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DAGOREPORT - BENVENUTI AL GRANDE RITORNO DELLA SINISTRA DI TAFAZZI! NON CI VOLEVA L’ACUME DI…
Giulia Zonca per “la Stampa”
Detronizzato da un Happy Meal, potrebbe essere l’epilogo della lunghissima storia di Sepp Blatter in Fifa. Si sa, l’uomo resiste a tutto però due degli sponsor più potenti della Fifa hanno chiesto le sue dimissioni.
Coca Cola, McDonald’s sono stufi e guidano la rivolta contro il presidente barricato nel suo ufficio. Budweiser e Visa si sono subito accodati, altri seguiranno. I marchi si erano già fatti sentire in passato ma nomi non ne avevano mai fatti. Blatter credeva che le tante teste cadute intorno a lui e i molteplici guai da cui cercano di uscire i suoi avversari gli avessero restituito solidità.
E la commissione che non si esprime, nonostante lui sia stato formalmente indagato, sembrava dargli ragione, invece dopo una settimana di silenzio parlano i comunicati di chi investe: «Ogni giorno che passa la reputazione della Fifa peggiora. Chiediamo a Blatter di lasciare la presidenza così che possa iniziare un credibile processo di riforma». C’è tutto, firmato Coca Cola, partner Fifa dal 1994. E lo stesso concetto è ribadito dagli altri.
«Ma io non mollo»
Gli avvocati di Blatter rispondono: «Pur tenendo in grande considerazione queste opinioni Blatter è convinto che lasciare il suo ufficio in questo momento non sarebbe nell’interesse della Fifa». La mossa degli sponsor non punta a convincere l’inamovibile Supremo, mira a fare pressione su chi può interrompere il suo regno: il comitato etico.
LANCIO DI BANCONOTE FALSE SU BLATTER
Fascicolo aperto
Il fascicolo è aperto però la commissione che decide sulla sospensione si è presa tempo, il suo caso ha incrociato quello di Platini che ovviamente è molto più complesso perché il presidente dell’Uefa non ha ricevuto avvisi di garanzia. La procura svizzera lo ha interrogato, non incriminato, nonostante lo definisca «a metà tra il testimone e l’indagato». Ma le situazioni a metà, sospese e ingestibili, ormai sono troppe. La Fifa è messa così male che l’uscita immediata di Blatter non risolverebbe certo tutti i problemi, però almeno sarebbe un segnale. Chiunque altro sia stato ufficialmente toccato dall’inchiesta ha dovuto lasciare l’incarico immediatamente. Blatter è un’insostenibile eccezione.
BLATTER PLATINI
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