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LE BIZZE DI KUBRICK PER LE BOZZE - RITROVATI DUE DISEGNI INEDITI DI SAUL BASS, IL PIU’ GRANDE ILLUSTRATORE E IDEATORE DI TITOLI DI HOLLYWOOD: SONO CONCEPT PER LA LOCANDINA DI “THE SHINING” BOCCIATI DA STANLEY KUBRICK
saul bass e il poster concept di the shining kubrick
Marco Giusti per Dagospia
Vi ricordate il grande manifesto giallo di “The Shining” di Stanley Kubrick? Beh, lo ha disegnato Saul Bass, il più grande ideatore di titoli della storia di Hollywood, e di loghi e poster per film. Basterebbero capolavori come “L’uomo dal braccio d’oro”, “Anatomia di un omicidio” e “Bunny Lake è scomparsa” di Otto Preminger, “Exodus” e “Questo pazzo pazzo pazzo pazzo mondo” di Stanley Kramer, “Psycho” di Alfred Hitchcock con incluso storyboard della celebre scena della doccia.
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Saul Bass era un genio della grafica, diresse anche qualche film senza grande successo, ma il meglio lo dava nei titoli di testa e nei manifesti. Con Kubrick aveva lavorato già per i titoli di testa di “Spartacus”. Lo richiamò per il manifesto di “The Shining”, forse in base al lavoro che Bass aveva fatto con Hitchcock. Ora, dalle carte che aveva conservato il disegnatore escono fuori adesso altri manifesti che vennero visti, discussi e non approvati da Kubrick, che scrive a mano delle note su ogni bozzetto. Una mano che si apre con una bicicletta al centro.
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“La mano e la bicicletta sono troppo irrilevanti” scrive Kubrick. La famigliola protagonista che si frantuma quasi alla luce di non si sa cosa. “Fa troppo fantascienza” boccia Kubrick. “No il titolo sembra scritto male”. In un altro, bellissimo, i tre personaggi stanno per entrare nel labirinto. Per Kubrick non funziona.
Alla fine Kubrick e Bass svilupperanno proprio il titolo nella grafica che Bass aveva proposto, con il volto di un uomo spaventato dentro la lettera T e l’uso del giallo come fondo. Il colore della paura. Nel blog di Derek Kimball ne possiamo vedere anche altri e soprattutto leggere le lettere di Saul Bass a Kubrick, assolutamente amichevoli. Anche se non si arriva a capire il perché della scelta finale e perché Bass non firmi ufficialmente il suo lavoro di grafico sul film, è comunque un notevole ritrovamento anche per la costruzione del film.
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