manganiello in stile mussolini a piazza venezia

A CHI IL VAR? A NOI! GLI ARBITRI CERCANO UN INSEGNANTE DI DIZIONE DOPO L'ANNUNCIO “MUSSOLINIANO” DI "BENITO" MANGANIELLO IN COMO-LAZIO, CHE HA PROVOCATO LE IRONIE ANCHE DI PANATTA: “SEMBRAVA UNO DI QUEI PROCLAMI A PIAZZA VENEZIA” – IL PROBLEMA È CHE UN COACH DI PUBLIC SPEAKING COSTA TROPPO (150MILA EURO) E LE CASSE LANGUONO. L’ASSOCIAZIONE ARBITRI È UNA POLVERIERA. LA FEDERCALCIO HA TAGLIATO I FONDI E IL PRESIDENTE ZAPPI HA DOVUTO PLACARE I VAR PROFESSIONISTI CHE PRETENDEVANO ALCUNE MENSILITÀ ARRETRATE MINACCIANDO DI SCIOPERARE… - VIDEO

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Da ilnapolista.it

 

manganiello in stile mussolini a piazza venezia

Cambiano i tempi. Gli arbitri sono sempre stati contestati per le loro decisioni sul campo. Ora, invece, che sono costretti a parlare, sono contestati – sarebbe meglio dire derisi – perché comunicano in modo impacciato con quel tono stentoreo che Adriano Panatta (e non solo) ha paragonato ai discorsi  mussoliniani di piazza Venezia.

 

 

Tutti i mestieri si evolvono, si adeguano ai tempi e quindi anche quello arbitrale. ora i direttori di gara devono parlare, (dopo quasi un secolo di silenzio, non hanno mi parlato!) e spiegare i cambi di decisione. Come ha fatto il povero Manganiello domenica scorsa in Como-Lazio. Con quel tono stentoreo, come se stesse comunicando l’ingresso in guerra. Per questo motivo – scrive Repubblica – l’associazione arbitri sta cercando un insegnante di dizione. Ma costa troppo: 150mila euro e le ex divise nere (a proposito di ventennio…) non navigano nell’oro, al punto che hanno rischiato lo sciopero degli addetti al Var.

 

 

manganiello como lazio

Sono mesi che il designatore Gianluca Rocchi è al lavoro per dotare la categoria di un “allenatore” che non si occupi dei muscoli degli arbitri, ma guidi le loro parole. Un coach di public speaking: un insegnante che trasmetta agli arbitri qualche nozione fondamentale per essere efficaci quando il microfono tornerà ad accendersi. Imparare a controllare il tono, a modulare la voce senza farsi trascinare dall’emotività o dalla tensione. A evitare insomma di sembrare un comunicatore del Ventennio. Contatti ci sono già stati, i preventivi sono molto cari — oltre 150 mila euro a stagione.

 

 

C’è solo un problema: i soldi. Da tutta l’estate l’associazione arbitri è una polveriera. La Federcalcio ha tagliato i fondi e il presidente Zappi ha dovuto placare i Var professionisti — si chiamano Video match official — che pretendevano alcune mensilità arretrate minacciando di scioperare per l’inizio del campionato se non le avessero ricevute. Le sezioni arbitrali invece si sono viste tagliare del 13% i contributi per il semestre luglio- dicembre. Ma una mano agli arbitri per calibrare il timbro serve. L’alternativa è abituarsi a trasformare ogni rigore deciso al Var in un vecchio cinegiornale.

manganiello como lazio