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BRANDAO MERAVIGLIAO - LA TESTATA RIFILATA A THIAGO MOTTA, DOPO LA PARTITA TRA PSG E BASTIA, COSTA LA CARRIERA ALL’ATTACCANTE BRASILIANO: LA SUA SUADRA LO LICENZIA E RISCHIA ANCHE DUE ANNI DI SQUALIFICA

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Elisabetta Rosaspina per il “Corriere della Sera”

 

Un «colpo di testa» a freddo. Una lettera di licenziamento a caldo. Si annuncia una reazione molto rapida e, soprattutto, implacabile da parte del Bastia, il club corso che 31 luglio scorso aveva comprato dal Saint Etienne l’infiammabile attaccante brasiliano Brandao e ora sembra già volersene disfare. Il nuovo acquisto si è rivelato pericoloso: l’altro ieri nel tunnel degli spogliatori del Parco dei Principi, ha demolito a sorpresa, con una testata, il naso di Thiago Motta, centrocampista del Paris Saint Germain e della Nazionale italiana.

BRANDAO THIAGO MOTTABRANDAO THIAGO MOTTA


Ieri, in serata, giocatore e club danneggiati hanno comunicato che non intendono presentare denunce contro Brandao, già abbastanza inguaiato. Rischia infatti fino a due anni di squalifica e, in ogni caso, di essere cacciato dalla squadra, terminando ingloriosamente la sua carriera a 34 anni.

SCONTRO DI GIOCO TRA THIAGO MOTTA E BRANDAOSCONTRO DI GIOCO TRA THIAGO MOTTA E BRANDAO


È questo l’unico fotogramma in comune con un altro «film» dello stesso genere: la testata di Zinedine Zidane a Marco Materazzi, in Italia-Francia, finale dei Mondiali di calcio in Germania, nel 2006. Il francese partì a testa bassa verso lo stomaco del difensore italiano che pare l’avesse apostrofato negli ultimi minuti della partita con irriguardosi riferimenti alla sorella. Ma, a parte qualche sponsor, Zinedine Zidane aveva poco da perdere con l’inevitabile espulsione: aveva già deciso di ritirarsi subito dopo quel Mondiale e la sua scelta non è stata anticipata che di pochi istanti.

FACCIA A FACCIA TRA THIAGO MOTTA E BRANDAOFACCIA A FACCIA TRA THIAGO MOTTA E BRANDAO


Trapela pochissimo invece sul motivo che ha scatenato la meditata vendetta di Brandao, al termine dell’incontro con il Psg: alcuni suoi compagni di squadra cercano debolmente di giustificarlo assicurando che Thiago Motta aveva insolentito gli avversari in campo per tutta la partita, vinta dai parigini per 2-0. Ma lo scambio di piacevolezze verbali nella foga del match è piuttosto frequente tra calciatori, senza che per questo si giunga alle mani, o alle teste, sulla via degli spogliatoi.

THIAGO MOTTA COL NASO ROTTO DOPO LA TESTATA DI BRANDAOTHIAGO MOTTA COL NASO ROTTO DOPO LA TESTATA DI BRANDAO


Appare evidente che l’allenatore del Bastia, Claude Makélélé, non sia disposto ad alzare un dito per salvare Brandao dalla sua triste sorte: «Se è stato lui a cominciare, è un gesto indubbiamente indegno di un giocatore professionista e saranno presi tutti i provvedimenti del caso». Che sia stato Brandao ad attaccare briga, perlomeno dietro le quinte dello stadio, lo dimostrano i video delle telecamere di sorveglianza e lo raccontano i non pochi testimoni: Brandao esce dal campo con i suoi compagni, ma non prosegue con loro verso le docce. Si ferma invece a pochi metri dall’ingresso del corridoio, in attesa.

THIAGO MOTTA COL NASO ROTTO DOPO LA TESTATA DI BRANDAOTHIAGO MOTTA COL NASO ROTTO DOPO LA TESTATA DI BRANDAO

 

Quando compare Thiago Motta, apparentemente tranquillo e ignaro di quel che sta per accadere, Brandao gli si avventa contro: una craniata e poi via di corsa. Il centrocampista italiano si riprende in fretta dalla sorpresa e parte all’inseguimento, placcato dagli uomini della sicurezza, dai compagni e da altri funzionari. Il suo naso si sta coprendo di rivoli di sangue.


«È rotto al 90 per cento» si dispera subito il presidente del Paris Saint Germain, Nasser Al Khelaifi, cui il centrocampista brasiliano, naturalizzato italiano, è costato 11 milioni e mezzo, nel gennaio del 2012, e costa altri 4,5 milioni di stipendio a stagione. «Brandao va squalificato a vita» reclama furibondo l’imprenditore del Qatar.

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Vero che anche la polizia ha aperto ieri un fascicolo sulla vicenda; ma il regolamento disciplinare della federazione francese di football non prevede condanne perenni: il massimo della pena è di due anni di sospensione, se la vittima dell’aggressione (dentro o fuori dal campo non conta) ha un’invalidità temporanea di più di 8 giorni. Se la prognosi è inferiore, la squalifica è di un anno. Se non ci sono ferite o non sono invalidanti, il colpevole resta fuori per al massimo 8 partite.


Tutto dipende insomma dalle condizioni del naso di Thiago Motta, ufficialmente rotto — come ha spiegato in serata una nota del Psg — e quindi difficilmente la federazione farà sconti a Brandao, e nemmeno il suo club sarà indulgente. L’uomo è recidivo: due anni fa aveva ammaccato Thiago Silva e nello scorso campionato ha perso 4 partite per un colpo di gomito a un altro parigino, Yohan Cabaye. Ad aggravare la sua posizione ci sono le accuse dell’allenatore del Psg, Laurent Blanc, secondo il quale Brandao ha colpito con una ginocchiata anche un altro giocatore, Van Der Viel, nella stessa partita, obbligando il Psg a una sostituzione imprevista con Serge Aurier .
 

 

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