DAGOREPORT – TOH! S’È APPANNATA L’EMINENZA AZZURRINA - IL VENTO DEL POTERE E' CAMBIATO PER GIANNI…
1 - URBANO CAIRO E IL "METODO PYONGYANG": JURIC LO ATTACCA? E LUI FA SPARIRE TUTTO DAI SUOI GIORNALI
"La mia società ha preso la strada dell’austerity. È legittimo, perché il club ha perso molti soldi negli ultimi anni: io e il mio staff non ne eravamo a conoscenza. Ma sarà una sfida ancora più stimolante".
Scrive così il Corriere della Sera dell'editore Urbano Cairo riportando le parole di Ivan Juric, tecnico del Torino società presieduta sempre da Urbano Cairo.
La Gazzetta dello Sport, editore Urbano Cairo, sulla sfida Fiorentina-Torino, in programma stasera sabato 28 agosto, fa un titolo ottimista: "C’è austerity, ma sarà una grande sfida".
Ma a rileggere le intere dichiarazioni dell'allenatore granata, riportate per esempio da Repubblica, si coglie un animo leggermente diverse nelle parole del tecnico che attacca duramente la società di Cairo.
"Torino e Fiorentina sono su due strade completamente diverse, loro hanno tanti soldi, comprano e tengono i migliori, da noi invece regna l’austerity, si tagliano i costi ad ogni modo, a prescindere dalla forza della squadra che comunque è arrivata negli ultimi due anni a salvarsi alla fine.
Tutto ciò è legittimo visto che il Toro ha perso molti soldi a causa di investimenti sbagliati, risultati e mancati introiti per il Covid. Il problema è che nessuno me l’ha mai detto, accetto la situazione ma sono rimasto sorpreso per il modo di fare. È la sfida più stimolante ma anche più allucinante della mia carriera", declama Juric.
Un attacco ad alzo zero nei confronti del suo datore di lavoro che sui giornali di proprietà dello stesso viene si riportato, ma in maniera del tutto edulcorata senza cogliere la frattura ampia che si è creata tra il settore tecnico e quello dirigenziale. Tanto che Il Napolista parla di "metodo Pyongyang". Una questione che che potrebbe esplodere ancora di più se stasera il Torino dovesse andare ko.
2 - ATTACCO FRONTALE
Francesco Manassero per “La Stampa”
Un po' di elettricità non guasta, ma quella che arriva da Ivan Juric è un scossa che rischia di generare un cortocircuito. Il patron Urbano Cairo ha ingaggiato il croato apposta per risvegliare il Toro, blindandolo per tre stagioni affinché andasse a fondo del problema e riportasse i granata su piani più consoni.
Ma mai avrebbe immaginato che dopo una giornata di campionato fosse lui - e il ds Vagnati - il destinatario dei messaggi del nuovo allenatore. Il quale scaglia bordate senza filtro alla proprietà, trasformando la vigilia della sfida di questa sera al Franchi in un ring senza possibilità di risposta immediata. Ma oggi è un altro giorno, si attende la replica di una società rimasta spiazzata dall'affondo.
gallo belotti foto mezzelani gmt17
«Torino e Fiorentina sono su due strade completamente diverse - la scintilla che ha innescato Juric -, loro hanno tanti soldi, comprano e tengono i migliori, da noi invece regna l'austerity, si tagliano i costi ad ogni modo, a prescindere dalla forza della squadra che comunque è arrivata negli ultimi due anni a salvarsi alla fine».
Ma è solo l'antipasto, prima della portata principale: piccantissima. «Tutto ciò è legittimo - continua - visto che il Toro ha perso molti soldi a causa di investimenti sbagliati, risultati e mancati introiti per il Covid. Il problema è che nessuno me l'ha mai detto, accetto la situazione ma sono rimasto sorpreso per il modo di fare».
Juric elenca anche gli ingredienti che gli hanno messo a disposizione. «Devo provare a fare meglio degli ultimi campionati con un gruppo che ha perso elementi importanti - l'allarme - cercando di far rendere giocatori reduci da annate negative e con una campagna acquisti fatta solo di prestiti. Pobega? Serviva uno con tali caratteristiche, ma siamo scesi a compromessi: non è bello lavorare per altre società. ll Toro è diventata la sfida più stimolante, ma anche la più allucinante della mia carriera».
Juric si aggrappa a un gruppo con cui è scattato subito il feeling, in attesa che gli ultimi giorni di trattative possano tranquillizzarlo.
Adesso è tutt' altro, anche per colpa di una squadra che i pezzi migliori continua a ritrovarseli in infermeria. Bremer è di nuovo indisponibile perché in uno scontro di gioco si è girato la solita caviglia destra che l'ha tormentato per tutta l'estate e forse anche per questo si registra un'accelerata per Kabak, difensore centrale dello Schalke 04.
Ma destano preoccupazione anche le condizioni di Pjaca, che negli ultimi due giorni si sarebbe allenato male e poco a causa di un problema al ginocchio che lo tiene in forte dubbio. Pobega, ieri diventato ufficiale, può essere già utile. «L'assenza di Bremer è un grosso problema perché è l'unico centrale che ho, mi devo arrangiare - ancora Juric -, gli ostacoli sono tanti, ma mi dà molta forza l'atteggiamento della squadra, la disponibilità è totale, contro l'Atalanta ha disputato una grandissima partita».
E Belotti ha confermato di essere imprescindibile. «Si era allenato con una caviglia dolorante: il suo atteggiamento è impressionante - continua a scoprirlo Juric -. Non se ne sarebbe andato neanche se il Toro si fosse messo d'accordo per cederlo. Mi ha dato la parola, è il nostro capitano: resta al cento per cento».
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