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PEDRO SANCHEZ VS BIBI NETANYAHU: NUOVA PUNTATA - LA SPAGNA È PRONTA A BOICOTTARE IL MONDIALE 2026 SE CI SARÀ ANCHE ISRAELE - FORTE PRESA DI POSIZIONE DEL PARTITO SOCIALISTA, LEADER DEL GOVERNO, PER I FATTI DI GAZA (I PRECEDENTI "EUROVISION" E "VUELTA"): “SI TRATTA DI ADOTTARE LO STESSO COMPORTAMENTO CHE LA COMUNITÀ INTERNAZIONALE HA USATO NEI CONFRONTI DELLA RUSSIA” - LA QUESTIONE TOCCA DA VICINO ANCHE L’ITALIA, CHE È INSERITA NELLO STESSO GIRONE DI QUALIFICAZIONE DI ISRAELE. IL 14 OTTOBRE E’ PREVISTA LA SFIDA A UDINE…
Estratti da repubblica.it
benjamin netanyahu e pedro sanchez
Si fa sempre più intenso in Spagna il dibattito politico sul boicottaggio sportivo a Israele per i fatti di Gaza, dopo la forte presa di posizione del partito socialista, leader del governo. Il portavoce del Psoe al Congresso, Patxi Lopez, ha messo in discussione la partecipazione al Mondiale 2026 della Nazionale spagnola di calcio, campione d’Europa in carica, se la Nazionale israeliana si qualificasse per il torneo.
Psoe al Congresso contro Israele
Lopez ha risposto a una domanda sul tema del boicottaggio durante la conferenza stampa al Congresso e le sue parole non si prestano a equivoci: se la rappresentativa israeliana entrasse tra le 48 squadre iscritte alla manifestazione che si svolgerà dal giugno 2026 in America (Usa-Messico-Canada), la Spagna dovrebbe prendere in considerazione l’idea di non giocare: “Lo valuteremmo al momento”.
Per l’esponente socialista si tratta di adottare lo stesso comportamento che la comunità internazionale ha usato nei confronti della Russia per l’invasione nel 2022 dell’Ucraina, con l’esclusione di squadre e sportivi russi dalle competizioni internazionali: “In questo momento stiamo chiedendo questa esclusione. Se poi la Nazionale israeliana si qualificasse per il Mondiale, valuteremmo appunto come comportarci”.
Il 14 ottobre a Udine Italia-Israele
La questione tocca da vicino l’Italia, che è inserita nello stesso girone di qualificazione di Israele e che l’ha appena affrontato in campo neutro a Debrecen, in Ungheria, sconfiggendolo (5-4) e agganciandolo in classifica (9 punti, ma con migliore differenza reti, +5 contro +4, e con una partita giocata in meno) al secondo posto, che vale la partecipazione ai play-off di marzo.
Il prossimo 14 ottobre a Udine è in programma la gara di ritorno: in Italia il dibattito sull’opportunità di scendere in campo è già stato aspro nelle scorse settimane e lo sarà inevitabilmente sempre di più nell’imminenza dell’appuntamento.
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