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IL “BISCOTTONE SPAGNOLO” HA VINTO: VALENTINO ROSSI SI PIAZZA AL QUARTO POSTO E JORGE LORENZO, ARRIVATO PRIMO, PORTA A CASA IL SUO TERZO TITOLO MONDIALE - MA IL PESARESE HA DIMOSTRATO DI ESSERE IL PIÙ FORTE: PARTITO DALL’ULTIMA POSIZIONE HA SCALATO LA CLASSIFICA

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ROSSI MARQUEZ LORENZO - VIGNETTA DI BENNYROSSI MARQUEZ LORENZO - VIGNETTA DI BENNY

Roberto Pontiroli Gobbi per Dagospia

 

Jorge Lorenzo ha vinto il mondiale. Onore (poco) al merito per il vincitore. Lo sconfitto, il perdente in questo caso, però, non è certo Valentino Rossi: è lo sport. Il motociclismo. Che è uscito con le ossa rotte come immagine e credibilità. Se VR46 avesse potuto combattere ad armi pari e avesse avuto la peggio, il maiorchino non avrebbe demeritato il titolo. Ma non è stato così. Lo abbiamo visto tutti.

 

jorge lorenzojorge lorenzo

I sospetti della vigilia a Valencia si sono rivelati realtà. Non c’è stato un cartello spagnolo contro VR, ma un cartellone da stadio, una piazza d’armi. Tre contro uno. Una macchina da guerra iberica contro il campione pesarese. E quanta malafede, quante menzogne nelle dichiarazioni ante e post gara.

 

E questa macchina da guerra iberica ha utilizzato una serie di strategie evidentissime e sottilissime. Il bimbominchia Marquez - orrido questo nomignolo che gli hanno affibbiato gli italiani, ma se lo merita tutto - non ha aiutato Lorenzo, gli ha fatto da cavalier servente, da scudiero, da guardia del corpo. Che tristezza, che squallore. Ma come?

 

jorge lorenzo vince il mondialejorge lorenzo vince il mondiale

A Sepang, in meno di sei giri aveva fatto 14 (quattordici) sorpassi a vita persa ai danni di Vale, rallentandolo vistosamente quando gli aveva messo la ruota davanti. A Valencia, invece, nemmeno mezzo accenno di sorpasso.

 

In 30 giri nemmeno una volta ha fatto affacciare la sua ruota anteriore a quella posteriore di Lorenzo. Vergognoso. L’unico attacco lo ha fatto quando Pedrosa, che ha corso in sordina, aveva osato a superarlo.

 

lorenzo e marquezlorenzo e marquez

La cosa allucinante che nel dopo gara Marquez ha ripetuto all’inverosimile di aver corso al cento per cento, dichiarazione fotocopia fatta alla vigilia. Insomma il sorcetto iberico ci ha detto e ripetuto che Cristo è morto di freddo. Il grave, semmai, è che pretendeva pure ci credessimo.

 

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Valentino Rossi ha fatto mirabilie, una gara spettacolosa e spettacolare. Ma i miracoli, si sa, li può fare solo Qualcuno più in alto di lui. Che di professione non fa il pilota. Partito ultimo, Vale in dieci giri ha sbranato una ventina di avversari, ma quando è arrivato a ridosso di Pedrosa non ce l’ha fatta a riprenderlo: lo svantaggio era di circa 12 secondi. Un’eternità. Oltretutto i suoi pneumatici erano stressati da quella furiosa rimonta.

 

Al contrario di quelli del trio iberico, freschissimi perché non erano stati mai messi realmente alla corda da un sorpasso o una staccata oltre il limite. E anche questo di salvaguardare le gomme, in vista di un possibile arrivo di Valentino, faceva parte della strategia bellica dell’armata spagnola. Complimenti.

valentino rossi  valentino rossi

 

Rossi a fine gara aveva il morale sotto le scarpe. Ma è stato comunque un signore nelle dichiarazioni, soprattutto nei confronti del suo avversario. “In tanti anni di gare non ho mai visto qualcosa di simile - ha esordito VR46 - Me lo aspettavo il “biscottone”. Era evidente. Jorge almeno è stato l’unico ad essere sincero dicendo che gli spagnoli hanno protetto uno spagnolo”.

 

Chi vince, si dice di solito, ha sempre ragione. Resta l’amarezza che, dopo questa gara, il motomondiale non sarà più quello di prima. Poteva essere il mondiale più bello della storia. Invece è stato il peggiore. Il più squallido. Viva la Spagna...

 

lorenzo marquez  lorenzo marquez

2. VALENTINO ROSSI DURISSIMO: «MARQUEZ GUARDASPALLE DI LORENZO
IL BISCOTTONE CHIARO DA DUE GIORNI»

Corriere.it

 

E alla fine arrivò la parola che riassume tutto: «Biscottone». La pronuncia Valentino Rossi alla fine della gara di Valencia che ha deciso il Mondiale di MotoGp, con la vittoria di Lorenzo che ha significato la conquista del titolo. Una vittoria che Lorenzo ha spiegato così: «Il momento più difficile è stato vedere Pedrosa avvicinarsi. Pensavo di rischiare di finire terzo e perdere il Mondiale ma loro, sapendo che mi giocavo il titolo, sono stati rispettosi perché il titolo rimanesse in Spagna».

 

LORENZO MARQUEZLORENZO MARQUEZ

Alla fine, Jorge Lorenzo non fa nemmeno finta di nascondere quello che è successo in pista a Valencia: e cioè Marquez che si piazza dietro di lui per tutta la gara e nemmeno ci prova a superarlo, pur avendo dato più volte l’impressione di poterlo fare. E così, nelle interviste dopo la cerimonia di premiazione Lorenzo «ringrazia» Marquez e Pedrosa per non averlo messo troppo sotto pressione a Valencia, consentendogli di conquistare il quinto titolo mondiale della carriera.

 

«Ho dato il massimo per tutta la gara ma era difficile con le Honda - confessa -. Loro sono spagnoli come me, sapevano quello che mi giocavo e senza il piccolo aiuto delle Honda Valentino poteva togliermi il campionato. Il titolo è mio, nostro, ma anche della Spagna».

lorenzo marquez rossilorenzo marquez rossi

 

MARQUEZ SMENTISCE LORENZO

Peccato che le parole di Lorenzo smentiscano quelle pronunciate poco prima da Marquez: «La verità oggi è che non riuscivo a stare dietro a Lorenzo», le parole di Marc. «Alla fine faccio sempre il 100%» ha aggiunto. «In Malesia è successo quello che è successo, dire che un pilota aiuta un altro è una mancanza di rispetto», rifiutando i sospetti di aiutini ai connazionali.

 

VALENTINO: «BRUTTISSIMO E IMBARAZZANTE»

Due punti di vista, quelli di Lorenzo e di Marquez, che non fanno che confermare i sospetti di Valentino Rossi, che infatti va giù durissimo: «La mia è stata una stagione veramente bella, ci siamo costruiti fin dal primo Gran premio la possibilità di lottare» premette, aggiungendo anche che «nella seconda parte di stagione Jorge è stato molto bravo».

 

lorenzo juan carloslorenzo juan carlos

Le congratulazioni finiscono qui: «Finché le cose sono andate normalmente, io sono stato davanti. Poi, dal Gp d’Australia in poi, il comportamento di Marquez è stato bruttissimo e imbarazzante». Valentino spiega di essersi trovato a lottare contro «una variabile che nessuno si aspettava, anche perché mi sono ritrovato a combattere contro due piloti, peraltro molto forti».

 

«BISCOTTONE»

«È stata una figura bruttissima per il nostro sport», ha continuato Valentino Rossi, tirando in ballo anche le scuderie dei due piloti spagnoli: «Non capisco la Honda che permette di far vincere la Yamaha, e non un’altra Honda, visto che Pedrosa ci stava provando e Marquez invece di provare a superare Lorenzo ha bloccato lui. Ma d’altronde, gli ha fatto da guardaspalle...».

 

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Le differenze tra il nuovo campione del mondo e Marquez, per Valentino, se ci sono sono molto sottili: «Lorenzo è bravo, ma sarà triste anche lui per come è arrivata questa vittoria. Lui ha chiaramente meno colpe di Marquez, anche perché per come lo conosco a parti invertite lui non avrebbe fatto lo stesso. Però, per le sue parole dopo Sepang, merita lo stesso trattamento. È stato tutto molto brutto, da due giorni avevamo la conferma del biscottone». Un gran bel Mondiale con un gran brutto finale.