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Paolo Tomaselli per “il Corriere della Sera”
Gli altri crossavano e crossavano, pur avendo tre attaccanti «che assieme fanno tre metri e mezzo» (così dice Sarri). Dalla parte opposta Gonzalo Higuain chissà cosa avrebbe dato per avere un pallone decente in area. O anche non decente.
Niente. Non gli è arrivato neanche quello. Difficilmente, dal punto di vista del Pipita, oggi potrà andare peggio di domenica: in campo e anche negli immediati dintorni. Perché in queste due sfide tra Napoli e Juventus l' argentino sarà stato e sarà ancora «molto sereno», come ripete Allegri. Ma come avrebbe confidato ad alcuni amici, Gonzalo non si aspettava un' ostilità così profonda, costante, rumorosa.
Da parte di tutti.
Magari il numero 9 della Juve non si aspettava nemmeno di rimanere senza gol per cinque partite di fila. Soprattutto per come ha giocato e segnato tra gennaio e febbraio. Per lui quello attuale è il digiuno record in serie A. Ma stasera c' è in ballo la finale di Coppa Italia.
STRISCIONE SU LAPO E HIGUAIN A NAPOLI
E l' ultimo gol di Higuain è arrivato il 28 febbraio, proprio nella gara d' andata col Napoli, terminata 3-1. Gonzalo ritroverà quasi sicuramente Dybala (e Cuadrado) al suo fianco, mentre Mandzukic è fermo ai box con un ginocchio dolorante. Di fronte, nella porta del Napoli, stavolta non ci dovrebbe essere Rafael, ma Pepe Reina che ha recuperato. Al centro dell'attacco, anche per sfruttare meglio tutti quei cross, Sarri dovrebbe lanciare Milik.
I CARTELLI CONTRO HIGUAIN A NAPOLI
La Juve è a caccia della terza Coppa di fila. E per Higuain che in Italia ha vinto solo la Supercoppa di Doha contro i bianconeri, è arrivato il momento del raccolto. Possibilmente anche in Europa: «Scegliere una squadra di successo faceva parte della sfida - dice il Pipita a Uefa.com -. Spero che sia l'anno buono anche per la Champions, è per questo che sono venuto. È un sogno che vogliamo trasformare in realtà, ma non possiamo trascurare scudetto e Coppa Italia.
Il Barcellona? Il calcio cambia da un momento all'altro e una squadra che tutti davano per spacciata è arrivata ai quarti. Saranno pieni di fiducia. Giocheremo l'andata in casa, perciò dovremo cercare di sfruttare il fattore campo per poi avere una possibilità a Barcellona. Non possiamo permetterci di togliere il piede dall' acceleratore, neanche per una frazione di secondo».
MAGLIETTA CONTRO HIGUAIN A NAPOLI
Tantomeno stasera. Perché a questa squadra, che ha investito tanto sul mercato e che sta mantenendo le aspettative, non viene mai perdonato nulla. Neanche l' atteggiamento a difesa del pareggio domenica sera. E Allegri non ci sta: «Detesto questo alone di negatività, è meglio pensare positivo - è la risposta del tecnico alle critiche - siamo in un bel momento, i ragazzi stanno facendo cose straordinarie, vincere sempre è impossibile».
Stasera per Max quel che conta è fare gol, per evitare che il Napoli, a cui serve il 2-0 o una vittoria con più di due reti di differenza, prenda entusiasmo. Higuain torna al San Paolo per questo: «Domenica ha fatto una buona prestazione sul piano fisico e tecnico: non era facile, mi aspettavo una prova peggiore - chiosa Allegri -. Sta riprendendo la condizione ottimale. È stato molto sereno nella prima partita e sarà molto sereno anche nella seconda. I fischi volevano distrarlo, era visto come un pericolo». Ma proprio quando pensi che sia passato, il pericolo ritorna.
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