yuki kawauchi corre in completo e mocassini

IL MARATONETA ELEGANTE - YUKI KAWAUCHI CORRE IN GIACCA, CRAVATTA E MOCASSINI E CHIUDE LA MEZZA MARATONA IN POCO PIÙ DI UN'ORA! (VIDEO) - L'ATLETA AMATORIALE È GIÀ QUALIFICATO PER RIO 2016, E HA VOLUTO SORPRENDERE I SUOI MOLTI FAN CON QUESTO COLPO DI GUARDAROBA

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VIDEO - YUKI KAWAUCHI CORRE LA MEZZA MARATONA IN GIACCA, CRAVATTA E MOCASSINI

 

 

YUKI KAWAUCHI SI ALLENA PER LA MARATONA DI RIO 2016 IN MOCASSINI, GIACCA E CRAVATTA

 

http://ilbuzz.it.eurosport.com/

 

yuki kawauchi yuki kawauchi

Correre è svago (e moda) per tanti. Correre una maratona, o mezza che sia, è una missione per chi aspira a superare i propri limiti, che sia professionista o amatore. Correre una mezza maratona in mocassini, giacca e cravatta, è per “geni incompresi”, come lo è Yuki Kawauchi.

 

yuki kawauchi  corre in completo e mocassiniyuki kawauchi corre in completo e mocassini

Questo impiegato d’ufficio “normale”, amatore della corsa con una grande passione e una maratona di New York alle spalle chiusa in 2h08’ che gli ha consegnato un pass per Rio, ha stabilito un proprio personalissimo record: correre la mezza di Kuki (Giappone) in abbigliamento da lavoro in 1 ora 06 minuti e 42 secondi, andando comunque vicino al record assoluto della mezza maratona stabilito dall’eritreo Zersenay Tadese, che a Lisbona ha corso i 21,0975 km in 58’23”.

yuki kawauchi  yuki kawauchi

 

Difficile immaginare la difficoltà – perché correre senza scarpe da corsa è una bella sfida per piedi e gambe – ma a quanto pare il “normale” Yuki (che poi se corri in mocassini e vestito tanto normale forse non sei, ironicamente parlando) ha voluto e saputo superarsi.

 

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La sua storia racconta di non essere nuovo a tali imprese, tanto da essere definito in patria il “maratoneta rock star”, che durante la settimana è un nerd con occhialini seduto davanti al computer mentre nel weekend si trasforma in atleta provetto, fonte di ispirazione per milioni di aspiranti maratoneti giapponesi. “Ha mostrato a tutti un nuovo modo di vivere da atleta. Per lui la maratona non è il fine ultimo, ma un hobby”, ha detto il direttore del magazine sportivo giapponese Courir. In effetti, fare 21 km conciato in quel modo, è decisamente innovativo.