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SAFETY SQUARE! DOPO IL CAOS A TORINO, LE NUOVE REGOLE DEL CAPO DELLA POLIZIA GABRIELLI PER FESTE E CONCERTI – CONTA PERSONE, CORRIDOI E BARRIERE – ECCO I COMPITI DEI SINDACI, QUELLI DEGLI ORGANIZZATORI E DELLE FORZE DELL'ORDINE

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Paolo G. Brera per La Repubblica

 

Si chiamano safety e security le parole magiche alle quali d' ora in poi è affidata la sicurezza nelle manifestazioni di massa: dopo Torino e Manchester si volta pagina, e per organizzare o autorizzare eventi bisognerà rispettare un lungo e dettagliato elenco di prescrizioni che va dai conta persone ai punti di soccorso, dagli steward alle vie di fuga e ai divieti di vendere alcolici, lattine e bottiglie di vetro.

 

Il capo della polizia Franco Gabrielli ha riscritto con una "circolare" immediatamente operativa le regole perché non accada mai più quel che è successo a Torino per la finale di Champions.

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Spetta alla procura accertare le responsabilità, ma lo Stato adatta la sua risposta alla nuova minaccia costituita dalla paura: se non sarà garantito lo «scrupoloso riscontro delle garanzie di safety e security» affidate a organizzatore e forze di polizia; se non ci saranno «i requisiti imprescindibili di sicurezza» che elenca, gli eventi «non potranno avere luogo».

 

Safety e security saranno dunque i due binari indispensabili per concerti e feste in piazza, manifestazioni e celebrazioni. La prima parola, safety, delinea «i dispositivi e le misure strutturali a salvaguardia dell' incolumità».

 

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Sono le misure che spetteranno direttamente agli organizzatori dell' evento, pubblico o privato che sia. Si dovrà accertare la capienza per «il massimo affollamento sostenibile», monitorando gli accessi «anche mediante rilevazione numerica progressiva ai varchi». E dovranno esserci «percorsi separati di accesso e deflusso », mezzi antincendio e «indicazione delle vie di fuga». La folla dovrà essere suddivisa in settori con «corridoi per i soccorsi».

 

 

L' organizzatore dovrà impiegare «un adeguato numero di steward formati», e dovrà esserci «assistenza sanitaria» con aree di primo intervento. Un impianto di diffusione consentirà «ripetuti avvisi e informazioni al pubblico ». Infine, dovrà essere «valutato il divieto di somministrazione e vendita di alcolici e bevande in vetro e lattine» che possono trasformarsi in un mare di cocci e lame di latta.

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Poi c' è l' altro binario, la Security: spetta alle forze dell' ordine e prevede sopralluoghi e «mappatura dei sistemi di video sorveglianza ». Nella «vigilanza e osservazione a largo raggio si raccomanda massima attenzione nell' afflusso ma anche nel deflusso e lungo gli itinerari».

 

Dovranno esserci «aree per controlli mirati e per impedire l' introduzione di oggetti pericolosi», così come «impedimenti fisici al transito dei veicoli» e «ispezioni e bonifiche » con personale specializzato e «attrezzature tecnologiche» dei luoghi «in cui più facilmente possono essere celate insidie». Il terrorismo impone nuove regole anche alle feste spontanee: la folla in piazza per uno scudetto andrà prevista e gestita, l' improvvisazione è vietata per ordinanza.

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