fatto: il pugilato non fa più audience.

 

cecilia rodriguez con patrizio oliva che vuole abbracciarlacecilia rodriguez con patrizio oliva che vuole abbracciarla

"Da noi, dove mancano i personaggi. Se Russo, Cammarelle, Valentino fossero diventati pro sarebbe cambiato tutto. Scelta condivisibile la loro, si sono garantiti stipendio e pensione. Però...".

 

Però Oliva non l'avrebbe mai fatto.

 

"Per restare dilettante mi avevano fatto ponti d'oro, ma io volevo completarmi, sfidare i migliori. Puoi vincere anche tre Olimpiadi, ma non sarai mai un boxeur fatto e finito. E chi lo dice che Stevenson poteva battere Alì? Nessuno. Così come Russo, Cammarelle o Valentino non potranno mai dire di essere stati come Oliva".

 

Non ci sono più i pugili di una volta

 

"Non c'è più la tecnica. Ma io dico: l'hai vista la squadra italiana? Tutti che combattono con le mani sulle palle, nessuno che sa più come ci si difende. Ma chi si credono di essere? Presuntuosi: prendono i cazzotti in bocca e fanno i professori".

 

Ci resta però Russo.

 

Patrizio Oliva Patrizio Oliva

"Clemente ha un avversario che ha solo i titoli: campione d'Europa, campione del mondo ma è il fantasma di un campione. Se Tishenko è quello che ho visto qui a Rio, la boxe possiamo seppellirla. Un principiante".

 

Resta la speranza di medaglia

 

"Sì, certo: Russo davanti non ha nessuno. Ma io ti dico anche che la categoria più scadente qui alle Olimpiadi è proprio la sua, quella dei massimi. Russo compreso, purtroppo...".