DAGOREPORT - MA QUALE TIMORE DI INCROCIARE DANIELA SANTANCHÈ: GIORGIA MELONI NON SI È PRESENTATA…
Valerio Palmieri per “Chi”
GRAZIANO PELLE E LA FIDANZATA VIKY VARGA
Quando Graziano Pellè, attaccante della Nazionale, ha scritto per la prima volta su Facebook a Viktoria Varga per conoscerla, lei lo ha ignorato. La modella ungherese era attratta dal fascino latino del calciatore, ma non si fidava di quell’aria da sciupafemmine. Graziano, invece, aveva stampata in testa l’immagine di quella ninfa bionda. E così, dopo varie insistenze, l’ha convinta ad accettare il suo invito. Nessuno dei due poteva immaginare che quell’incontro avrebbe cambiato la loro vita.
«Quando ho ricevuto il suo messaggio stavo mangiando un melone sulla spiaggia, ho mollato tutto e sono corso a prenotare il volo», ha raccontato Pellè. Era il 2012 e Graziano, dopo una difficile stagione in Italia, stava per tornare in Olanda, a Rotterdam, per giocare nel Feyenoord; mentre Viky, modella di origine ungherese, viveva lì da tempo. E non è un caso che, dopo averla conosciuta, Pellè abbia segnato 29 gol in 33 partite, più di quanti ne avesse realizzati fino ad allora in tutta la carriera.
Su Instagram la Varga vanta circa cinquantamila fan, facile capirne il motivo, e la sua attività come modella è rappresentata dalle maggiori agenzie del mondo. Ma la vetrina degli Europei è quella che l’ha fatta conoscere al mondo. Anche perché, oltre a non passare indifferente per la sua bellezza, Viky si è presentata allo stadio con un gonfiabile del suo fidanzato. E lui, il Cristiano Ronaldo pugliese, ha dimostrato sul campo di meritare tutte queste attenzioni.
E anche di più. Graziano Pellè è nato in provincia di Lecce 30 anni fa. Il suo aspetto da attore degli Anni 70 ha fatto il giro del mondo: alto, moro, occhi scuri, fisico da armadio a sei ante e grande convinzione nei propri mezzi. Calcisticamente si è paragonato a Ibrahimovic, esteticamente ha detto che l’uomo ideale per interpretarlo in un film sarebbe George Clooney. Modestia a parte. Pellè deve il suo portamento agli studi di danza, da piccolo faceva coppia con la sorella ed era un campioncino.
Fu il padre ad avviarlo al calcio, e ancora oggi è il suo critico più severo, tanto da essere stato indicato come uno di quei “papà tigre” che interferiscono troppo nella carriera dei figli come accadde per Agassi, le sorelle Williams e altri sportivi di successo. Ma non è così, e Graziano ha sempre fatto tesoro dei consigli affettuosi del padre, che ha giocato in serie C. In questi Europei, come dicevamo, Pellè sta facendo bene con l’Italia e i riflettori si sono accesi, di riflesso, anche sulla sua strepitosa compagna.
Per lei Graziano ha messo da parte la carriera da playboy, iniziata anni fa in Romagna quando giocava nel Cesena e di notte la Riviera sembrava Las Vegas. In effetti le cose migliori Pellè le ha fatte all’estero, lontano dalle tentazioni nostrane. Attaccante potente, ma discontinuo, ha sempre diviso i critici, che lo hanno elogiato per il gol segnato al Belgio nella partita d’esordio degli Europei per poi ridimensionarlo dopo la prestazione opaca contro la Svezia, pronti a cambiare nuovamente idea al prossimo gol.
Per una maglia in attacco se la deve vedere con Ciro Immobile e Simone Zaza, anch’egli seguito in Francia dalla compagna, la fashion blogger Chiara Biasi. Sulle tracce di Pellè, che ora gioca in Inghilterra nel Southampton, ci sarebbe anche il Milan, ma il Marcantonio pugliese potrebbe proseguire la sua carriera all’estero, dove ha molti più estimatori che da noi. Da piccolo lo voleva il Real Madrid, ma la sua consacrazione è arrivata nel 2012 in Olanda, dove si è meritato un libro-intervista intitolato Pelle spreekt: 1000 questions and more, scritto con il giornalista Martijn Krabbendam.
Qui, dopo il confronto estetico con Cristiano Ronaldo (“Cristiano è carino, ma io sono un tantino più alto”), Pellè ha detto che non indosserà mai la biancheria intima della sua donna come fece Beckham e ha confessato le sue passate imprese amorose: “Con le donne ci sapevo fare, anche se poi abbaiavo, ma non mordevo”.
Con Viky, è stata tutta un’altra storia. Dietro alle fortune (e alle sfortune) di un calciatore c’è spesso una donna. Per Pellè è stato così, in positivo. Perché, come diceva Marcello Lippi, Ct della Nazionale che vinse i Mondiali nel 2006: «Non mi preoccupa che i miei calciatori facciano sesso prima di una partita, mi preoccupo che passino tutta la notte a cercare una donna disposta a farlo». Bomber avvisato, mezzo salvato. Ma con Viky non c’è problema. Perché lei è sempre lì, al seguito del suo fidanzato.
Ultimi Dagoreport
L’AMBIZIOSA E INCONTROLLABILE BARBARA BERLUSCONI HA FATTO INCAZZARE MARINA E PIER SILVIO CON LA…
DAGOREPORT - PER RISOLVERE LA FACCENDA ALMASRI ERA SUFFICIENTE METTERE SUBITO IL SEGRETO DI STATO E…
DAGOREPORT - COME ANDRÀ A FINIRE LO PSICODRAMMA MASOCHISTICO DEL CENTRO-SINISTRA IN VISTA DELLE…
“CHIARA, TI RICORDI QUANDO HAI AMMESSO A FEDEZ CHE TI SEI SCOPATA ACHILLE LAURO?” - IL “PUPARO” DEL…
DAGOREPORT - NEL GRAN RISIKO BANCARIO, L’UNICA COSA CERTA È CHE MONTE DEI PASCHI DI SIENA È ORA…