jannik sinner finale cincinnati

“STO PER SVENIRE” - SINNER E IL MISTERIOSO MALORE ANCORA NON IDENTIFICATO CHE LO HA COSTRETTO AL RITIRO NELLA FINALE CONTRO ALCARAZ DI CINCINNATI - PER “REPUBBLICA” IL PROBLEMA DI JANNIK È LEGATO AL TROPPO CALDO. PER “IL CORRIERE DELLA SERA” A UN VIRUS CHE PROBABILMENTE CIRCOLAVA A CINCINNATI (CI SONO STATI OTTO RITIRI IN PARTITA NEL CORSO DEL TORNEO PIÙ ZVEREV SULL’ORLO DEL COLLASSO) - LA VITA DA NUMERO UNO DEL TENNIS MONDIALE DI SINNER SOTTOPOSTO A MILLE PRESSIONI EXTRA-CAMPO, TRA IMPEGNI E SPONSOR. VENERDÌ LO ATTENDE IL GRANDE EVENTO DI "MSC CROCIERE", DI CUI DIVENTA AMBASSADOR DOPO SOFIA LOREN. FOLLOW THE MONEY, SEGUI I SOLDI, MA ANCHE I RISULTATI…

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Da ilnapolista.it

 

Il malore di Sinner a Cincinnati è per distacco la notizia più trattata dai giornali italiani. Non è chiaro che cosa sia accaduto: se un virus (è l’ipotesi più accreditata per il Corsera), se il troppo caldo. Repubblica esclude un problema gastrointestinale legato alla torta del compleanno.

jannik sinner finale cincinnati

 

 

 

Scrive Repubblica con Massimo Calandri:

Ma prima vale la pena di chiedersi cosa gli sia veramente accaduto. L’ipotesi di un virus intestinale, legato alla torta di compleanno (fragole e crema pasticcera) assaggiata sabato, non convince. Anche perché gli altri componenti del team, da Cahill a Vagnozzi, da Ferrara e Inserra, ne hanno preso una forchettata e non hanno accusato problemi. Ci sono buone ragioni per credere che la causa del black-out sia soprattutto legata alle condizioni meteo, che avevano già fatto otto vittime tra gli atleti nei giorni precedenti.

 

L’altro pomeriggio sul Center Court la temperatura non è mai stata inferiore ai 31 gradi, con un’umidità del 57%. (…) Con un asciugamano ghiacciato sul viso: ma le conseguenze di quel colpo di calore sono rimaste. Sembra poi che abbia avuto qualche difficoltà nell’addormentarsi, fin dall’arrivo negli Stati Uniti: senza pisolini, non è Sinner. Infine, il fuso orario gli ha impedito di parlare al telefono con i familiari («Mando qualche messaggio al mattino, poi non c’è più tempo»): per Jannik è molto più di una abitudine, lui ha bisogno di sentire sempre vicine le persone care.

 

 

jannik sinner torta per il compleanno

«Sto per svenire». Quando si è sentito mancare, lunedì nel quinto game della finale di Cincinnati contro Carlos Alcaraz, da guru di se stesso — il tennis gli serve anche a conoscersi sempre meglio — Jannik Sinner ha deciso che era il momento di spegnere i motori. La macchina-corpo, analizzata al J Medical di Torino prima della partenza per lo swing americano, è stata efficiente fino all’allenamento di domenica, benché gli occhi più attenti avessero colto i primi segnali di allarme nella semifinale con Atmane. Inutile rischiare.

 

Gli otto ritiri in partita a Cincinnati, più Zverev sull’orlo del collasso nella semifinale con Ercolino Alcaraz, stanno a indicare che probabilmente tra players lounge, ristorante giocatori e aree comuni circolava un virus, che può essere penetrato nell’ecosistema sinneriano.

 

SINNER È PRIGIONIERO DELLA SUA GABBIA DORATA

Da ilnapolista.it

jannik sinner carlos alcaraz finale cincinnati

È dura (si fa per dire) la vita del numero uno del tennis mondiale, sottoposto a mille pressioni extra-campo, tra impegni e sponsor. Ora si scrive tanto del suo ritiro a Cincinnati, il sesto della carriera. Ne scrive il Corriere della Sera che definisce Sinner barone rosso.

 

Scrive il Corsera:

Nulla impedisce al barone rosso di testare brevemente energie e salute tutelato dalla privacy, magari all’accademia di John Mcenroe, come fece a Wimbledon sui campi indoor dopo aver picchiato per terra il gomito nel match contro Dimitrov, depistando stampa e curiosi, prima di affacciarsi sui campi di Flushing, dove ogni sua alzata di sopracciglio sarà scrutata dalle telecamere. È la dura vita del re del tennis, pressato dagli sponsor e dagli impegni (venerdì lo attende il grande evento di Msc Crociere, di cui diventa ambassador dopo Sofia Loren), prigioniero della sua gabbia dorata: follow the money, come diceva la gola profonda del Watergate, segui i soldi, ma anche i risultati. 

jannik sinner finale cincinnati

 

Sinner, sei ritiri; Alcaraz mai

Del ritiro scrive ovviamente anche Il Giornale, ricordando che Alcaraz non si è mai ritirato:

Alcaraz è in vantaggio anche sui ritiri, visto che ha giocato in carriera 325 partite e non è mai uscito dal campo senza finire il match. A Jannik è già accaduto 6 volte in 378 partite, con un campionario di guai a piedi (vesciche), anca, ginocchio, caviglie, ma soprattutto per quei malesseri che lo colpiscono quando meno se lo aspetta. E qui si torna ai motivi ancora sconosciuti che lo hanno menomato a Cincinnati. 

jannik sinner torta per il compleanno