
FLASH! - INVIATI DEI MEDIA DI TUTTO IL MONDO (OGGI ANCHE I CINESI) SONO A ROMA PER SEGUIRE LA…
Massimo Calandri per la Repubblica
TUTTI avevano scommesso su Viñales e hanno fatto bene, ma che paura: per quasi l' intera gara Maverick è rimasto dietro, nascosto, e anche sull' ultimo rettilineo ha temuto di sentire nelle orecchie il rombo del motore Desmosedici.
«Ogni volta che la Ducati mi superava, temevo di perdere il controllo» confessa quasi spaventato lo spagnolo della Yamaha. Dovizioso ascolta e se la ride. Il forlivese ci ha provato fino all' ultimo, e questo secondo posto della Rossa (è la terza volta consecutiva per Andrea in Qatar) ha quasi il gusto di una vittoria: «Perché la moto va veramente forte. Però la gomma morbida non poteva reggere tutti quei giri. Nel finale di gara era impossibile resistergli. Ma nelle prossime gare andrà meglio ».
Nessuno aveva scommesso su Valentino, nemmeno lui.
«Neanche un centesimo mi sarei giocato» giura il Doc. Invece Rossi a 38 anni è salito ancora una volta sul podio: è successo 222 volte, in ventidue stagioni mondiali. Un "animale da gara", che gli è bastato il semaforo verde acceso per risolvere le inquietudini accumulate durante l' inverno. Il pesarese punta ancora al titolo, questo esordio di campionato lo conferma.
Scommettete su di lui. E su Viñales ma pure su Dovizioso, che hanno dimostrato di avere talento e moto. Marquez? La Honda del campione in carica non è forse all' altezza del suo talento, ma non fidatevi: è un demonio. Lorenzo (11°) per il momento è rimandato: ha bisogno di tempo per imparare a domare la Belva di Borgo Panigale.
Dopo il diluvio di sabato, che aveva fatto saltare le qualifiche, domenica sera non è caduta una goccia fino a quando Franco Morbidelli, ventiquattrenne romano, ha tagliato per primo il traguardo della Moto 2. Il breve temporale ha finito per allagare nuovamente la parte finale del percorso, che non ha drenaggio: superato l' incubo di un rinvio a lunedì, la MotoGp è partita con quasi un' ora di ritardo. «L' asfalto era viscido, ho preferito essere prudente e venire fuori nella seconda parte» spiega Viñales.
All' inizio si è scatenato Andrea Iannone, che quest' anno è in sella alla Suzuki ma dopo alcuni giri entusiasmanti è finito come al solito: a gambe all' aria.
«Basta, ho sbagliato: questa è l' ultima volta, lo giuro». Caduto il sorprendente francese Zarco, Dovizioso si è trovato la strada libera. Alle sue spalle Marquez ha dovuto prima subire il ritorno di Viñales e poi quello di un immortale Valentino che, partito dalla quarta fila, si è inghiottito un avversario dopo l' altro.
«Nella prima parte neppure io ho spinto, volevo risparmiare le gomme» ha spiegato il Dovi.
«Poi ho dato tutto, è mancato poco». Spettacolare il duello tra la sua Ducati e la Yamaha di Maverick, con la Rossa che scappava via sul rettilineo e lo spagnolo che recuperava nei tornanti.
Con la Ducati sorride anche l' Aprilia, che con Aleix Espargaro ha centrato un incoraggiante sesto posto.
L’ELISIR DI ROSSI
M.Cal. per la Repubblica
Eravate preoccupati perché in inverno andavo piano? La verità è che non ho voluto stancarmi: sono vecchio, il campionato è lungo e devo di risparmiare le energie».
Valentino Rossi mica se la può cavare con una battuta.
«Abbiamo sofferto tanto, non riuscivamo a capirci nulla. Poi, giovedì qualcosa è cambiato: abbiamo studiato un nuovo assetto (per diminuire il carico sulla ruota anteriore, ndr) ed è stato subito chiaro che l' idea era buona. Andavo piano lo stesso, ma capivo che stavamo facendo progressi».
Però anche il warm up, qualche ora prima della gara, sembrava un calvario.
«Abbiamo provato 4 o 5 setting diversi: pazzesco, vero? La temperatura era un po' troppo alta, non eravamo convinti. Poi è arrivato il momento di correre».
E in gara Valentino è sempre il più forte di tutti.
«Mi sono divertito un casino, anche se la pista era una trappola. Ma è stato bello superare tanti piloti. Anche Marquez. Cominciare con un podio è il modo migliore per iniziare la stagione».
Immortale Dottore.
«Devo ringraziare Uccio, Silvano (Galbusera), Matteo (Flamigni), tutta la squadra e la Yamaha: perché davvero ci sono state giornate buie, ma loro mi sono sempre stati vicino».
Vinales però: va proprio forte.
«Non me l' aspettavo così forte. Ma sapete che le sfide mi piacciono. Mi fanno restare giovane».
FLASH! - INVIATI DEI MEDIA DI TUTTO IL MONDO (OGGI ANCHE I CINESI) SONO A ROMA PER SEGUIRE LA…
A LUME DI CANDELA - “QUESTO PROGRAMMA NON È UN ALBERGO”: AI PIANI ALTI DI MEDIASET SI RUMOREGGIA…
DAGOREPORT - LA DUCETTA SUI TRUMP-OLI! OGGI ARRIVA IN ITALIA IL MITICO PAOLO ZAMPOLLI, L’INVIATO…
DAGOREPORT – GIORGIA MELONI, FORSE PER LA PRIMA VOLTA DA QUANDO È A PALAZZO CHIGI, È FINITA IN UN…
DAGOREPORT - L’INTERVISTA RILASCIATA DA MARINA BERLUSCONI AL “FOGLIO” HA MANDATO IN TILT FORZA…
LE INSOSTENIBILI DICHIARAZIONI FILO-TRUMP DI CONTE HANNO MANDATO IN TILT SCHLEIN - TRA I DUE…