DOMANDE SPARSE SUL CASO ALMASRI – CON QUALE AUTORIZZAZIONE IL TORTURATORE LIBICO VIAGGIAVA…
Mario Sconcerti per il Corriere della Sera
Uno degli effetti collaterali del turno di Coppa Italia è che qualcuno dalla Juve diverso vincerà un titolo.
Non succedeva da molto tempo. Il calcio passa ogni settimana ma è lungo un anno, non ci si accorge di niente, vincere o perdere è un problema dimenticato se a vincere è sempre la stessa squadra. Allegri ha ragione, la sconfitta della Juve era nell' aria, ma è l' insieme delle cose a far rumore. Ha perso netto il Napoli, è stata travolta la Roma.
C' è stata una rivolta generale della classe media. I dimenticati hanno alzato la testa nello stesso giorno. Nessuno ha vinto niente, ma tre-quattro vecchie camminatrici sono tornate in gara. È stato così improvviso il cambiamento che ne sono stati sorpresi anche i media, molto più impegnati a spiegare le sconfitte che a raccontare le vittorie. Fanno soprattutto epoca due mondi diversi, quello di Gasperini e quello di Spalletti. Gasperini è qualcosa di non raccontabile in un mondo democratico. È da 15 anni il miglior tecnico italiano, non credo ci siano paragoni tra i giocatori avuti e risultati ottenuti.
Ma nessuna grande squadra ha mai avuto il coraggio di prenderlo. Ha una voce un po' acuta, è di provincia, non è più un ragazzo, le sue squadre corrono e picchiano, è come non fosse vendibile in un teatro ad arco acuto.
L' Inter ebbe la sfacciataggine di prenderlo, ma se ne pentì subito, lo mandò via dopo tre giornate, infinitamente prima di De Boer. Gasperini è stato 8 anni al Genoa: ci provi qualcun altro altro. Gasperini ha portato l' Atalanta due volte in Europa. Gasperini sa indubbiamente di calcio quanto Allegri, Conte e Mourinho, anche se è rustico, vagamente intemperante, algido e scostante come quelli che hanno avuto meno di quel che meritano. Infine Spalletti: esce anche dalla Coppa Italia con la stessa noiosa saggezza di sempre. La Lazio è più fortunata e più squadra.
Forse sarebbe l' ora di chiedersi perché il mercato dell' Inter parte spesso bene e si ferma due contrade dopo. Se Gasperini è bravo a Bergamo, cos' è Spalletti a Milano?
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