DOMANDE SPARSE SUL CASO ALMASRI – CON QUALE AUTORIZZAZIONE IL TORTURATORE LIBICO VIAGGIAVA…
Daniele Sparisci per il “Corriere della Sera” - Estratti
In F1 il titolo di campione d’inverno non vale niente. La Ferrari per anni ha dominato il campionato delle chiacchere e delle speculazioni ma poi falliva l’esame della pista. Stavolta si cambia, a cominciare dal battesimo della nuova monoposto, fra meno di un mese (13 febbraio). Sarà un evento «asciutto», più essenziale rispetto ai lanci fastosi del recente passato, più simile alle presentazioni dei team inglesi che alla forma preferiscono la sostanza.
La macchina dovrebbe muovere i primi metri sulla pista di Fiorano effettuando qualche giro di shakedown , riscaldamento, utile a piloti e ingegneri per ottenere le primissime indicazioni. Quanto al nome è plausibile pensare alla sigla SF-24, logica evoluzione dell’albero genealogico.
Vedremo.
Di sicuro la Rossa che correrà il primo Gp in Bahrein il 2 marzo (sarà preceduto dai test sulla stessa pista, 21-23 febbraio) non è un aggiornamento del progetto 2023 dal quale erediterà soltanto il 5% dei componenti. Parte da una base inedita e soprattutto da una filosofia tecnica differente.
Più che una rivoluzione è un nuovo inizio, perché questa è la prima Ferrari interamente concepita sotto la gestione di Fred Vasseur, che nel gennaio scorso si era insediato nel grande ufficio di Maranello dotato di giardinetto trovando tutto già impostato dal suo predecessore (Mattia Binotto). Il francese, all’esordio, si era scottato — e con lui l’ad Benedetto Vigna — lasciandosi trasportare dall’entusiasmo.
Ha dovuto imparare a usare il freno e tanto. La strategia del basso profilo è condivisa con i vertici aziendali che ripongono fiducia nel suo piano di rilancio. Vasseur dovrà ripagarli mostrando una Rossa competitiva in ogni circostanza, capace di dar fastidio alla Red Bull nel ruolo di prima delle inseguitrici. Tensione e voglia di stupire accompagnano la marcia verso l’esordio. Dentro c’è soddisfazione riguardo alle prestazioni trovate.
Leclerc e Sainz nelle prove al simulatore hanno promosso la monoposto giudicandola più prevedibile, più regolare, un salto in avanti. Forse persino superiore a quanto atteso, e anche per questo ci sarebbe la volontà di coprirsi.
Ma siamo alle solite: il problema è quanto cresceranno gli altri. La Red Bull, che nel 2023 aveva fermato gli sviluppi molto presto, sempre favorita, la McLaren dell’ex ferrarista Andrea Stella accreditata di un grande potenziale. La Mercedes che non può sbagliare la macchina per il terzo anno di fila. La Ferrari, in silenzio, deve pure sciogliere diversi nodi. Fra questi, il rinnovo dei piloti: sarebbe importante annunciare i prolungamenti di Leclerc e Sainz (entrambi in scadenza a fine anno) prima del 13 febbraio per non avere distrazioni.
Leclerc Frederic Vasseur FREDERIC VASSEURFrederic Vasseur
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