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Carlo Laudisa per La Gazzetta dello Sport
Mino Raiola versus Max Mirabelli: non è una novità, ma stavolta la discesa in campo dell' agente di Donnarumma impone una svolta sostanziale nella grande diatriba rossonera. Il comunicato diffuso ieri intorno alle 21 (anticipato da gazzetta.it) ci propone un Raiola inedito, puntiglioso nel mettere in luce le mancanze del d.s. rivale, ma anche propositivo nell' evitare che il proprio assistito subisca ulteriori danni in questa querelle. Indirettamente ciò conferma l' asse con l' a.d. del Milan Marco Fassone, nel cercare una via d' uscita razionale. Possibilmente senza vincitori né vinti.
Replica All' accusa di essere uno showman, Raiola risponde subito a tono nella sua nota: «Prendo atto di quello che dice Mirabelli su di me e contro di me, dopotutto siamo in un Paese democratico e può dire quello che pensa. Mirabelli ha un problema personale contro di me e usa Gigio Donnarumma per attaccarmi. Ma io non ne farò un circo mediatico e, ancor di più, non voglio che questo venga fatto sulla pelle di Gigio. Risponderò a Mirabelli nei luoghi appropriati e al momento giusto. Gigio non c' entra niente e non ha fatto niente di male e quindi non è giusto strumentalizzarlo per fare guerra a me. Anche perché è evidente a tutti che il problema del Milan non è Gigio, né tanto meno Antonio».
PROTESTA Lo striscione degli ultras che definiscono Donnarumma senior un «parassita» non gli è piaciuta: «Stranamente poi né Mirabelli, né la società hanno commentato lo striscione che è apparso ieri allo stadio. Noi non abbiamo mai imposto al Milan di prendere Antonio. È stata una scelta tecnica di Mirabelli che ora dovrebbe quanto meno difendere». Poi, fa un passo indietro: «Vi voglio ricordare che questa estate c' erano offerte economiche e professionali per Gigio che nessun calciatore avrebbe mai rifiutato. Ma Gigio e la sua famiglia hanno fatto una scelta con il cuore. E io ho rispettato tale scelta. Il mio interesse oggi è solo che Gigio venga lasciato tranquillo e solo così potrà fare il suo meglio. Questa dovrebbe essere anche la priorità del d.s.
del Milan. E se non è così, dovrebbe essere la priorità della proprietà del Milan o di chi la rappresenta». Quindi un' altra stoccata al rivale: «A Mirabelli oggi fanno comodo queste polemiche perché tolgono l' attenzione dal vero problema del Milan: il suo progetto tecnico.
Io non ho nulla contro il Milan, anzi ci tengo al Milan e vorrei avesse successo. Vi ricordo che ho 4 giocatori in prima squadra e ho interesse che i miei assistiti raggiungano risultati importanti». Addirittura si sbilancia: «Ma non è solo questo, penso anche che per il calcio italiano sia importante che il Milan torni ad essere protagonista in Italia e a livello internazionale. Ora è arrivato Gattuso che è una persona per la quale ho molta simpatia e rispetto e a cui auguro tutto il bene possibile. Ho letto tante cose false e assurde che non ha neppure senso commentare o smentire. Delle questioni dei contratti dei miei assistiti non ho mai parlato in pubblico e non lo farò ora.
Ho stabilito da tempo una linea aperta di colloquio cortese e professionale con il dott. Fassone che ho incontrato anche di recente. Se ci fossero dei problemi e se fosse necessario mi troverò con il dott. Fassone e cercheremo delle soluzioni. Ma questo non solo per Gigio o Antonio, anche per qualsiasi altro mio giocatore».
Prospettive È evidente come le parole di Raiola diano forza all' asse nato nelle ultime settimane per andare oltre la questione della causa. In questi giorni si è parlato molto delle possibilità di successo di un' eventuale richiesta di risoluzione da parte di Donnarumma. In realtà la trattativa partita ad ottobre (con la mediazione dell' avvocato Cantamessa) ha permesso di individuare i termini per una ricomposizione del caso. La vendita di Donnarumma può portare al Milan più di 40 milioni di euro?
Il club rossonero ne vorrebbe 70, ma è chiaro che bisognerà fare i conti con il mercato. Che sia il Real o il Psg, sarà difficile (se non impossibile) avviare una trattativa già a gennaio. Più probabile che tutto slitti all' estate. È un motivo in più per comprendere come questa partita veda protagoniste le diplomazie piuttosto che gli eserciti legali. Le sparate di Mirabelli non fanno comodo a Fassone.
E le bordate di Raiola (chi lo sa) potrebbero allargare un solco sinora nascosto.
RAIOLA DONNARUMMA MEMEDONNARUMMARAIOLA DONNARUMMA MEME
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