autoritratti mostra lione

IL FASCINO DISCRETO DEL NARCISISMO! DA REMBRANDT AL SELFIE: GLI AUTORITRATTI PROTAGONISTI AL MUSEO DELLE BELLE ARTI DI LIONE - TRA I VIVENTI SPICCANO GLI AUTOSCATTI DEL CINESE AI WEIWEI, CHE HA FATTO DEL SELFIE UNO DEGLI STRUMENTI DEL SUO ATTIVISMO

Vai all'articolo precedente Vai all'articolo precedente
guarda la fotogallery

Angelica Ratti per “www.italiaoggi.it”

 

AUTORITRATTI DA REMBRANDT AL SELFIEAUTORITRATTI DA REMBRANDT AL SELFIE

Il museo delle belle arti di Lione ha messo in scena una mostra che sottolinea il piacere sottile del narcisismo, quello dell' autoritratto, oggi esaltato dal selfie.

 

E si intitola proprio Autoritratti, da Rembrandt al selfie l' esposizione, aperta fino al 26 giugno, che propone 150 opere bizzarre, stravaganti e grottesche che insieme raccontano la storia della pratica dell' autoritratto, esercitata da un’infinità di artisti nel corso dei secoli, senza avere, però, nessuna pretesa di essere esaustiva.

 

Le opere proposte provengono da tre musei: oltre che dall' istituzione lionese, anche dalle altre due cui è associata: la scozzese National Galleries di Edimburgo, e la tedesca Staatliche Kunsthalle di Karlsruhe città del Baden-Württemberg.
 

I tre musei hanno messo insieme gli autoritratti che conservano e li hanno ripartiti per tipologie: dall' autoritratto teatrale, promozionale, all' autobiografia intima, al dipinto satirico di se stessi.
 

AUTORITRATTI LIONE 4AUTORITRATTI LIONE 4

Il principale interesse dell' esposizione è proprio nelle bizzarrie e nelle sorprese che riserva al visitatore. Il percorso espositivo è ritmato da tre guide. La prima è Rembrandt che in questa esposizione fa la parte del leone: la mostra, infatti, contiene la maggior parte degli autoritratti realizzati dall' artista olandese del Seicento con la tecnica dell' incisione.

AUTORITRATTI LIONE 2AUTORITRATTI LIONE 2

 

La seconda guida è Lovis Corinth (1858-1925) grande artista poco mostrato in Francia (l' unica retrospettiva a lui dedicata è stata realizzata nel 2008 al museo d' Orsay, quando si è avventurato nei territori dell' ansia e della depressione.
 

Anche il terzo è tedesco: Max Beckmann (1884-1950) del quale si aspetta ancora una retrospettiva in Francia dal momento che viene considerato uno dei maggiori artisti della prima metà del XX secolo. E per quello che ha fatto dell' autoritratto uno dei suoi generi più importanti, per l' altro è allegoria satirica e politica.
 

AUTORITRATTI LIONE 1AUTORITRATTI LIONE 1AI WEIWEIAI WEIWEIAI WEIWEIAI WEIWEIREMBRANDTREMBRANDTai weiwei dito medioai weiwei dito medioREMBRANDTREMBRANDTAUTORITRATTI LIONEAUTORITRATTI LIONE

La sezione dei viventi non è meno ricca. Sarah Lucas, Tracey Emin, Bruce Nauman, Douglas Gordon, Jan Fabre e il cinese Ai Weiwei, naturalmente, che ha fatto del selfie uno degli strumenti estremamente efficaci del suo attivismo.