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DAGOREPORT - DA IERI SERA, CON LA VITTORIA IN GERMANIA DELL’ANTI-TRUMPIANO MERZ E IL CONTENIMENTO…
Vittorio Zucconi per “la Repubblica”
Avvolto nel calore di un rimpianto che i primi due mesi fallimentari di Donald Trump hanno riscaldato, Barack Obama prepara il ritorno sulla scena pubblica dopo una lunga, languida e tiepida vacanza nei mari del Sud, a piedi nudi sulla sabbia.
Ha taciuto per più di 60 giorni, l'ex presidente che durante il mandato milioni hanno odiato e che la maggioranza degli americani ha improvvisamente scoperto di amare nel momento in cui ha capito di averlo perso, dicono i sondaggi. Non ha reagito quando il successore, in preda alla solita crisi di nervi nelle sue albe allucinate, lo ha accusato via tweet senza prove di averlo fatto intercettare dai servizi di controspionaggio - un reato gravissimo - e lo ha chiamato "sick guy", un malato.
Ha assistito un po' nervoso al tentativo disastrosamente fallito di demolire l' eredità politica di cui è più orgoglioso, la riforma della Sanità, sollevato dal goffo naufragio della Controriforma affondata prima ancora di salpare. E ora, dalla casa sontuosa che divide a Washington con Michelle, con la suocera Marian Robinson e con la figlia liceale Sasha, senza stare troppo stretti con otto stanze da letto e otto bagni, poi dall'ufficio affittato nella sede molto politicamente corretta del WWF nella capitale a pochi minuti da suo vecchio ufficio di presidente, lavora, ricchissimo e rilassatissimo, al suo primo discorso pubblico in maggio, per il centenario della nascita di John Fitzgerald Kennedy, nel 1917.
IL DISCORSO DI ADDIO DI MICHELLE OBAMA
Obama e Michelle, quella che ha twittato la foto dei piedoni scalzi suoi e del marito intrecciati nella sabbia rosa dell'isola di Richard Branson, patron della Virgin, non hanno fatto nulla per scaldare la fiammella della nostalgia, lasciando fare tutto a Trump e alla sua per ora spettrale First Lady Melania e coltivando la curiosità con il concime dell' assenza.
Nelle settimane di "decompressione" dopo otto anni di immersione nell' acquario della Casa Bianca, sono stati insieme in vacanza alle Hawaii, per far contento lui e lasciarlo giocare a golf, poi a lungo nel resort di lusso per far contenta lei. Hanno permesso che i cronisti e i paparazzi li "sorprendessero", opportunamente avvertiti, mentre Michelle parlava agli studenti delle scuole pubbliche di Washington o faceva esercizio fisico nel club che frequenta, mentre Barack usciva da una colazione con Bono degli U2 a Manhattan accolto da una folla osannante per strada.
L'ex presidente si è concesso una serata a teatro, con la figlia, per la rappresentazione di una piece di Arthur Miller, "The Price", entrando al buio e uscendo prima della fine, senza sapere che davanti a lui sedeva un cronista del New York Times, che aveva prontamente twittato la notizia e quindi raccolto gruppi di fan all'uscita.
La strategia del non-essere, come contrappunto alla retorica dell' essere troppo utilizzata da Trump - con il quale Obama non ha più parlato dopo la educata conversazione il giorno del passaggio di poteri - sta funzionando.
La scelta del "casual", dell' informalità - nelle fotografie appare in blue jeans, giubbotti di pelle, camicie sportive, sneakers - vuole creare l' immagine di ex presidente molto "pop", anche se nella realtà rimane quel costituzionalista secchione della politica che lo farà dedicare all' arcana, quanto cruciale, definizione dei "distretti elettorali", oggi ridicolmente e poco democraticamente ritagliati per garantire la vittoria di chi se li disegna su misura.
michelle obama for president 3
Per il cocktail party di inaugurazione del loro ufficio, pagato dal governo insieme con il vitalizio di 204mila dollari annui, Michelle e Obama hanno scelto il massimo della informalità, servendo bottiglie di vino di marche diverse, come se fossero state portate dagli invitati, modesti canapè da festicciola di liceali e vassoi di cubetti di formaggi che gli ospiti, stagisti come ex ministri, portaborse o ex vice presidenti come Joseph Biden sgomitavano nei corridoi per raggiungere e infilzare con gli stuzzicadenti, ha raccontato il Washington Post.
Non che i padroni di casa non avrebbero potuto permettersi un'ospitalità più sontuosa, avendo lui incassato 65 milioni di dollari secondo il Financial Times, in anticipi sulle sue memorie e lei un altro sostanzioso gruzzolo per un libro su temi a sua scelta, ancora imprecisati.
Naturalmente, nessuno ignora che anche questo ex presidente a piedi scalzi e questa ex First Lady in leggings che suda sulla cyclette sanno esattamente che tutti i loro atteggiamenti e comportamenti sono politici e hanno l' obiettivo di continuare in altra forma quella battaglia di immagine e di sostanza che dovrebbe permettere ai Democratici di riprendersi dalla mazzata elettorale del novembre scorso con Hillary Clinton.
Un politico, come si diceva dei sacerdoti di altre religioni, è un politico per sempre. Lo sanno i Repubblicani più paranoici, che stanno accusando gli Obama di guidare un "Deep State" , di formare un governo ombra che lavora per demolire la presidenza Trump. E che, con grave dispetto e irritazione dell' ombroso, inquieto Donald, sembrano anche divertirsi molto a tramare.
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