DAGOREPORT - ED ORA, CHE È STATO “ASSOLTO PERCHÉ IL FATTO NON SUSSISTE”, CHE SUCCEDE? SALVINI…
Aldo Cangemi per gazzetta.it
L'Argentina prosegue. Non esce. Clamoroso. Sulla carta sarebbe una non notizia, ma dopo aver visto le tre partite della Seleccion nel girone, sembra quasi un miracolo. Una Nazionale confusa e priva di talento in troppe zone del campo, con amnesie personali e di reparto difficili da spiegare. Però è una Nazionale che non muore mai (come successo al girone eliminatorio sudamericano) e così se all'86' Messi e compagni si trovano fuori dal Mondiale, un minuto (e un gol) dopo rieccoli agli ottavi, pronti a dire la loro. Ma per battere la Francia ci vorrà ben altro... La Nigeria invece ha vissuto un sogno per quasi 40 minuti, poi il brusco risveglio e il ritorno a casa. Peccato, questo Mondiale resta ancora senza una vera favola.
Sampaoli rivoluziona la Seleccion: accanto a Messi c'è Higuain. Torna Di Maria e al centro tocca a Banega. Più piedi buoni in campo, e si vede da subito. Leo è un altro rispetto a quello ammirato (si fa per dire...) contro Islanda e soprattutto Croazia: scambi veloci, percussioni e dribbling come nelle serate in cui è in vena. Il gol, di destro, arriva al 14' ed è una logica conseguenza della supremazia sugli africani, in difficoltà nonostante un paio di regali di Mascherano a metà campo. Illuminante l'assist di Banega, perfetti sia l'aggancio che la conclusione col piede "debole" della Pulce che finalmente prova a prendersi il Mondiale dopo aver lasciato due turni di vantaggio a Ronaldo. Passano pochi minuti e Uzoho vola a deviare sul palo una gran punizione a giro della stella del Barça. Sarebbe stato il 2-0 che avrebbe mandato a monte il sogno-ottavi della Nigeria che però dalle parti di Armani (titolare al posto di Caballero, bocciato) non si fa praticamente mai viva nei primi 45'.
Nella ripresa però tornano improvvisi tutti i mali di quest'Argentina poco compatta, poco coesa. Mascherano abbatte inutilmente Balogun in area, Moses spiazza Armani dal dischetto e per Sampaoli è tutto da rifare (mentre Maradona si sbraccia spazientito sugli spalti). Albiceleste a tre punte con Pavon (per Perez), ma ormai nel panico: Di Maria scompare, Higuain non tocca palla, anche Messi si defila. Non è che la Nigeria splenda, giusto quel che basta per tenere lontani la Pulce e il Pipita dalle parti di Uzoho. La Var richiama Cakir per un tocco di braccio in area di Rojo, ma il turco non cambia idea: decisione corretta. Dentro anche Aguero negli ultimi 10 minuti di fuoco che si aprono con un tiro altissimo di Higuain (deludente, assai deludente, lo juventino), Rohr fa indietreggiare i suoi a difesa di Uzoho. La strategia nigeriana funziona fino a 3' dalla fine quando Rojo, in un'improbabile versione attaccante, trova il destro vincente che manda la Seleccion agli ottavi contro la Francia, sabato 30 a Kazan alle 16. Per la Nigeria un mesto ritorno a casa.
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